
I dati sulla diffusione di Jelly Bean provengono dallo store Google Play e dagli accessi allo stesso da parte di dispositivi smartphone e tablet misurati nell’arco dell’ultima settimana di settembre 2013. Questi dati indicano come Jelly Bean nelle versioni 4.1.x e 4.2.x e 4.3 sia ormai installato sul 48,6% dei dispositivi. Un aumento di oltre il 10% in soli tre mesi.
La rilevazione ha indicato anche che il numero di device in circolazione con versioni Android 2.2 è ormai minimo (1%) e prossimo alla sparizione. Una buona notzia per gli sviluppatori che hanno investito su Android e che potranno ora focalizzarsi sulle ultime versioni di sistema operativo senza preoccuparsi di aggiornare le versino precedenti delle loro applicazioni. Rimane comunque una percentuale elevata (28.5%) di dispositivi con Android Gingerbread.
Se è vero che la diffusione di Jelly Bean sembra rimuovere il problema della frammentazione va comunque notato che Jelly Bean stesso è frammentato in versioni diverse. Le differenze non sono grandi ma il mancato aggiornamento alla versione più aggiornata impedisce di sfruttare al meglio tutte le nuove funzionalità introdotte nelle versioni 4.2 2 4.3. Un problema visto che l’utente sembra manifestare un interesse maniacale alle nuove versioni. Un problema reale visto che i vari OEM, dopo ogni rilascio, devono provvedere ad aggiornare le loro versioni customizzate di sistema operativo. Un problema per gli sviluppatori che devono provvedere ad aggiornare le loro applicazioni. Un problema che non è destinato a scopmparire in fretta visto che sia Jelly Bea che Gingerbread continueranno ad essere in circolazione per un po’ di tempo.
Fonte: www.idownloadblog.com