
L’idea dei giovani ingegneri della Hiroshima University non è nuovissima, ma la sua realizzazione è la dimostrazione di quanto sia oggi possibile costruire concretamente, quando la creatività umana incontra la tecnologia moderna, in termini di materiali, design e capacità implementativa.
L’idea è la realizzazione di un ponte mobile, trasportabile, estensibile e tecnologicamente avanzato da usarsi per situazioni di emergenza o per periodi limitati. Il risultato ottenuto permette di descrivere il nuovo ponte come il più largo, estensibile, robusto e leggero mai costruito sulla terra. Un ponte utilizzabile in caso di terremoti, inondazioni, frane che hanno demolito ponti esistenti o reso impossibile superare ostacoli naturali come fiumi in piena. Ponti di questo tipo non sono nuovi, ce ne sono per uso militare e anche nella forma di giocattoli per bambini. La novità sta nella sua estensibilità, trasportabilità e velocità di impiego.
Sviluppato da un team di progettisti guidati dal Dr. Ichiro Ario il ponte è stato ispirato degli origami giapponesi ed è stato chiamato Mobile Bridge Version 4.0 (MB4.0).
L’illusione della concentrazione nel mondo digitale
Misura venti metri in lunghezza ed è per la sua leggerezza può essere facilmente trasportato con un apposito veicolo stradale e diventare immediatamente operativo in poco più di un’ora. Grazie al suo disegno modulare e a meccanismi meccanici di estensione dispiegare la struttura richiede pochi minuti. La tempistica e la rapidità di impiego lo rende particolarmente efficace ed economico. Poi bisogna renderlo operativo e sicuro. Il design nasce per analogia con la tecnica dell’origami che minimizza le forme, le pieghe e la loro composizione. Il ponte non ha bisogno di alcuna fondamenta o strutture portanti per operare. Una soluzione perfetta per rispondere a situazioni emergenziali o di disastri ambientali.
Il prototipo del ponte è stato dimostrato ad un simposio della Japan Society of Civil Engineers il 23 giugno attraverso un suo impiego in una situazione reale predisposta per permettere il passaggio di auto da una sponda all'altra di un fiume.
Il team che ha realizzato il ponte spera di poter continuare a trovare investimenti adeguati per poter portare a compimento il progetto. L'idea è di continuare a espandere e migliorare la tecnologia per utilizzi diversi e più impegnativi come ad esempio la sostituzione temporanea di ponti che devono essere demoliti e ricostruiti.
Per il momento non ci sono informazioni su quando il ponte sarà sperimentato in situazioni reali.