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La società automatica

La società automatica

12 Giugno 2021 Redazione SoloTablet
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BIBLIOTECA TECNOLOGICA - Si parla tanto di Intelligenza artificiale, meno dei suoi effetti. Il libro di Stiegler, "Farmacologo della tecnologia" che ha contribuito con i suoi studi alla riflessione su scuola e innovazione nell’era digitale, morto a 68 anni nel 2020, offre alcuni motivi validi per farlo. L'autore si interroga e invita a interrogarsi su quali avrà l’intelligenza artificiale sull’occupazione e sugli scenari apocalittici che potrebbero presentarsi. Saranno confermati o smentiti? A affrontare questo tema non è solo Bernard Stiegler ma anche altri studiosi come Dunia Astrologo, Piero Terna, Andrea Surbone e molti altri.

Il libro La società automatica di Bernard Stiegler è pubblicato in Italia da MELTEMI


 

La società automatica risponde politicamente e teoreticamente alle previsioni di un’eclissi dell’impiego salariato in Europa causata dall’automatizzazione generalizzata della produzione. La sua risposta, tuttavia, si estende anche alla crisi finanziaria, alla decadenza dei saperi, al potere dei big data, allo sfruttamento 24/7 delle facoltà cognitive e alle innovazioni dell’intelligenza artificiale, così come all’emergenza ecologica relativa al cambiamento climatico. Di fronte a questo scenario, Stiegler invita a concepire una società automatica degna di tali sfide, ossia in grado di adottare criticamente l’automatizzazione con il fine di salvaguardare e potenziare quel che non è calcolabile e non deve essere automatizzato: i saperi, gli affetti, il desiderio e le relazioni, vale a dire ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.

Bernard Stiegler, filosofo francese di calibro mondiale, impegnato prevalentemente nell’ambito della filosofia della tecnica, è professore ospite presso l’Università di Nanjing (Cina), dirige l’IRI di Parigi, la scuola pharmakon.fr e l’associazione Ars Industrialis. Coordina la rete internazionale Digital Studies e l’evento annuale Les entretiens du nouveau monde industriel (Centre Pompidou, Parigi). Tra i suoi libri, oltre trenta e tradotti in varie lingue, le serie La technique et le temps (1994-2001), De la misère symbolique (2004-2005) e Mécréance et discrédit (2004-2006), nonché États de choc (2012), Reincantare il mondo (2012), Amare, amarsi, amarci (2014), Prendersi cura (2014), Platone digitale (2015), Dans la disruption (2016), The Neganthropocene (2018).

 

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