
La domanda principale che molti si pongono è sulla capacità di Microsoft di sostenere in modo adeguato qualità e portabilità di una piattaforma di sistema operativo che può essere installata su dispositivi diversi come un tablet o un PC. La secoda domanda è sulla sostenibilità futura di una versione desktop. La terza domanda è sulla validità di una scelta, quella manifestatasi con Windows 8, dettata forse più dalla necessità di contrastare Apple che di fare qualcosa di innovativo e di veramente nuovo.
Windows 10 è ora sul mercato ma molti si chiedono se arriverà mai un Windows 9 nel 2015. La domanda che molti si pongono è quanto Microsoft sia ancora capace di sfornare prodotti attrattivi e quanto possa riusciure a contrastare una concorrenza sempre più agguerrita. Le aspettative del cliente tipico di Microsoft che una versione nove di Windows potrebbe soddisfare sono legate ad un modello di prezzi diverso da quello attuale (perchè non renderlo gratuito ad esempio?), ad una maggiore attenzione alle motivazioni business che portano a scegliere Windows (produttività, curva di apprendimento, ecc.), funzionalità di riconoscimento vocale su tutte le piattaforme, desktop virtuali e maggiori e più precise informazioni sui piani di sviluppo e rilasci di aggiornamenti futuri.
Fonte: www.ciklum.com
Le domande che il mercato si pone sono legittimate dalle numerose novità che interessano il mercato del personal computer come quella che vede HP seprarare la sua divisione PC e stampanti dal resto dell'azienda. Una scelta che potrebbe anticiparne una definitiva con l'abbandono del mercato PC in un prossimo futuro, oppure nuovi investimenti in un mercato nel quale HP è cresciuta del 13% nei primi mesi di quest'anno.
La danza estatica
L'andamento del mercato PC è tale da rendere plausibili gli interrogativi degli analisti che si chiedono quanto sia ancora rilevante Windows nel panorama del mercato del personal computing odierno. La domanda sembra dettata più dalla percezione che da fenomeni reali. Il PC continua ad essere un oggetto necessario per il business delle aziende e, benchè l'enfasi sia solo sui dispositivi mobili, continua ad essere acquistato. I PC sono vivi e vegeti ed anzi sembrano aver riguadagnato terreno durante l'anno in corso che ha visto lievi segnali di ripresa nelle vendite. La ripresa sembra essere avvenuta a spese del tablet che al contrario ha rallentato la sua corsa negli ultimi mesi segnalando comportamenti mutati da parte dei consumatori. Una indicazione che il tablet per molte persone non è andato a sostituire il PC ma solo ad affiancarlo. Diminuita la spinta della novità è calato anche l'interesse all'acquisto o alla sostituzione di tablet già posseduti e usati prevalentemente per consumare contenuti.
Su una cosa tutti gli analisti concordano. Windows 10 non è una nuova versione di sistema operativo ma un aggiornamento importante che ha risolto i problemi di Windows 8, già in parte gestiti con Windows 8.1, fornendo risposte concrete agli utenti di dispositivi PC desktop. Windows 10 è ciò che sarebbe dovuto essere Windows 8. Un anno di ritardo, non poco per un'azienda che dall'avere nessuna concorrenza è passata a doversi confrontare con concorrenti agguerriti e vincenti come Apple, Google, Samsung, ecc.
Ciò che è positivo per Microsoft è che il PC non è morto e che Windows continua a essere la piattaforma più diffusa nelle aziende e nelle organizzazioni perchè su di essa sono in funzione applicazioni importanti e critiche per il business.
Il PC e Windows possono avere perso la loro centralità storica ma rimangno pur sempre rilevanti nelle strategie di quasi tutti i dipartimenti IT e fondamentali strumenti di produttività e efficienza. Windows e i dispositivi in formato PC continuano a rimanere rilevanti anche nel mondo Mobile e a giocare un ruolo importante per le applicazioni commerciali e business così come per quelle consumer.
Microsoft deve comunque rifletetre sulla perdita di ecntralità sul mercato e di immagine. Deve lavorare di più e con maggiore rapidità in termini di innovazione. E' facile infatti prevedere che il futuro della tecnologia e quello dell'IT possa vedere emergere novità importanti capaci di rendere obsolete le piattaforme esistenti, quelle di Microsoft e forse anche quelle di altri produttori. Ad esempio la piattaforma del futuro ptrebbe essere quella di realtà virtuale alla Oculus Rift.
Ma questo esempio per il momento sembra a molti, e a Microsoft ancora di più, pura fantascienza.