
Il report riporta le opinioni raccolte su un campione di 469 esperti e leader industriali che hanno indicato le numerose tendenze emergenti che nel 2012 spingono ad una maggiore attenzione ai rischi socio-economici ( l’anno scorso prevaleva l’ambiente ) di una situazione critica e di recessione che sta interessando molte realtà nazionali e creando situazioni di conflittualità e incertezza che si propagano in tempo reale grazie ad un mondo ormai globale, interconnesso e tecnologicamente evoluto.
Le tre problematiche principali individuate sono state categorizzate come: Seeds of Dystopia; Unsafe Safeguards e Dark Side of Connectivity.
Distopia ( opposto di Utopia ) è il termine usato per descrivere un contesto mondiale pieno di contraddizioni e rischi sociali e politici causati dalla grande disuguaglianza che si è creata negli ultimi anni e dalla mancanza di futuro (distopia) che sembra interessare allo stesso modo molte generazioni in diversi luoghi della terra.
Tecnologia Mobile e Organizzazioni adattative
Il rischio è la mancanza di alternative reali e il precipitare della situazione di crisi attuale in una spirale negativa e distruttici capace di dar rinascere populismi e nazionalismi.
Acsé entrarän con tant’angósstiain cl antepâtic Ân Bisèstpr’inizièr na vétta nòva:gnínta scónt a tótt.....
Così entreremo con tant’angustiain quell’antipatico Anno Bisestileper iniziare vita nuova:niente sconti a tutti.....
Nel 2012 potrebbe essere più complicato garantire prosperità e sicurezza. Il mondo si è fatto così interconnesso, interdipendente e complesso da mettere in discussione le protezioni esistenti in termini di policy, normative, regolamentazioni e istituzioni.
Il 2012 obbligherà a ripensare tutto ciò attraverso il coinvolgimento più ampio di nuovi protagonisti e la definizione di nuove protezioni/policy condivise e in grado di far fronte ai nuovi rischi emergenti.
La terza fonte di preoccupazione e rischi è la componente negativa della connettività che ormai ha reso il mondo piatto e sempre più interconnesso.
La presenza di 5 miliardi di dispositivi mobili, di una connettività diffusa e del cloud computing, rende la vita quotidiana ma anche quella aziendale più vulnerabile e attaccabile.
I confini sono ormai digitali e richiedono una salvaguardia diversa e più accurata per garantire sicurezza ma soprattutto stabilità e tranquillità economica.
Il report elenca i dieci rischi a cui andremo incontro nel 2012 in cinque categorie o contesti: economico, ambientale, geo-politico, sociale e tecnologico.
A noi interessa quello tecnologico!
Il 2012 viene visto come un anno nel quale le tecnologie emergenti potrebbero definire un panorama futuro fatto di rischi potenziali per il loro impatto sui prossimi dieci anni. La volatilità e l’impossibilità di prevenire ciò che non si conosce sono le due conseguenze più verosimili di una rivoluzione tecnologica che non ha più confini ed espone tutti agli stessi rischi. Non è solo un problema di sicurezza e protezione da attacchi esterni ma anche l’impatto che potrebbe avere il blocco di un sistema informatico o di una infrastruttura tecnologica critica per la vita individuale e/o la produttività aziendale. Tra i dieci rischi tecnologici possibili, il blocco di sistemi critici viene ritenuto tra i più gravidi di conseguenze perché capace di causare una sequenza di problemi a catena derivanti dalle interconnessioni su cui poggiano questi sistemi. Gli intervistati danno questo tipo di criticità molto poco verosimile ma valutano molto negativamente l’eventuale avverarsi della stessa per l’elevato impatto sociale, politico ed economico che potrebbe avere.