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Il personal computer che verrà

Il personal computer che verrà

06 Marzo 2014 Redazione SoloTablet
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Nonostante gli analisti segnalino timidi segnali di inversioni di tendenza è fuori di ogni dubbio che il personal computer è in fase di declino. Lo è nel suo formato tradiziaonle, lo è perchè continuano a diffondersi smartphone, phablet e tablet e perchè i consumatori sembrano più attratti dai nuovi dispositivi mobili. Il PC tradizionale sta perdendo share di mercato e mindsshare dei consumatori.

Il dispositivo del momento continua ad essere lo smartphone. Il tablet cresce ma lo smartphone lo fa ancora di più, interessando tutti i mercati e tutte le fasce generazionali. Il mondo è sempre più Mobile grazie ad un dispositivo che ha raggiunto e supererà il numero di abitanti della terra. Sono dispositivi principalmente Android, poi iOS e Windows Phone. Sul fronte del tablet non passa trimestre senza celebrazione di nuovi prodotti, delle loro innovative qualità e successi di mercato. Non solo iPad Air ma anche nuovi Kindle e nuovi Galaxy oltre che ad una infinita serie di dispositivi white box destinati a mercati interessat al mercato di fascia bassa. Anche in questo mercato a dominare è sempre Android, grazie alla presenza pervasiva nel mercato di fascia bassa. A seguire l'iPad di Apple e quasi nessun altro.

Un successo come quello dei nuovi dispositivi smartphone e tablet non è mai avvenuto nella storia della tecnologia dell'informazione e dall'avvento del personal computer agli inizi degli anni 80. Un successo cha ha provocato una vera e propria rivoluzione e sparigliato le carte e le strategie di alcuni dei maggiori produttori hardware del mondo come Acer, HP, ASUS, Dell.

La rivoluzione del tablet è ststa osservata con cinico distacco ai suoi inizi da molti produttori. Poi è subentrata l'urgenza di fare qualcosa che si è tradotta nella produzione di dispositivi simili o assimilabili al tablet per forma, trasportabilità, design  e leggerezza. Infine è emersa la necessità di fare qualcosa di diverso puntando a garantire da un lato le caratteristiche del tablet, che tanto piacciono ai consumatori, ma anche a mettere a disposizione quelle del PC, soprattutto in materia di perfrmance, durata della batteria, mondo applicativo. Un approccio che serve sicuramente a rallentare il passaggio dal PC al tablet ma che non sarà sufficiente a imedirlo perchè i consumatori hanno sedimentato i loro punti di vista sulla rivoluzione in corso e fatto la loro scelta.

 

 

A muoversi nella direzione di trasformare il PC in tablet sono satti molti produttori tradizionali come Lenovo, Asus, Samsung, Toshiba e altri ancora. Lo hanno fatto disinvestendo sulle piattaforme X86 e puntando su tecnologia e acrchitetture ARM per portare sul mercato dispositivi Android ma con alterne fortune e con effetti che sono ormai noti a tutti. I produttori tradizionalmenete legati in OEM con Microsoft sono in difficoltà e devono fare i conti con un mercato PC che continua a declinare così come sono spariti i profitti su cui molte aziende avevano costruito il loro successo. Con l'eccezione di Lenvo, HP, Dell, Acer e altri sono dovuti intervenire con scelte drastiche finalizzate in alcuni casi all'abbandono del mercato PC, come ad esempio ha fatto Sony vendendo la sua famosa divisione Vaio.

Il problema maggiore per i produttori di personal computer e per il futuro del PC è il cambiamento intervenuto nella testa (mindset) del consumatore dall'arrivo del tablet e nei loro comportamenti sempre più orientati ad essere connessi alla rete e alle azioni e attività online. Queste azioni e attività, una volta compiute attarverso personal computer di casa e desktop o, nel caso di lavoratori dipendenti, sul laptop aziendale, sono oggi svolte principalmente da un dispositivo mobile. Il dato incontrovertibile è la percentuale di dispositivi connessi alla rete che vede smartphone e tablet all'82% del totale.

Ai consumatori piace l'accesso veloce ma soprattutto il consumo di informazione e altre risorse finalizzate all'eintrattenimento come video, film e giochi. Una rivoluzione riuscita se si pensa che fino a poco tempo fa la piattaforma del gioco era il personal computer o la console specializzata. Una rivoluzione che si è affernata rapidamente in primo luogo per la diffusione delle nuove APP Mobile che hanno creato nuovi canali di informazione e comunicazione e nuove modalità di svolgere attività o gestire flussi di lavoro. Il successo delle APP è stato determinato dalla loro capacità a fornire logiche applicative adatte a molti processi di business e attività individuali ma anche all nuove interfacce che hanno cambiato il modo di interagire tra uomo e dispositivo, tar umani e macchine.

Se questo è il punto di arrivo di una rivoluzione avvenuta in soli tre anni, chi ancora punta sul personal computer deve adeguarsi per non morire. Lo può solo fare puntando ad una convergenza PC-tablet sempre più spinta e alla creazione di ecosistemi applicativi tanto popolari e ricchi di applicazioni quanto lo sono già oggi gli store di iTunes e Google Play. Che i produttori tradizionali riescano a fare questo è ancora un interrogativo forte, soprattutto perchè qualsiasi scelta essi facciano dovrà misurarsi con mercati e audience completamente mutati. I consumatori sembrano avere preso il controllo e avere la capacità di determinare il successo o il fallimento di ogni nuova proposizione di prodotto. E' probabilmente sempre stato così ma il cambiamento di mindset non avviene nell'arco di una nottata. E quando sarà comunque passata, non è detto che ciò che sarà rimasto sarà ancora il personal computer come lo conosciamo oggi.

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