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Troppa pubblicità, lo dicono gli internauti

Troppa pubblicità, lo dicono gli internauti

11 Aprile 2018 Redazione SoloTablet
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Gli utenti della Rete saranno anche abituati a convivere con il bombardamento visuale e cognitivo di pubblicità, video e immagini ma pensano che il fenomeno stia diventando eccessivamente invasivo, noioso e fastidioso.

Chi da tempo ha attivato i meccanismi del browser per bloccare contenuti pubblicitari non deve più sentirsi una mosca bianza. Un numero crescente di utenti della Rete comincia a percepire le inserzioni pubblicitarie online come eccessive e invasive.

A racontarlo ci sono numerose indagini tra le quali quella di Kantar Millward Brown, che ha evidenziato come il 71% del campione intervistato ha rilavato una capacità invasiva, sia per quantità sia per luoghi digitali nei quali si visualizza, della pubblicità maggiore rispetto a solo un anno fa.

E' possibile che uno dei motivi per cui la percezione sulla presenza delle promozioni online sia cambiata dipenda anche dal tempo maggiore che in media viene trascorso online e dal ricorso a pià schermi, non solo televisivi ma anche quelli di smartphone, PC e tablet. Il risultato che si sta manifestando si evidenzia nel maggiore attivismo degli utenti nella ricerca di modi e strumenti per evitare l'esposizione alle promozioni. Un metodo è quello che permette il blocco dei pop-up e delle inserzioni pubblicitarie tramite i browser, un altro porta ad abbandonare pagine e spazi web all'apparire di messaggi pubblicitari che rendono faticosa la navigazione e la lettura. Al tempo stesso sta aumentando la cosiddetta cecità alla pubblicità che rende probabilmente inutili qualsiasi stratagemma promozionale online.

L'invasività delle pubblicità, unitamente ai vari scandali legati al furto e all'abuso di dati e informazioni, spesso usati o venduti per finalità marketing e commerciali, sta portando alcuni utenti ad abbandonare le piattaforme social, altri a cercare alternative che offrano maggior rispetto della privacy e minore presenza pubblicitaria, altri ancora a sognare l'arrivo di nuove piattaforme di social networking costruite su logiche e approcci diversi.

Quanto rilevato dall'indagine sopra menzionata sembra contrastare con quanto rilevato da altre indagini che raccontano di una convivenza tra utenti e ambienti invasi da contenuti promozionali e vissuta quasi con complicità per i benefici che può offrire. E' comunque un elemento emergente che potrebbe indicare tendenze più profonde, fortemente attrattive e forse capaci di cambiare scenari e contesti delle tante esperienze utente online.

 

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