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2015: Trend emergenti e scenari desiderati

2015: Trend emergenti e scenari desiderati

22 Ottobre 2014 Redazione SoloTablet
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Fare previsioni in un paese che sta discutendo di spostare il pagamento delle pensioni di 10 giorni mettendo in difficoltà milioni di persone anziane può sembrare quasi una perdita di tempo. L'esercizio è comunque utile perchè permette di evidenziare come la situazione sia sempre in movimento e che le forze sotterranee capaci di poter emergere siano numerose, potenti e sorprendenti. Oltre la politica quotidiana eil pensiero unico economico ancora imperante.

SoloTablet inizia con questo articolo a proporre delle riflessioni sull'anno che verrà, un 2015 che è destinato a diventare fondamentale nella vita degli europei e in particolare degli italiani, alle prese con una crisi perdurante che sta cambiando tutto e dalla quale uscirà un paese molto diverso da quello attuale.

Le narrazioni emergenti su quello che il 2015 potrebbe diventare sono già numerose e collegate a numerose indagini ispirate dalla percezione che siano all'opera dei trend, più o meno sommersi o espliciti, capaci di dare forma a futuri scenari e nuovi avvenire.

Alcune delle tendenze rilevate sembrano indicare l'affermarsi di nuovi paradigmi. Si tratta di tendenza che hanno lavorato in profondità negli anni passati e caratterizzato il periodo della crisi economica iniziato nel 2008 e che ancora sta continuando. Sini tendenze sotterranee che hanno lavorato in modo trasversale in ogni ambito sociale, filosofico e culturale, visione politica o ideologia e dottrina (un esempio su tutti la grande rivoluzione del pensiero e della dottrina che papa Francesco ha iniziato all'interno di una istituzione con duemila anni di storia come la Chiesa cattolica).

Fonte: shutterstock


I temi e gli ambiti di molti studi sociali finalizzati ad anlizzare i trend emergenti sono quelli economici, tecnologici, sociali e di stili di vita. Le previsioni contengono sempre auspici più o meno evidenti sugli scenari futuri desiderati ma sono sempre condizionate dalle nuove forme di relazioni sociali, economiche, politiche e tecnologiche che caratterizzano il periodo preso in esame, ne determinano i concetti e dominano i discorsi e le nuove teorie che si affermano (concetto tratto da Edgar Morin).

Non meraviglia quindi che alcuni dei trend globali considerati come emergenti abbiano impatti forti sulla vita delle persone e indichino percorsi evolutivi in atto in ambiti tra loro molto diversi con interessanti elementi di novità. innovazione e di diffusione.

Capitalismo consapevole e sociale

Numerose analisi quantitative mostrano ad esempio che il capitalismo tradizionale non funziona più e sta attraversando un periodo di grandi trasformazioni che giù nel 2015 potrebbero manifestarsi in forme più o meno rapide e dirompenti. Come ben dimostrato, anche dalla ricchezza di dati prodotta, dal libro Il Capitale del XXI secolo di Thomas Piketty, per uscire dalla crisi serve guardare all'economia con un occhio sociale, prestando attenzione alla disuguaglianza nella distribuzione del reddito.

Il successo del libro di Piketty nel mondo indica l'emergere di una diversa sensibilità sui temi dell'economia e sul destino del capitalismo. Quella che potrebbe emergere è una visione di un capitalismo maggiormente cosciente a livello sociale e capace di creare maggiore benessere distribuito tra le classi e ceti sociali.

Un capitalismo capace di favorire innovazione e cambiamento anche nella relazione tra produttori e datori di lavoro da u na parte e lavoratori e dipendenti dall'altra.

Economia circolare

Il cambiamento climatico e i disastri ecologici causati da decenno di insensibilità ai temi dell'ambiente e della Terra come madre, hanno caratterizzato buona parte del 2014 e sembrano essere in grado di caratterizzare anche il 2015. Questi fenomeni hanno reso più impellente una maggiore consapevolezza sulla crescita sostenibile e responsbile, su scelte eco-compatibili e verdi e su cambiamenti nelle politiche di governo e di intervento sul territorio. Il consumismo che caratterizza la fase attuale del capitalismo impedisce a molti di comprendere la dimensione della catastrofe incombente e l'urgenza di scelte comportamentali diverse.

