Tecnobibliografia /

Nuovo gadget Apple: lo compro, non lo compro, posso farne a meno?

Nuovo gadget Apple: lo compro, non lo compro, posso farne a meno?

29 Ottobre 2012 Redazione SoloTablet
SoloTablet
Redazione SoloTablet
share
Il dubbio, non tanto amletico, è in questo caso rivolto all'iPhone 5, ma può essere esteso a qualsiasi altro gadget tecnologico di Apple. Una azienda è un marchio con milioni di fedeli ma anche molto antipatico per la sua pretesa di essere l'unico di qualità. Un ego smisurato, ereditato dal suo fondatore e carismtico leader, rende i rapporti con il marchio Apple a-normali e spesso anche poco umani. Lo pensano certamente anche le migliai di operai della Foxconn. A raccontarci tutto questo è Uwe Buse con uno scritto su la Repubblica.

(Segnaliamo un articolo pubblicato su la Repubblica di settembre 2012)

Inchiesta Anatomia di un iPhone

Com'è fatto dentro? Chi c'è dietro la Foxconn? Il nuovo Apple vale la spesa? Basta aprirlo, per scoprire che...

La Apple ha appena presentato due settimane fa l'iPhone5, e io sono qui che mi arrovello... lo compro o non lo compro? Non si tratta di una scelta facile, del resto, nemmeno la Apple è un'azienda facile. Apple è un'azienda che realizza prodotti fuori dal comune, ma che non brilla certo per simpatia. Fa pensare a un artista geniale con il quale, però, un normale rapporto umano rasenta l'impossibile, un po' per colpa del suo Ego smisurato e un po' per via della sua totale assenza di interesse verso il genere umano.

L'iPhone 4, quello attuale, l'ho comprato in versione nera e, inizialmente, mi era piaciuto molto. Stava bene nel palmo della mano, era pesante il giusto. Dopo aver aperto la confezione, ho trascorso un'intera serata a interrogare Siri, l'assistente virtuale dell'iPhone che chiama i contatti della rubrica a comando vocale, invia SMS e compone email: finora era disponibile solo nelle lingue più diffuse, dal modello 5, questa è una delle novità più eclatanti, lo sarà anche in italiano. Siri è una vera professionista, si presenta bene, non supera mai i limiti imposti dal suo ruolo e, a volte, si rivela un valido sostegno anche in discussioni filosofiche. "Siri, tu chi sei?". "Non ha importanza chi sono io". "Esiste un Dio?". "Non sono autorizzata a rispondere a questo genere di domande". "Qual è il senso della vita?". "Tutto lascia pensare che si tratti di cioccolato".

...termina la lettura

comments powered by Disqus

Sei alla ricerca di uno sviluppatore?

Cerca nel nostro database