
Avanza la consumerizzazione dell'IT aziendale e aumenta il numero di dipendenti che utilizza per motivi di lavoro i propri dispositivi applicazioni mobili. Lo racconta 'Consumerization in IT' una ricerca di mercato condotta da Accenture e pubblicata in questi giorni che indica come il 45% dei dipendenti ritenga che i loro dispsoitici e applicazioni software personali siano più utili e produttive di quelle fornite dai reparti IT aziendali.
Percentuali di utilizzo e penetrazione del fenomento della consumerizzazione obbligano i dirigenti aziendali e soprattutto i responsabili IT a riflettere su quanto sta avvenendo e a mettere in campo proproste, strategie e soluzioni.
Lo studio è stato fatto dall' Institute for High Performance di Accenture ed ha coinvolto quattromila dipendenti e 300 dirigenti/CIO di aziende che operano in 16 nazioni diverse e su ognuno dei cinque continenti. La ricerca ha mostrato quanto siano fasulli i miti delle strutture IT aziendali su una presunta insicurezza e criticità dei nuovi dispositivi e delle nuove tecnologie mobili che vengono introdotte in azienda dal fenomeno della consumerizzazione e del BYOD. A dispetto dei timori e le resistenze dell'IT già oggi il 23% dei dipendenti utilizza regolarmente i propri dispositivi e sostituisce alle applicazioni azinedali, APP pubbliche scaricate dagli store dei vendor per svolgere attività lavorative. Al di fuori delle policy aziendali ma in modo sicuro e produttivo perchè, a detta degli intervistati, le nuove tecnologie sono innovative e permettono una maggiore produttività unita ad una elevata soddisfazione personale e professionale. Al 23% va aggiunto un altro 27% di intervistati che si sono detti disponibili a sostenere un prezzo in cambio dell'uso di dispositivi personali in azienda.
Fonte: Accenture
La rilevazione fatta da Accenture scardina il conservatorismo diffuso di molte realtà IT aziendali portando alla luce la ricerca di maggiore autonomia nelle decisioni da parte degli utenti/dipendenti e soprattutto di maggiore flessibilità.
Gli ambiti di applicazione e l'uso che viene fatto di dispositivi e applicazioni varia molto da paese a paese e tende a rappresnetare come quota di penetrazione maggiore i paesi considerati come emergenti per capacità innovativa e di crescita economica. Mentre ad esempio il valore medio di penetrazione del fenomeno della consumerizzazione si aggira intorno al 23%, raggiunge il 40% in paesi emergenti come Cina e India.
Anche se, come rilevato anche recentemente da una ricerca Avanade e dall'Osservatorio MIP di MIlano, per il momento l'uso delle nuove tecnologie consumerizzate è limitato ad alcune attvità ( vedi grafico), il 27% degli intervistati dichiara di usare abitualmente il proprio dispositivo personale per attività di lavoro e durante il tempo di lavoro. Punto di partenza è quasi sempre la gestione della posta eletronica aziendale, una attività che si estende al di là dei tempi di lavoro canonici, garantendo alle aziende maggiore produttività e impegno da parte dei dipendenti.
Fonte: Avanade
Le scelte dei dipendenti consumatori e le loro mutate abitudini indicano una presa d'atto di una capacità decsionale in merito alle scelte tecnologiche. Il 43% del campione si sente a suo agio nel compiere scelte di questo tipo e il 24% ammette di utilizzare una soluzione tecnologica propria per contribuire a risolvere un problema aziendale.
Se si restringe il campo dell'indagine ai dirigenti e ai manager d'azienda si scopre come, ciò che era diventato evidente fin dall'introduzione dell'iPad, la consumerizzazione è un fenomeno che interessa la dirigenza aziendale in percentuali superiori al 50%. Quasi il 90% del management e dei responsabili ITintervistati danno alle nuove tecnologie una priorità importante per i propri dipendenti e ritengono che la tecnologia consumer utilizzata dai dipendenti possa migliorare la soddisfazione professionale.
Se da un lato il fenomeno è consolidato e perceito come pervasivo, la realtà si deve comunque scontrare con ignoranza e cìscarsa propensione al cambiamento e all'innovazione. Molte aziende si stanno impegnando per decidere come affrontare le sfide e le opportunità, ma solo il 27% riconosce che l'adozione delle tecnologie consumer tra la forza lavoro sia una questione strategica, e che debba essere affrontato e gestito in modo strutturato.
Da queste considerazioni Accenture deriva alcune riflessioni traducibili in suggerimenti alle aziende affinchè adottino approcci strategici e adeguati per gestire le sfide che della consumerizzazione dell’IT sul posto di lavoro. Il fenomeno della consumerizzazione dell'IT in azienda sarà uno dei test più importanti per le organizzazioni nei prossimi cinque anni. Secondo Accenture opporsi non è un'opzione, ma l'equivalente della capitolazione. Meglio considerare come gestire i rischi e le opportunità e sperimentare modalità per incanalare l'entusiasmo dei dipendenti per la tecnologia consumer con l'obiettivo di sviluppare strategie pragmatiche relative all'IT consumer in grado di attirare i dipendenti migliori e di rendere l'azienda più competitiva sul mercato, proteggendo al contempo le sue informazioni.
A concludere la ricerca di Accenture c'è il suggerimento di alcune tattiche possibili che le aziende dovrebbero/potrebbero sposare:
- ampliare l'ambito dei dispositivi e delle applicazioni consentite ma nel farlo provvedere all'adeguata personalizzazione e all'aggiornamento delle policy tenendo conto dei dipendenti e della specificità organizzativa aziendale
- promuovere la scelta delle nuove tecnologie e dispositivi, offrendo ad esempuo contributi o modalità per l'acquisto di tecnologia consumer come benefit professionale
- sostenere in modo proattivo le tecnologie consumer, promuovendo attivamente le applicazioni su smartphone e tablet sul posto di lavoro ma facendolo implementando soluzioni utili a rendere sicuro l'ambiente di lavoro
- segmentare le esigenze di tecnologia consumer per ruolo, sviluppando un profilo di utilizzo per ciascuna figura professionale
Fonte: Accenture