
Fino all’arrivo dell’iPad il tema della mobilità era in qualche modo separato e parallelo rispetto alle attività IT tradizionali. Oggi la mobilità è diventata il driver principale di molte strategie IT capace di influenzare infratsrutture, architetture e modelli di business su di esse implementati. Il bisogno di nuove strategie nasce dalla necessità di trarre vantaggio dalle nuove tecnologie e di supportare piatteforme e ambienti eterogenei così come nuovi fenomeni emergenti di consumerizzazione dell’IT e pratiche sociali come il BYOD.
Le app migliori del 2023 tra riconferme e novità
Per trarre immediato vantaggio dalle nuove tecnologie e trend ad esse associati, le aziende stanno investendo in nuovi progetti e sperimentazioni per verificare la portabilità e utilizzabilità delle loro applicazioni su piattaforme mobili diverse. Queste sperimentazioni stanno facendo emergere un ricorso crescente all’HTML5 come strumento ideale per la realizzazione di architetture ibride in grado di contenere sia Web App che applicazioni native. Le capacità funzionali dei nuovi dispositivi e le loro caratteristiche tecniche permettono di contestualizzare le applicazioni sull’organizzazione, le filiere produttive e i processi aziendali e suggerendo a chi sviluppa approcci architetturali sia nativi che ibridi e a ricercare alternative alle applicazioni web.
Prima ancora di decidere quale possa essere l’approccio ideal da perseguire, le aziende sono chiamate a valutare in che modo le applicazioni esistenti possano essere arricchite e migliorate dall’introduzione di applicazioni native e l’introduzione di framework di sviluppo con cui sviluppare applicazioni ibride, native e/o Web.
Con queste premesse, secondo Gartner Group, entro il 2014 l’ambiente Apple sarà generalmente diffuso e accettato dall’IT aziendale così come lo è oggi quello Windows. Già oggi i dispositivi mobili di Apple sono penetrati in modo pervasivo e duraturo nelle aziende. Entro il 2014 lo saranno anche gli ambienti laptop e notebook e la piattaforma iOS. A pesare e a condizionare l’evoluzione in atto è il fenomeno della consumerizzazione dell’IT e la perdita di autorevolezza di Microsoft nei confronti di molti CIO e responsabili IT. A causa dei ritardi accumulati e la mancanza di una strategia e visione futura, Microsoft non ha potuto trarre vantaggio dalla consumerizzazione ed ha aperto le porte alla competizione di Apple dentro i Data Center e i dipartimenti IT delle aziende. Oggi una domanda guidata dall’utente/dipendente sta favorendo Apple e a seguire altri fornitori di tecnologie avanzate come Samsung e Google. L’amentata influenza di Apple nel panorama aziendale suggerisce alle aziende di inserire l’azienda della Mela nelle loro startegie future e di non opporsi alla consumerizzazione.
Questo fenomeno sta favorendo l’innovazione tecnologica ma introducendo anche nuove opportunità di risparmio. L’arrivo sul mercato di produttori cinesi e asiatici sta favorendo l’offerta di soluzioni, dispositivi e accessori a costi sempre più bassi ( presto lo smartphone potrebbe costare 50 euro) e con tecnologie sempre più integrate e open source che facilitano il loro impiego in azienda.
Il futuro sarà sempre più meticcio e le applicazioni sempre più ibridate ma i costi saranno più bassi!