
Il rilascio del tablet Nexus e in contemporanea del nuovo sistema operativo Jelly Bean potrebbe contribuire ulteriormente alla frammentazione di un mondo Android già molto frammentato. Molti produttori ma soprattutto molti utenti si chiederanno infatti se Ice Cream Sandwich sia da considerarsi ormai superato e se non sia meglio passare direttamente a Jelly bean.
Le molte funzionalità aggiuntive di Jelly Bean ( notifiche, widget applicativi, interfaccia vocale, ricerca vocale, applicazioni fotografiche, Google Now, audio multicanale, Audio USB ) dovrebbero giustificare il passaggio al nuovo sistema operativo ma non è detto che ciò avvenga.
In un mercato saturo come quello attuale molti dispsoitivi Android potrebbero rimanere a lungo non aggiornabili a Jelly Bean ed essere costretti ad un aggiornamento ICS. Una realtà possibile nonostante Google sembri intenzionata a concedere un accesso in temi brevi ad un nuovo SDK che permetterebbe agli OEM di facilitare il passaggio a Jelly Bean.
Italia: Android al 73,5%
Nel tentativo di dare corpo ad una strategia complessiva che punta ad integrare i dispositivi mobili con l'ecosistema applicativo e il cloud, Google non poteva non rilasciare una nuova versione di Andorid. Ma un nuovo rilascio ad un anno di distanza dal precedente qualche problema lo creerà.
Jelly Bean ha davanti a sè un futuro incerto, soprattutto se l'accettazione da parte della base installata attuale sarà simile a quella per Ice Cream Sandwich. Un ruolo importante può giocarlo il tablet Nexus ma anche su questo fronte la concorrenza è agguerrita. Amazon è prossima al rilascio del nuovo Kindle Fire ad un prezzo ancora più competitivo, ed deve essere data ormai per confermato il prossimo rilascio di un mini iPad.
La partita vera però si giocherà tutta sul mercato OEM e sulla disponibilità dei produttori hardawre a continuare ad investire su Andorid, anche ora che Google ha portato sul mercato dispositivi hardware con il suo marchio.
L'arrivo di Windows 8 e le strategie di Micorsoft per riguadagnare fette di mercato potrebbero cambiare non poco gli scenari futuri, anche per un gigante come Google.