
Le parole chiave delle organizzazioni 2.0 sono collaborazione, interazione, partecipazione, condivisione. Obiettivi facili da raggiungere ma per farlo l’azienda deve dotarsi della cultura adeguata e degli strumenti tecnologici che servono a favorire lo sviluppo collaborativo, a tutti i livelli delle diverse funzioni e unità organizzative aziendali.
Chi si occupa della gestione delle risorse umane e della progettazione organizzativa è chiamato a fare i conti con una rivoluzione tecnologica che, forse per la prima volta, nella storia offre la grande opportunità di valorizzare appieno la socialità di molte attività lavorative e la sua funzione generativa di nuova creatività, maggiore produttività e di sviluppo di nuove competenze. Le tecnologie a cui fare riferimento sono note: cloud computing e servizi erogati in modalità SaaS, mobile computing e applicazioni mobili, social e professional networks, tablet e big data. L’avvento delle nuove tecnologie, in molti casi favorito dai fenomeni della consumerizzazione dell’IT, vede il dipendente sempre più protagonista di scelte innovative che scardinano consuetudini decisionali e operative e obbliga tutte le funzioni aziendali a ripensare e cambiare le soluzioni software in uso. In particolare i responsabili delle risorse umane sono chiamati più di altri a maggiore coraggio e innovazione. Le nuove tecnologie cambiano radicalmente il modo di produrre, gestire e distribuire il patrimonio informativo delle organizzazioni ma anche le relazioni interpersonali tra dipendenti e unità organizzative.
Fonte: socialmediatocareer.wordpress.com
Le nuove tecnologie, con ruoli ed effetti diversi, condizioneranno drasticamente la scelta delle nuove applicazioni di HR così come le politiche di gestione delle risorse umane. Il cloud computing offre l’opportunità grande di trasformare le applicazioni HR sviluppate in casa in servizi on demand erogati dall’esterno in base a bisogni ed esigenze specifiche e temporali. Le nuove applicazioni, in cloud/SaaS, mobili e sociali possono inglobare i servivi tradizionali di contabilità (paghe e contributi) e amministrazione ( gestione ferie e permessi ), quelle di analisi e reporting, quelle transazionali e dipartimentali. In pratica tutti i servizi che hanno caratterizzato l’intera evoluzione dei sistemi di gestione delle risorse umane.
Plenilunio
A fare la differenza non saranno più le tecnologie usate o i modelli di delivery implementati, ma la loro applicabilità a modelli organizzativi collaborativi e sociali capaci di favorire la creatività, l’innovazione, la socialità e la mobilità. Il percorso per arrivare a nuove politiche di gestione del personale è ad ostacoli e dovrà fare i conti con le resistenze dei dipartimenti IT e con culture aziendali restie a cambiamenti radicali nell’organizzazione e nel sistema professionale. Le resistenze dell’IT sono in alcuni casi giustificate dalle dimensioni dell’azienda e dalla complessità delle applicazioni sviluppate. Il passaggio a nuovi modelli di delivery delle applicazioni di HR non deve ritenersi semplice né rapido.
Le nuove applicazioni implicano una analisi attenta delle esigenze e dei bisogni di operatori della conoscenza sempre più adusi alle nuove tecnologie 2.0 ma soprattutto a ripensare la logica di disegno architetturale e funzionale e di sviluppo. Nel passaggio al cloud, al mobile e al social le applicazioni sono sempre meno costruite intorno al dato e sempre più intorno a funzionalità e processi. L’obiettivo di queste applicazioni non è più il risultato applicativo ma le persone, le loro interazioni e modalità di navigazione ed utilizzo dei nuovi strumenti sociali ( social network, socila media ecc.). Perdono importanza le funzionalità e le applicazioni specialistiche per lasciare spazio a quelle solitamente disponibili su sistemi e applicazioni pubbliche in rete.
La situazione è resa ancora più complicata dalla diffusione dei modi di lavorare legati alla mobilità. La maggior parte delle applicazioni HR esistenti non sono ad oggi adeguate ad un loro uso attraverso dispositivi mobili (dimensioni dello schermo, rappresentazione di dati e template, funzionalità). Il tablet ha introdotto nuove opportunità e lo sviluppo portentoso delle APP offre oggi numerose alternative e soluzioni per soddisfare bisogni tradizionali e nuovi.
L’infrastruttura di supporto della nuova organizzazione 2.0 sociale è costituita dai social network e dalle molte applicazioni aziendali come SocialText e Socialcast o Yammer che ne hanno incorporato filosofia e funzionalità. Grazie ai social network i responsabili delle risorse umane possono sfruttare al meglio le relazioni tra le persone per analizzare e comprendere meglio criticità, colli di bottiglia, opportunità e per intervenire in mdo rapido ed efficace nel favorire sviluppo di nuove competenze e professionalità, nel definire nuove forme organizzative e facilitare interazione e integrazione tra le varie componenti organizzative.
L’evoluzione sociale delle tecnologie attuali dovrebbe favorire l’affermarsi di modelli aziendali più sociali e collaborativi. Le tecnologie ci sono e continuano ad evolvere nella stessa direzione. A fare difetto sono ancora le paure e le resistenze al cambiamento. Le nuove tecnologie introducono nuova trasparenza e democraticità nelle organizzazioni e non è detto che questo tipo di evoluzione sia quella desiderata. Soprattutto in un periodo di grande flessibilità del rapporto di lavoro e di grande resistenza al ricambio generazionale da paret di molti professionisti che hanno fatto al storia delle direzioni HR di molte aziende.
Eppur si muove! Panta rei, grazie al cloud, al social e al Mobile
Fonte: socialimplications.com