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Infomobilità, la strategia per le città del futuro

Infomobilità, la strategia per le città del futuro

12 Novembre 2012 Redazione SoloTablet
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Le città intelligenti del futuro non nasceranno dall'improvvisazione ma dalla conoscenza delle nuove tecnologie e della loro utilizzabilità per rendere le città più efficienti e i cittadini più soddisfatti. Chi ha queste conoscenze e sta pensando a soluzioni di infomobilità sa che serve molta sperimentazione ma soprattutto serve mettere in campo una strategia finalizzata ad un utilizzo più intelligente delle tecnologie.

Il significato della parola infomobilità ( infomobiliity, infomobilidade, infomovilidad, infomobilité ) è intuitivo ed indica l'uso di tecnologie dell'informazione a supporto della mobilità e degli spostamenti di persone, merci e mezzi sul territorio e/o all'interno di spazi urbani.

L'info-mobilità è oggetto di interesse crescente e sta diventando oggetto e obiettivo di molti progetti grazie allo sviluppo incredibile che negli ultimi anni ha interessato le tecnologie, i dispositivi e i servizi Mobile. Unitamente alla pervasività di dispositivi come smartphone e tablet, si sono affermati sistemi di navigazione satellitari (GPS) e si sono diffuse nuove pratiche di comportamento da parte degli utenti, nella loro veste di cittadini e consumatori, che hanno favorito progetti finalizzati a trattare e sfruttare al meglio informazioni sempre più complete realtive a persone, mezzi e merci.

Anche in Italia, grazie alla diffusione delle nuove tecnologie e al successo dei tablet, sono nati numerosi progetti che hanno coinvolto i cittadini nella loro veste di utilizzatori di mezzi di trasporto privati e pubblici ma anche di operatori impegnati a garantire questo tipo di servizio. L'info-mobilità applicata alla logistica e ai servizi ha permesso di comunicare meglio informazioni e iniziative sia con nuovi strumenti e modalità di comunicazione, sia facilitando l'accesso dell'utente all'informazione di cui ha bisogno ( sul traffico, sul meteo, su iniziative sindacali, sulla sospensione del servizio ecc.).

Di infomobilità si parla da tempo e numerosi progetti sono stati realizzati ben prima dell'arrivo delle ultime nuove tecnologie tMobile. L'infomobilità è stata praticata con l'uso di SMS, di sistemi elettronici per il pagamento ( ad esempio l'accesso a zone a traffico limitato), di sistemi di geolocalizzazione e navigatori satellitari, di portali e applicazioni web, di pannelli a messaggio variabile o display informativi, di applicazioni su palmari o sistemi/servizi come Google Transit.

L'arrivo dle tablet e la diffusione dei nuovi dispositivi Mobile con le loro nuove piattaforme di sistema operativo e gli ecosistemi ad esse integrati hanno cambiato gli scenari dell'infomobilità e il loro sviluppo futuro. Tutto sembra oggi passare attraverso le applicazioni, le funzionalità e i servizi che sono in grado di fornire e che introducono semplificazioni importanti in molta attività e pratiche quotidiane del cittadino. Il risultato è una maggiore soddisfazione del cittadino-utente nel suo interagire con le molte realtà pubbliche e/o private del territorio urbano.

L'opportunità dell'info-mobilità.

L'info-mobilità è una grande opportunità per tutti. Serve alla crescita del paese Italia per le risorse che è in grado di coinvolgere, serve ai cittadini perchè semplifica loro la vita, serve alle istituzioni perchè possono creare nuove forme di interazione e servizio con il cittadino, serve infine ai molti professionisti e alle realtà imprenditoriali che sulle nuove tecnologie hanno deciso di investire.

Dall'infomobilità possono nascere nuove politiche di sviluppo delle realtà urbane, e non solo, attraverso progetti e iniziative capaci di incidere sulla realtà con soluzioni alle problematiche esistenti in termini di mobilità, facilità di spostamenti, accesso all'informazione ecc. Questi progetti, come quelli denominati Smart Cities, permettono di delineare sviluppi sostenibili e governati grazie all'utilizzo di tecnologie mobili e intelligenti. Tecnologie con le quali si possono ipotizzare interventi mirati a soddisfare i bisogni del cittadino ( migliori servizi di mobilità ) ma anche istituzionali e gestionali ( risparmio energetico, riduzione dei costi, semplificazione della macchina burocratica, maggiore socialità nelle scelte e nella partecipazione alla vita urbana e capacitàà di incidere sulle problematiche ambientali).

Le opportunità nascono da un mercato ricco, fatto di bisogni concreti e di problemi che solo la tecnologia può oggi risolvere. Con progetti di infomobilità si può soddisfare le nuove esigenze per il trasporto di persone e di merci con benefici e vantaggi sia di tipo performtivo (logistica e distribuzione) sia di costi ( sciali e individuali). Le soluzioni possibili sono molte, non tutte necessariamente legate alle nuove tecnologie. I problemi del trasporto urbano possono infatti essere affrontati sia con una riorganizazzione della circolazione e con una migliore pianificazione, sia con nuove soluzioni tecnologiche (Intelligent Transport System) che puntano a ridurre il congestionamento, a migliorare l'informazione all'utente e ad incentivare modalità alternative di spostamento (car sharing, bicicletta ecc.).

