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Il futuro del personal computer

Il futuro del personal computer

26 Gennaio 2013 Redazione SoloTablet
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La discussione su quale sarà il futuro del personal computer è diventata capziosa e noiosa. I dati di mercato rilevati dagli analisti nell'arco del 2012 sembrano dimostrare un calo costante del PC e una crescita esponenziale dei nuovi dispositivi. Crescono però anche le prese di posizioni che tendono a deenfatizzare ruolo, utilizzo e validità del tablet e a sottolineare al contrario ruolo e importanza del PC. Nel frattempo il numero di PC esposti nei punti vendita continua a calare!

Sull'argomento in oggetto SoloTablet ha pubblicato numerosi articoli, tutti coerenti con una visione che si basa su due concetti o visioni: (1) il tablet è una evoluzione tecnologica del personal computer anche se e rappresenta in qualche modo il superamento; (2) il problema sulla possibile morte del PC non si pone perchè il tablet va a soddisfare nuove tipologie di bisogni: (3) il tablet va di pari passo con l'evoluzione del cloud computing: (4) il futuro del PC dipenderà da una sua evoluzione aziendale in ottica Cloud.

Chi guarda alla rivoluzione del Mobile in corso come una semplice fase di passaggio dal personal computer (desktop, laptop, notebook ecc.) al dispositivo leggero e mobile, sia esso tablet o smartphone, probabilmente non ha capito nulla. L'era Post-PC definisce infatti un nuovo scenario nel quale a cambiare sono i prodotti tecnologici e le tecnologie ma soprattutto il modo stesso di pensare all'information technology e l'uso che ne facciamo. Complici le APP, il Cloud, il Mobile e molto altro.

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L'era post-PC di Apple

Ecco cosa abbiamo pubblicato a proposito:

 

Su questo argomento alla terminologia "Post-PC era" utilizzata da Apple e dai suoi sostenitori per raccontare il successo dell'iPad, se ne sta sostituendo un'altra ( PC-Plus-Era ) con la quale si intende evidenziare il ruolo fondamentale del PC in termini di produttività. Il limite e il vincolo principali stanno nel tipo di interfaccia tattile che il tablet propone. Lo schermo non permetterà mai, secondo alcuni, di poter utilizzare tutte e  10 le dita delle mani, cosa che è invece possibile su un dispositivo PC con una tastiera da 101 tasti.

Molte realtà aziendali, prevvalentemente le grandi, hanno deciso di adottare una soluzione intermedia puntando sulla virtualizzazione del desktop e sulla creazione di macchine virtuali. La soluzione è lontana dall'essere ottimale, sia per i costi che per i benefici e i vantaggi da essa derivabili. Trasformare i dispositivi client/utente in oggetti facilmente gestibili centralmente è una operazione costosa e rischia persino di far proliferare tipologie diverse di dispositivi, proprio per la facilità di accedere a dati e applicazioni aziendali anche con dispositivi non-PC e personali.

La rivoluzione del tablet va di pari passo con quella innescata dalle tecnologie di cloud computing. Ad oggi però i cloud privati hanno prevalentemente spinto la virtualizzazione e il consolidamento dei server del data center garantendo in tempi rapidi benefici tangibili in termini di efficienza e gestibilità. Gli stessi benefici e vantaggi non sono perseguibili attraverso la virtualizzazioe dei desktop ma lo sarebbero se il desktop e la sua piattaforma di sistema operativo fossero dotati di capacità/funzionalità utili ad una loro gestione migliore di tipo centralizzata e in grado di sfruttare al megio i servizi on-demand e self-service offerti dalla soluzioni sulla nuvola.

Nel mercato consumer la strada sembra ormai spianata verso una netta prevelenza del tablet sul personal computer. I tablet sono infatti destinati a diventare sempre più potenti, ricchi di funzionalità e di accessori e meno costosi e gli smartphone a diventare sempre piùà Phablet, più grandi e simili in capacità e funzionalità ai tablet. Nelle aziende il destino del PC non è invece determinato perchè al tablet manca, per il momento ( per qualcuno per sempre anche in futuro) la potenzialità essenziale della produttività individuale. Secondo questa visione anche la pratica del BYOD sembra essere destinata soltanto a creare nuove incombenze e problemi ai CIO perchè si manifesterà sempre più come esigenza, da parte dei dipendenti, di possedere dispositivi complementari al PC usato in azienda e dotato di tastiera e mouse.

In entrambe le visioni o i punti vista, a trarne vantaggio è l'utente finale. Il prezzo dei dispositivi scende ed è in atto una concorrenza spietata tra produttori per rendere sempre più ricche le varie tipologie di dispositivi con nuove tecnologie e funzionalità.

 

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