Smartphone /

Quanti Nativi Digitali odierni acquisteranno un iPhone modello 25 nel 2050?

Quanti Nativi Digitali odierni acquisteranno un iPhone modello 25 nel 2050?

16 Febbraio 2016 Redazione SoloTablet
SoloTablet
Redazione SoloTablet
share
La fedeltà dei consumatori legati alla Marca Apple è tra le più alte e rimarrà probabilmente tale a lungo, anche quando l’iPhone sarà arrivato al modello numero 25. Non è detto però che lo stesso atteggiamento si manifesti nei confronti della tecnologia. Come gli anziani di oggi, probabilmente anche i nativi digitali attuali potrebbero sviluppare invecchiando una qualche forma di resistenza o difficoltà a capire le nuove tecnologie che arriveranno.

Le statistiche che raccontano il rapporto dei consumatori con la tecnologia sono numerose e contraddittorie. Tutte descrivono una realtà composto essenzialmente da una popolazione di nativi digitali, a suo agio con la tecnologia e capaci di comprenderne le opportunità, e una di persone più adulte o anziane di immigrati digitali, non sempre disposti a lasciarsi incantare dai nuovi prodotti tecnologici.

Chi si chiede se la distinzione sia solo anagrafica può interrogarsi su cosa succederà tra venti o trenta anni, quando a diventare adulti e anziani e forse a loro volta immigrati digitali saranno i nativi digitali di oggi. Trovare una risposta è impossibile così come lo è fare ogni previsione futura.

Per trovarne una forse è sufficiente osservare con attenzione i comportamenti degli anziani di oggi nei loro rapporti con la tecnologia cercando di scoprire quali siano le loro difficoltà da cui derivano eventuali resistenze o rifiuti. Se si scopre che la difficoltà è legata all’età è facile che anche gli anziani del futuro la sperimenteranno. L’evoluzione della tecnologia è tale da far prevedere grandi cambiamenti futuri ai quali non tutti sapranno adeguarsi e che non piaceranno necessariamente a tutti.

Tra gli anziani di oggi e quelli che lo diventeranno c’è una sostanziale differenza. I primi sono immigrati tecnologici reali, i secondi lo saranno in modo diverso avendo vissuto in prima persona la rivoluzione tecnologica di questi anni, dal personal computer ai videogiochi, da Internet allo smartphone e alle tecnologie indossabili. Questa esperienza potrebbe averli vaccinati contro un allontanamento futuro dalle nuove tecnologie che verranno.

Questa differenza generazionale potrebbe però ripresentarsi nel caso in cui la tecnologia, da qui al 2050, fosse in grado di compiere nuovi salti paradigmatici come quelli rivoluzionari compiuti negli ultimi venti/trenta anni. A quel punto gli anziani nati negli anni 90 avranno sessanta anni e potrebbero trovarsi spiazzati, rispetto ai loro nipoti, nell’uso di nuove tecnologie di cui oggi non possiamo neppure immaginare la natura, le funzionalità e l’applicabilità. Nel 2050 ad esempio ci ci potrebbero probabilmente essere macchine intelligenti e robot dotati di intelligenza artificiale capaci di interagire con gli umani con interfacce neurali.

I ragazzi di domani saranno, come i nativi digitali di oggi, facilitati nel rapportarsi a robot e macchine in modo naturale, gli anziani potrebbero vivere la loro relazione con le macchine in modo problematico. Esattamente come molti anziani di oggi trovano problematico vivere le esperienze online dei social network. Un atteggiamento normale in tutte le generazioni con i più giovani che affrontano senza paure il nuovo e con gli adulti che si muovono guardinghi e preoccupati di possibili fallimenti o effetti negativi. Un atteggiamento che negli adulti si spiega con l’approccio più razionale e misurato che porta a fare nuove esperienze sulla base delle esperienze pregresse. Affidarsi troppo o spesso al passato impedisce loro di avventurarsi senza paura in nuovi mondi. E’ così oggi e sarà così probabilmente anche domani.

Il futuro dei nativi digitali di oggi potrebbe però essere diverso. L’essere nati e cresciuti con la tecnologia potrebbe farli maturare ed evolvere in modo diverso. La loro esperienza con la tecnologia potrebbe aiutarli ad adattarsi meglio al nuovo con cui dovranno confrontarsi e ad avere meno paura della innovazione tecnologica che verrà. Non tutti saranno nella condizione di adattarsi. Non lo saranno di certo coloro che, pur essendo della stessa generazione dei nativi digitali, hanno sofferto del digital divide e hanno avuto meno opportunità di fare esperienza con la tecnologia.

In futuro sarà interessante osservare quanti e chi diventerà paladino della tecnologia o si trasformerà in tecnofobo. Gli effetti della tecnologia sono tali già oggi da far prevedere grandi ripensamenti personali anche da parte di coloro che oggi sono entusiasti sostenitori e utilizzatori di ogni nuovo tipo di gadget tecnologico che raggiunge gli scaffali di un punto vendita.

Ciò che non cambierà anche nel prossimo futuro è ciò che già oggi stiamo tutti sperimentando. La tecnologia nella forma di sensori, gadget, dispositivi mobili, prodotti tecnologici indossabili, robot e macchine intelligenti e Internet degli oggetti, già oggi è diventata un oggetto imperscrutabile e oscuro per molti di coloro che la usano. E’ la tecnologia a dettare i tempi, a definire gli ambiti di applicazione e le attività e a fornire risposte. Può essere lenta o troppo veloce ma ciò che conta per chi la usa è che funzioni. Domani probabilmente sarà ancora così! Con qualche effetto collaterale in più…..

* Spunti per questo articolo dal sito http://www.theatlantic.com

 

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database


Wemotic

Wemotic è una nuova realtà operante nei settori dell’IT e della Comunicazione nata...

Vai al profilo

Systech Srl

Nata nel 1994, Systech è una azienda specializzata nella progettazione e nello...

Vai al profilo

GoalGames

Vai al profilo

Synesthesia srl

Synesthesia si occupa di Information Technology da oltre un decennio. Diamo vita alle...

Vai al profilo