
Chi ha avuto modo di provare Ubuntu su un dispositivo smartphone sa che il prodotto è di qualità, è ricco di funzionalità capaci di piacere e molto agli utenti ed è assolutamente competitivo con i sistemi operativi mobili concorrenti e soprattutto con quello dominante nel mercato degli smartphone, Android di Google.
Il problema è che Ubuntu per il momento non è riuscito a conquistarsi alcun 'share' di mercato significativo e quasi non compare nei grafici degli analisti di mercato perché molto lontano anche da piattaforme che non eccellono come Windows Phone e Blackberry.
La società che ha puntato molto su Ubuntu è Canonical, una realtà che non sembra voler abbandonare la sua visione e il sogno ad essa associato di vedere Ubuntu diventare la terza piattaforma mobile sul mercato.
Fonte: www.androidworld.it
Con l’obiettivo di realizzare questa visione, Canonical ha annunciato la costituzione di un “Carrier Advisory Group” ( CAG ). L’obiettivo è di promuovere Ubuntu sul mercato con i necessari investimenti e le iniziative adeguate a raggiungere il pubblico più vasto. Fanno parte di questo consorzio realtà come Everything Everywhere, Deutsche Telekom, Korea Telecom, Telecom Italia, LG UPlus, Portugal Telecom, e SK Telecom.
L’importanza degli ecosistemi
Il consorzio sarà indipendente da Canonical, sarà presieduto da David Wood, ex membro del gruppo dirigente della Open Mobile Alliance e Symbian e si occuperà di affrontare e trovare soluzione concreta a tutto ciò che può servire per facilitare la conoscenza e la penetrazione di Ubuntu Mobile sul mercato.
Il consorzio si occuperà degli OEM e degli operatori, dell’ecosistema applicativo e della portabilità delle applicazioni dal mondo Android e BlackBerry, dello sviluppo HTML5, dei marketplace per le applicazioni, dei modelli di business e di remunerazione degli OEM e degli operatori, dei meccanismi di pagamento e di molto altro.
fonte: news.softpedia.com
Il consorzio è uno strumento importante e un nuovo passo verso un risultato concreto. Dubbi però rimangono sulle effettiva capacità ricettoiva di un mercato sempre più orientato su pochi marchi, Android in primis e poi iOS e Windows 8 (Windows Phone).
Canonical si troverà ad affrontare il marketing ricco e possente di Apple e Google ma anche di Blackberry e Microsoft e difficilmente potrà competere in termini economici. Va poi ricordato che in arrivo ci sono anche nuovi potenziali concorrenti come Firefox OS e Tizen di Samsung e Intel e forse anche di Samsung e Facebook. Il problema maggiore ad oggi è comunque la mancanza di produttori hardware che abbiano annunciato ufficialmente di avere sposato Ubuntu strategicamente.
Un elemento di grande differenziazione di Ubuntu, che potrebbe giustificare future scelte e strategie, di produttori e anche di consumatori, è la possibilità di integrare il dispositivo ad una tastiera e ad un monitor e di caricare la versione completa desktop del sistema operativo.