VITE RUBATE

04 Giugno 2022 Redazione SoloTablet
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BIBLIOTECA TECNOLOGICA - DAL SOGNO CAPITALISTA AL FUTILITARISMO. COME RIDARE SENSO E FELICITÀ AI NOSTRI

Il libro di Neil Valelly VITE RUBATE è pubblicato in Italia da Blu Atlantide

“La logica del neoliberismo peggiora le condizioni collettive della maggioranza delle persone. Non importa cosa ci dicono Obama e simili, ci meritiamo di meglio”.

Èraro che un libro di filosofia ed economia ci parli in maniera così diretta, quasi intima, della nostra condizione esistenziale. Con sgomento chi legge scopre che la persona intrappolata in attività̀ inutili, valutate solo in base al denaro che generano, è lui stesso. Sono nostre le sensazioni di precarietà̀ e di isolamento che rendono coloro che lo circondano concorrenti o compratori dell’immagine posticcia che deve costruire per essere appetibile nel mercato del lavoro. Siamo noi l’Homo Futilitus, impegnato nel ruolo di direttore marketing del prodotto, anzi del brand, che ciascuno di noi è diventato e si ritrova costretto a vendere. Neil Vallelly ci conduce, con ricchezza di esempi che abbracciano epoche e Paesi diversi, lungo il cammino che ci ha portati al punto in cui siamo, dove ci sembra normale ciò̀ che non lo è, dove tutte le colpe e le responsabilità̀ sono addossate a ciascuno di noi invece che al sistema neoliberista, la cui atmosfera orwelliana ci rende difficile persino respirare. Un libro straordinario, specchio della nostra realtà̀, che dopo averci offerto un nuovo punto di vista sul concetto stesso di capitalismo, svelando così l’abisso in cui siamo stati gettati, ci mostra che una via d’uscita dal non futuro che ci è stato preparato esiste, che non siamo monadi, ma esseri che agendo insieme possono creare una comunità̀ in cui non esiste solo il proprio bene, ma il bene di tutti.

“Neil Vallelly offre al lettore una analisi straordinaria di ciò che definisce la “condizione futilitaria” creata dal nostro sistema neoliberista. Tale condizione ci priva di una vita piena di senso e ci deruba della possibilità di un futuro migliore. Con uno stile elegante ed efficace, Vallelly spiega alla perfezione quella sensazione ricorrente che tutti prima o poi sperimentiamo: che ciò che stiamo facendo – nel lavoro, nelle nostre pratiche ecologiche, nel nostro modo etico di essere consumatori, nelle nostre scelte di tutti i giorni - è in realtà soltanto qualcosa di futile”.

WENDY BROWN, UNIVERSITY OF CALIFORNIA, BERKELEY

“L’analisi che Neil Vallelly fa del nostro modello neoliberista è allo stesso tempo storicamente fondata, politicamente molto raffinata e davvero vicina all’esperienza quotidiana di ognuno di noi. Questo libro documenta alla perfezione il modo in cui la politica e l’economia hanno progressivamente scardinato il senso di responsabilità per il bene comune in favore del mero individualismo e mostra che la costante esortazione cui siamo soggetti verso il successo personale, il farsi da sé e il diventare imprenditori e brand di se stessi non fa altro che renderci inutili, soli e pieni di stress, protagonisti semmai soltanto della nostra futilità individuale”.

ADAM KOTSKO, NORTH CENTRAL COLLEGE, CHICAGO

“In questo libro brillante e scritto meravigliosamente, Neil Vallelly afferma che la continua spinta neoliberista verso ciò̀ che utile e dà profitto si è trasformata infine in una forma di massimizzazione di seé che manca in realtà di qualsiasi utilità sia individuale che sociale e ci mostra che siamo rimasti intrappolati in una “condizione futilitaria” in cui ogni nostro sforzo non fa che rafforzare alla fine il sistema e le logiche di sfruttamento in cui viviamo”.

JESSICA WHYTE, UNSW SYDNEY

“Un’analisi davvero brillante ed estremamente lucida del dilemma in cui tutti oggi viviamo. Che la vita nei sistemi neoliberisti sia futile e condannata al nichilismo è evidente da tempo, ciò̀ che Vallelly presenta in questo libro però è una nuova e davvero notevole visione
del perché questo avvenga, e del perché l’utilitarismo del passato si sia trasformato con l’avvento del capitalismo neoliberista in futilitarismo”.

RICHARD SEYMOUR

 


 

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