Tecnoincivili

09 Giugno 2015 Redazione SoloTablet
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Una variante dei tecnomaleducati. Spesso identificati con ragazzi delle nuove generazioni di Nativi Digitali ma ben rappresentati anche da immigrati digitali che, con la scusa di essere poco pratici con la tecnologia, ne abusano imponendone agli altri gli effetti deleteri. Tenendo ad eempio le suonerie dei cellulari a pieno volume e parlando sempre, per farsi sentire, ad altissima voce, oppure lasciado giocare figli e nipoti piccoli con il tablet al ristorante senza alcuna attenzione all'etichetta del luogo e alla tranquillità dei vicini di tavolo.

Le indagini di mercato su stili di vita e comportamenti pubblici non evidenziano tra i tecnoincivili molte rappresentanti del gentil sesso. Gli uomini al contrario si comportano in modo incivile nel 49% dei casi. Frequentemente lo fanno in ambito lavorativo, noncuranti del fastidio che l'uso di uno smartphone o tablet provoca in colleghi (il 66% non sopporta il dispositivo acceso e attiv in riunione, il 43% l'invio costante di messaggi e cinguettii) o partner e di quanto siano messe a rischio opportunità di vendita quando il disturbo è arrecato ad un potenziale cliente. Tecnoincivili sono anche coloro che lasciano squillare ad alto volume il loro smartphone in autobus o metropolitano, in spiaggia o in ascensore ma anche in camera da letto o in cucina quando il partner sta dormendo o cercando di realizzare una ricetta complicata.

I comportamenti dei tecnoincivili sono determinati da stupidità e incoscienza ma anche da grande cafonaggine e incapacità a rispettare le norme di una normale e civile convivenza. Cambiare questi comportamenti sembra facile ma la tecnodipendenza rende il cambiamento complicato. Facile impeganrsi a tenere spento il cellulare nei momenti intimi e le conversazioni, più difficile farlo in luoghi frequentati da persone che non si conoscono e più complicato ancora rinunaciare a frequentare i social network, diventati ormai realtà parallele vissute come reali.

Non tutti i tecnoincivili si assomigliano e non tutti sono irrecuperabili come i tecnostupidi incivili. Gli studi comportamentali hanno individuato alcune categorie che permettono di comprendere la gravità e il grado della loro inciviltà: tecnoincivili intossicati dalla frequentazione dei media sociali, incapaci di staccarsi dalla loro pagina Facebook e associate notifiche di stato e di interrompere un flusso di comunicazione digitale per attivare una conversazione nel mondo reale; tecnoincivili incalliti e seriali che sono sempre collegati al loro dispositivo mobile e continuano ad intergirvi in ogni momento e in ogni luogo; tecnoincivili che amano il volume audio elevato e parlano come se stessero urlando, spesso obbligati a farlo per avere perso parte della loro capcità uditiva a causa di un eccessivo utilizzo di iPod e stremaing musicali sparati a pieno volume nelle loro povere orecchie; tecnoincivili che sono incivili anche come persone e non si preoccupano di quanto possa essere fastidiosa la loro persistenza e perseveranza nell'invio di messaggini o cinguettii e di sollecitazioni per una risposta; tecnoincivili esibizionisti e edonisti che usano i loro contatti come liste di distribuzione e database marketing per inviti a eventi o rave party senza averbe avuto alcun permesso e senza alcun rispetto per la privacy altrui; tecnoincivili stipendiati che utilizzano i loro dispositivi tecnologici per promuovere, publicizzare e vendere oggetti e servizi delle aziende per cui stanno lavorando in quel momento; tecnoincivili adolescenti a cui i pigri e tecnoincoscienti e tecnoimpegnati genitori non hanno mai insegnato le buone maniere e che si esprimono con emoticons senza alcun rispetto per le codifiche sociali condivise; infine tecnoincivili inconsapevoli che usano la tecnologia per ascoltare, coltivare relazioni, esprimere carinerie a partner o amici perchè non saprebbero farlo nella vita reale. 

I tecnoincivili rappresentano una razza in via di evoluzione e crescita rapida. E' composta da una popolazione giovane e adulta, prevalentemente maschile e poco propensa ad adottare comportamenti adeguati a ridurre il loro tasso di inciviltà tecnologica. Non rimane che definire e applicare norme restrittive e precise con l'obiettivo di imporre il galateo tecno-comportamentale adeguato ad ogni luogo nel quale la tecnologia è ammessa e potrebbe provocare reazioni di rigetto e di fastidio. Queste norme dovrebbero specificare i luoghi ma soprattutto elencare in dettaglio cosa fare con le varie tipologie di strumenti tecnologici e i loro usi possibili: Facebook, messaggistica, video, Twitter, Instagram, posta elettronica, blogging, ecc.

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