
Lo smartphone è uno strano oggetto, sempre più diffuso, pervasivo e ricco di funzionalità e soprattutto sempre più usato come primo strumento di computing personale. La sua specificità sta anche negli effetti prodottti in termini tecnologici che hanno portato alla distruzione di intere categorie di prodotti ma anche alla creazione di molte altre. Lo smartphone può essere sicuramente catalogato tra le tecnologie ‘disruptive’ ma verrà ricordato in particolare per le molte nuove tecnologie che ha fatto nascere come sensori, fotocamere, orologi, sistemi audio-musicali, APP e molto altro.
E’ grazie alle tecnologie usate per dare forma allo smartphone che sono nate nuove categorie di prodotti come quelli indossabili e oggi viene alimentata la internet degli oggetti. Dall’apparizione dell’iPhone nel 2007 ad oggi sono state introdotte sul mercato componenti tecnologiche sempre più miniaturizzate, potenti, economiche, sofisticate e che non avrebbero mai visto la luce senza gli investimenti fatti per la produzione di dispositivi cellulari prima e oggi smartphone e tablet.
Dal punto di vista del consumatore la rivoluzione dello smartphone ha significato un risparmio economico in termini di accessori, una maggiore usabilità, una ricchezza inimmaginabile ai tempi del PC di sensori e altre tecnologie per la mobilità, l’apparizione di nuove tecnologie indossabili (da FitBit ai collari intelligenti per i cani, da orologia intelligenti a sistemi di accesso a camere di hotel o case di proprietà, sempre connesse e capaci di elaborare dati e informazioni in ogni ambito di vita personale e produttiva.
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Il risultato della rivoluzione smartphone non è tanto il fatto che centinaia di milioni di persone ne sono dotati ma la spinta incredibile da esso impressa allo sviluppo di nuove tecnologie che hanno motorizzato, mobilizzato, reso più sicura e più intelligente tecnologiacmente la vita di ogni giorno. Con riflessi positivi sia sulla vita privata e casalinga, sia su quella sociale che sua quella lavorativa. Grazie alle nuove tecnologie la casa è diventata intelligente e il lavoro è diventato mobile. La prima è sempre più ricca di oggetti tecnologici intelligenti e interconnessi, il secondo sempre più efficiente e produttivo.
Grazie alla pervasività dello smartphone e all’elevato gradimento ad esso riservato da parte della larga maggioranza di consumatori, tutto è diventato ‘commodity’. Non solo l’hardware ma anche il software, attraverso la produzione e distribuzione di milioni di nuove applicazioni. Unitamente ai servizi in cloud e al Big Data, il software Mobile ha cambiato per sempre il panorama tecnologico delle persone e dei produttori di tecnologia. Lo smartphone è diventato lo strumento principe nelle attività lavorative e una specie di Hub nella vita casalinga per l’accesso alla casa, l’accensione di aparecchiature casalinghe o della televisione, la regolazione del termostato, la messa in sicurezza e moltissimo altro. Ne sono derivate grandissime opportunità per una miriade di aziende startupper che, a partire da tecnologie sempre più a portata di mano, possono creare nuove soluzioni tecnologiche per automatizzare e motorizzare ancora meglio le attività delle persone in nuovi ambiti di vita e lavorativa.
Nel 2015 la rivoluzione dello smartphone si consoliderà grazie alla vendita prevista di 1,5 miliardi di nuovi dispositivi. La rivoluzione vera però sarà quella parallela determinata dalle tecnologie usate per la produzione dello smartphone. Le novità principali arriveranno nel 2015 su vai fronti ma principalmente su quello delle tecnologie indossabili, dell’internet degli oggetti e della domotica.
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