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Coronavirus, paura, angoscia

Coronavirus, paura, angoscia

25 Febbraio 2020 Redazione SoloTablet
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Segnaliamo un'intervista al filosofo Umberto Galimberti sul Coronavirus e le paure che sta generando. Secondo Galimberti il coronavirus è la tempesta perfetta perchè mescola la paura con l'angoscia

L'intervista è stata proposta al filosofo dal quotidiano l'Adige.

Professore, il coronavirus unisce paura e angoscia, termini che lei studia da sempre.
Sì, è così. Con una differenza sostanziale tra i due aspetti. La paura, infatti, è un ottimo meccanismo di difesa, perché siamo di fronte a un soggetto determinato. L’angoscia invece subentra quando non si capisce da dove viene il pericolo. Non c’è un soggetto chiaro davanti a noi, ma un nemico che non si vede. I bambini, non a caso, non hanno paura ma provano angosce,

Per questo lei fa un paragone tra la diffusione del virus e il terrorismo.
Sì, perché il terrorismo ci colpisce all’improvviso, con modalità che non ci aspettiamo.

Lei giustifica così il terrore generale che ha colpito tante persone. La tentazione è di isolarsi, di sospettare dell’altro.
Gli eccessi di angoscia portano a comportamenti pazzi, non mirati. Non ci si può difendere dalla diffusione del virus e si finisce per dubitare di tutti, con la conseguenza che i rapporti personali diventano sempre più inquietanti.

Lei personalmente ha modificato il suo stile di vita?
No, le mie abitudini non sono cambiate. Mi sento abbastanza rassicurato e non posso certo penalizzare la mia vita. Vado a tutte le conferenze alle quali vengo invitato: spesso sono luoghi con tante persone e il contatto è molto ravvicinato, come quando ti chiedono di firmare un libro.

 

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