Redazione SoloTablet
share
BIBLIOTECA DI TECNOLOGIA - «Non c’è contrapposizione tra umanesimo e tecnologia, perché l’umano diventa tale proprio quando costruisce il primo apparato tecnologico». «Non solo l’uomo è tale nel suo appropriarsi della tecnologia. Ma tanto più la tecnica è sofisticata, più diventa umana. Un martello richiede solo la forza, una chiave inglese la pazienza, mentre un telefonino ha bisogno più che altro di sapere cos’è che vuole l’essere umano». «La tecnologia senza la scienza della società vale poco: se chi progetta non ha chiare le coordinate di bisogni e possibili utilizzi, sarà più facile incontrare cigni neri che la affossano – replica il rettore – Capire le dinamiche sociali, quelle dell’individuo, è centrale per il sapere tecnico».
Il libro di M. Ferraris e G. Saracco Tecnosofia. Tecnologia e umanesimo per una scienza nuova è pubblicato da Laterza
Il farmaco più potente a disposizione della scimmia nuda è la tecnica, e la tecnica più potente è il capitale. L’alleanza tra tecnologia e umanesimo può potenziare questo capitale a beneficio di tutti, trasformandolo in un patrimonio dell’umanità.
Quanto più la tecnologia e l’umanesimo sapranno interagire, tanto più l’umanità solcherà positivamente la strada del progresso. È questa l’idea che ispira questo libro, frutto della collaborazione tra un filosofo e un tecnologo. Entrambi, infatti, promuovono un giudizio positivo sulla tecnologia perché se è vero – seguendo l’etimo greco – che è insieme un veleno e un rimedio, è innegabile che la capacità tecnologica appartiene all’umanità sin dalle sue origini. E risiede in essa la capacità di conservare e moltiplicare il valore dei suoi beni materiali e culturali a beneficio delle generazioni future.