A cambiare devono essere anche le politiche economiche. Un esempio è la politica economica cinese nota come circolare perchè incentrata sul riciclo e lo smaltimento dei rifiuti tossici in modo da facilitare la vita della biosfera. Nel 2015 la Cina spenderà per progetti di economia circolare la cifra di 220 miliardi di dollari. Nella economia circolare non ci sono solo idee e progetti concreti finalizzati a non inquinare e a progettare fin dall'inizio un sistema più virtuoso rispetto alla economia lineare tradizionale ma anche idee concrete su come affrontare i temi della ecologia in generale e della sostenibilità ambientale (ad esempio attrvaverso le fonti di energia rinnovabile).

Sono idee che puntano a proporre nuovi ambienti domestici e lavorativi nei quali possano essere soddisfatti i bisogni e la ricerca di armonia con la madre terra e il mondo circostante e la necessità di costruire scenari futuri in modo responsabile, etico e verde.

Ne derivano scelte particolari in termini di prodotti acquistati, architetture di esterni e di interni (non-tossici e eco-amichevoli), materiali usati, stili di vita, modi di viaggiare e spostarsi (grazie alla crisi a Milano circolano +200.000 veicoli in meno, un fenomeno determinato anche dall'aumento dell'offerta di biciclette e auto in modalità 'sharing')

Cultura collaborativa

La tecnologia ha favorito e alimenta l'affermarsi di una cultura della connessione, della interazione e della collaborazione. La collaborazione cambia il nostro modo di lavorare, di viaggiare, di apprendere e di consumare.

Il secolo XXI o terzo millennio è caratterizzato dalla diffusione rapida e dirompente di nuove tecnologie e prodotti tecnologici che hanno cambiato nel profondo le vite delle persone e delle aziende, hanno modificato il modo con cui le persone interagiscono con la realtà, i loro comportamenti, stili di vita e modi di pensare.

Questi cambiamenti non sono ancora misurati in termini di loro valore economico e sociale ma sono destinati a dare forma a nuovi scenari futuribili già durante il 2015, in termini di mobilità, condivisione, reti (sociali, di conoscenza, di pratica e lavorative).

Continuerà a crescere il numero di persone dotate di un dispositivo mobile e si affermeranno nuovi contesti interconnessi e tecnologicamente intelligenti come le Smart Cities. Il tutto ibfluenzerà l'emergere di nuovi valori e comportamenti sociali (civici) e di nuove culture.

Nuove relazioni di lavoro

L'arrivo sul mercato del lavoro dei nativi digitali ha determinato cambiamenti profondi anche nei rapporti di lavoro e sul mercato del lavoro. Le scelte lavorative e le decisioni che guidano i comportamenti dei nativi digitali non sono sempre guidate dal deisderio di guadagnare ma da scopi capaci di creare esperienze percepite come significative  e di motivare emotivamente. Le aziende interessate alle capacità e professionalità dei nativi digitali devono interagire con loro in modo da garantire maggiore coinvolgimento come stake-holders e di essere credibili per la forza della loro visione futura.

 

Inclusione e aperture radicali e a-ideologiche

La tendenza è sotterranea, prossima a emergere ma anche a ritornare nelle profondità dalle quali è fuoriuscita. Ne abbiamo già un esempio in Italia con l'affermarsi di un nuovo leader e di nuovi approcci politici che sembrano aver spazzato via le contrapposizioni ideologiche del passato per puntare su forme inclusive di collaborazione a-ideologica e a-partitica.

Che la cosa possa funzionare è molto presto per dirlo ma sicuramente il 2015 che sta arrivando potrebbe essere caratterizzato da nuove forme di collaborazione e apreture reciproche tra organizzazioni, aziende, partiti e nazioni.

