
La tecnologia dell’informazione sembra avere ormai intrapreso un cammino indipendente e in piena autonomia. Le rivoluzioni che essa ha attivato non si sarebbero però potute affermare senza il cambiamento profondo avvenuto nella mente e nei comportamenti dei consumatori. Più di molte innovazioni tecnologiche ha contato in questi anni e conta sempre più la user experience. Il successo del personal computer negli anni 90’ e in seguito è stato determinato dal prezzo e dalla colonizzazione delle aziende e delle grandi organizzazioni. Nessuno a quel tempo parlava o sembrava interessarsi alla esperienza dell’utente con il mezzo tecnologico. Costi, ritorno degli investimenti, efficienza dei processi, produttività individuale erano gli elementi che condizionavano l’acquisto. Fino all’arrivo del laptop il PC è stato uno strumento da ufficio e poi un dispositivo che, essendo portatile, si poteva anche portare a casa per lavoro. Oggi il percorso si è invertito e, tramite la pratica del BYOD, vede dispositivi diventati essenzialmente mobili sostituire desktop e laptop aziendali.
Oggi il mercato tecnologico è prevalentemente consumer e i consumatori sono alla ricerca costante di nuove esperienze prodotto, meglio se perseguibili con marchi e Marche di moda, per la loro immagine, valore percepito e qualità. L’esperienza utente è diventato il vero elemento competitivo che ha cambiato per sempre le dinamiche di consumo e sul quale sono chiamati a confrontarsi tutti i protagonisti del mercato mobile.
La rivoluzione intrapresa dal consumatore, guidata e favorita dalle stesse tecnologie, suggerisce di guardare al mercato con occhi diversi e a dimenticare i modelli e le tendenze che hanno caratterizzato il tempo andato della tecnologia. La storia serve e va studiata per capire l’evoluzione della tecnologia nelle aziende e nelle case ma gli approcci e i modelli da applicare devono essere definiti a partire dalla comprensione di un mondo altro rispetto anche solo a pochi anni fa. Ciò significa anche che le molte lezioni apprese nel passato servono a poco. E’ più importante accrescere la capacità di osservazione e di ascolto e l’acquisizione costante di nuova conoscenza e di conoscenze utili a soddisfare meglio i bisogni di utenti dinamici, poco propensi alla fedeltà , curiosi e sempre alla ricerca di nuove emozioni e coinvolgimenti esperienziali.
Questa lezione vale per i grandi protagonisti del mercato tecnologico e i produttori di hardware ma vale anche per i produttori locali, gli sviluppatori, le software house e le startup.