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Linux alla ricerca di sponsor

Linux alla ricerca di sponsor

06 Luglio 2011 Redazione SoloTablet
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Mentre il mercato dei tablet vede la proliferazione di nuovi prodotti e l'affermarsi di alcune piattaforme, il mondo Linux non riesce a trovare uno spazio di eccellenza con cui contendere ad armi pari con sistemi operativi quali Andorid, iOS e webOS. Manca per il momento un vendor che abbia sposato in modo chiaro e convincente la causa Linux!

All'uscita dell'iPad i concorrenti nel mercato del tablet e degli smartphone hanno dovuto correre ai ripari con lo sviluppo e il rilascio di nuove versioni di sistema operativo in grado di contrastare il vantaggio che sempre ha chi per primo porta sul mercato novità in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori. Con l'arrivo di Android la battaglia è diventata più vera anche perchè il sistema open source di Google è stato adottato da numerosi vendor che proprio con questa scelta credono di poter contrastare meglio la diffusa adozione dell'iOS da parte del mercato. I vendor di tablet poi con Android possono sfruttare la conoscenza e la diffusione del sistema operativo nel mondo smartphone.

Da questo mercato i due grandi assenti sono per il momento Windows e Linux.

Facile prevedere che Windows non tarderà ad arrivare e quando questo succederà andrà a 'colonizzare' una buona fetta di mercato già fidelizzato negli anni da Microsoft e a competere ada rmi pari con Android e l'iOS dell'iPad.

Linux, un sistema operativo perfetto per piattaforme come i tablet rischia quindi di essere tagliato fuori dalla gara. Benchè ci siano nuove versioni Linux in arrivo (Ubuntu 11.04) il problema vero è la scarsità di vendor che hanno deciso di investirvi. Alcuni di questi come Dell (partnership con Canonical) hanno rilasciato numerosi messaggi al riguardo ma ad oggi nessun tablet è stato finora rilasciato.

La conseguenza è che Linux non sta guadgnado alcun terreno in quella che molti percepiscono come la battaglia tecnologica del momento e rischia di rimanere fuori a lungo da un mercato ricco nel quale potrebbero affermarsi in modo definitivo piattaforme alternative e competitive. Installare Linux su uno dei molti tablet in circolazione non dovrebbe essere molto complicato ma quello che in realtà manca è una iniziativa forte, tutta incentrata su Linux, sponsorizzata da un produttore maggiore in grado di suggerire un modello di business oltre che una piattaforma preinstallata credibile e potente come Linux.

Dopo essersi affermato nel mercato del desktop e aver trovato canali di distribuzione adeguati per soddisfare esigenze crescenti di un pubblico motivato, Linux rischia di rimanere tagliato fuori dal fenomeno di migrazione dal PC (desktop, notebook, netbook, laptop) al tablet (dispositivo mobile) che si sta sviluppando da quando Apple ha introdotto sul mercato un prodotto innovativo come l'iPad. Il ritardo riduce drasticamentela finestra di opportunità in casa Linux e se non apparirà presto sullo scenario del mercato dei tablet un produttore che sposi la sua causa, il rischio reale è che la gara per Linux sia terminata ancora prima di iniziare.

Per rimanere in gara poi Linux deve saper offrire funzionalità paragonabili a quelle già oggi disponibili per altre piattaforme quali iOS, webOS, Android quali ad esempio: sistema operativo preinstallato, interfaccia utente, user experience, multimedia, ecc.

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