Se si dovesse affernare questa tendenza determinanti diventerebbero valori come la reputazione e l'autorevolezza ma soprattutto la fiducia. Nel caso dell'Italia se il presidente del consiglio, che incarna il nuovo trend, non dovesse mantenere le promesse fatte, ricaccerebbe negli inferi il trend collaborativo e inclusivo e faciliterebbe l'emergere di altri trend in atto e a loro volta sotterranei, come quello rappresentato dalla collaborazione politica tra forze verdi e leghiste o, come le ha chiamate alcuni, fascio-leghiste.



fonte: www.calabriaonweb.it

Tecnologie indossabili e aspettative di vita

La tecnologia sta modificando in modo radicale la vita delle persone ma anche le loro aspetative di vita. L'arrivo di nuovi strumenti tecnologici indossabili, come quelli annaunciati da Apple nel 2014 e che arriveranno nel 2015, promette nuovi benefici e vantaggi. Grazie ai dati che questi prodotti sono in grado di raccogliere, organizzare e elaborare gli utenti riceveranno servizi migliori in termini di informazione, cnoscenza e supporto. Le applicazioni legate alla fitness e al benessere personale sono più di 40.000 e molte altre ne arriveranno, unitamente ai nuovi gadget tecnologici e indossabili. Apple ad esempio ha annuncito il suo ambiente iHealth compost da soluzioni in grado di catturare e misurare dati raccolti direttamente dal corpo della persona e usati per monitorare in tempo reale il suo stato di salute fisica e benessere. Il 2015 vedrà esplodere l'offerta di questo tipo di soluzioni, utili a garantire una migliore prevenzione medica e ad allungare le aspettative di vita.

Innovazione disuptive

L'economia interconnesa e globale attuale è diventata estremamente competitiva e fortemente legata alla capcità di innovare cambiando. Per avere successo le aziende devono sviluppare nuovi skill e competenze, nuove strategie e visioni e consolidare i loro punti di forza competitivi sul mercato.

Per fare questo non è più sufficiente appoggiarsi alla cultura che ha guidato il fare azienda nel passato. Serve nuova cultura imprenditoriale caratterizzata da rapidità e capacità innovativa ma anche di processi di verifica costante (falsificazione) delle strategie e dei piani previsti con approcci di sperimentazione e verifica degli errori. Un approccio impegnativo perchè basato su una ricerca costante di innovazione da cui possono derivare effetti dirompenti in termini di startegie, proposizione d'offerta e posizionamento sul mercato.

Le nuove strategie fondate su innovazioni di tipo 'disruptive' sono relisilienti, potenti, capaci di auto-prodursi (organizzarsi) e di dare forma al futuro. Per ora la componente 'disruptive' delle tendeze in atto è stata studiata ma poco compresa e forse sottoivalutata, Il 2015 sarà al contrario caratterizzato da una maggiore consapevolezza sulla forza delle tecnologie/strategie/innovazioni/ disruptive e dall'aumento di sperimentazioni, progetti di ricerca e nuove fprme di progettualità.

Apprendimento e auto-apprendimento continuo

In Italia come in tutto il mondo la scuola è tornata al centro dell'attenzione. Istituzioni, aziende e singoli individui hanno compreso che il nuovo mondo che sta prendendo forma richiede nuovi modi di pensare, nuovi skill e maggiori conoscenze.

Scuole e campus universitari tradizionali e analogici hanno bisogno di evolvere verso ambiti digitali, basati su forme di apprendimento continuo e nuove forme di didattica (collaborativa, classe capovolta, tecnologica, interconnessa, ecc.).

Alle nuove forme di formazione e apprendimento sono interessate anche le grandi organizzazioni e le aziende che hanno compreso l'urgenza di poter contare su nuovi tipi di professionalità e di skill per poter meglio competere in una economia globale nella quale pesa il numero (le università di Cine e India insieme sfornano ogni anno quasi un milione di nuovi ingegneri) ma anche la preparazione e la conoscenza.Infine ogni singolo individuo sta capendo quanto sia fondamentale l'apprendimento continuo per poter muoversoi su un mercato diventato sempre più complesso, cattivo e difficile.

 

Fonte: emergingtech.tbr.edu

 


* Questo articolo è stato scritto grazie a spunti tratti dal lavoro svolto da Kyaer Global, una realtà che analizza i trend internazionali emergenti per poi fornire a aziende, istituzioni e rganizzazioni servizi di consulenza.

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