Serve una strategia

Dopo le sperimentazioni degli ultimi anni, molti comuni, istituzioni e professionisti dell'infomobilità hanno compreso come per raggiungere obiettivi concreti di mobilità sostenibile sia necessaria una strategia.

Le tecnologie ci sono, i problemi sono noti ma servono volontà politica per affrontarli, budget adeguati per fornire soluzioni e strumenti e strategie con chiari obiettivi da raggiungere. La strategia serve a definire la tipologia dell'intervento e i suoi ambiti. La tecnologia è oggi indispenzabile ma una politica della mobilità intelligente richeide anche che si ragioni in termini di riduzione degli spostamenti (inutile aumentare semplicemente i mezzi pubblici, meglio la congestion charge della ZTL milanese), di riduzione dei costi dei mezzi di trasporto alternativi e di riorganizzazione dell'intera rete di trasporto per velocizzare spostamenti tra realtà metropolitana e periferia e/o città allargata ( nel caso di Milano l'intera provincia).

A facilitare la definizione di una strategia e la implementazione dei servizi/progetti necessari alla sua realizzazione è ancora una volta la tecnologia. Molti progetti passati sono falliti perchè le informazioni e le conoscenze disponibili si sono rivelate insufficienti o non veritiere. Oggi, grazie a strumenti tecnologici e innovativi come i dispositivi Mobile con il GPS, i navigatori satellitari degli smartphone, le smartbox montate sulle auto dalle assicurazioni, la raccolta di informazioni è diventata più semplice, più rapida, più affidabile e duratura nel tempo. Su queste tecnologie molti operatori hanno sviluppato applicazioni e servizi che oggi le istituzioni locali e nazionali possono utilizzare per implementare progetti di città intelligenti e di infomobilità.

Le soluzioni disponibili

Anche in Italia le soluzioni già disponibili e utilizzabili da amministratori locali e nazionali per affrontare le tematiche legate allo sviluppo di una mobilità sostenibile sono numerose. Alcune offrono soluzioni a probelmi particolari, altre si presentano come piattaforme utili all'implementazione di progetti diversi.

Tra le solzuioni disponibili meritano di essere menzionate le seguenti realtà e aziende:

  • Gruppo Autostrade: azienda leader del mercato dell'infomobilità ha sviluppato INFOBLU che eroga un servizio utile al cittadino viaggiatore fornendo informazioni puntuali su 80.000 chilometri di strade italiane, comprese quelle urbane. Tutte le informazioni vengono raccolte da milioni di dispositivi e sistemi GPS ed elaborate su una piattaforma sever (Infoblu Platform & Content Server). I dati raccolti servono a fotografare la situazione del traffico e a fornire informazioni puntuali agli utenti.
  • Poste Italiane: propone il servizio “Infomobility”, una piattaforma tecnologica per il workforce management in mobilità. Il servizio consiste in una soluzione per la gestione e l’informatizzazione di grandi network di dipendenti in mobilità, integrata con i servizi distintivi dell’offerta PosteMobile. Grazie all’utilizzo di palmari basati sulla tecnologia di Infomobility i portalettere assumono le caratteristiche in un “piccolo ufficio postale itinerante” in grado di offrire “a domicilio” una vasta gamma di servizi postali e finanziari.
  • Telecom Italia: la Piattaforma di Infomobilità di Telecom Italia è una soluzione ICT (Information Communication Technology) di tipo avanzato e innovativo che si basa su tecnologia di Net Computing customizzata per applicazioni ITS (Intelligent Transport System). È già in grado di fornire accesso a tecnologie e servizi di rete di tipo innovativo quali quelli di localizzazione di rete mobile o A-GPS (Assisted Global Positioning System), utilizza differenti tecnologie di trasporto dell’informazione a seconda delle esigenze del servizio specifico ed è in grado di mettere in comunicazione il Centro Servizi con una serie di piattaforme mobili (personali e/o veicolari). Tra i servizi ITS a supporto della sostenibilità, quelli di “Infomobilità” contribuiscono all’utilizzo efficiente del mezzo di trasporto pubblico e privato.

Buone pratiche da promuovere

Nonostante le difficoltà del momento e le spending reviw governative che stanno bloccando molta capacità progettuale e visioni startegiche a livello locale, gli esempi di buone pratiche già presenti sul territorio nazionale sono numerose.

Qui menzioniamo il caso di Parma.

Con l'obiettivo di una città più sana e vivibile, l'amministrazione di Parma ha puntato su una città che cambia con il contributo di tutti i suoi cittadini, con nuovi stili di vita, nuovi modi di muoversi e vivere la città, ha fatto della  mobilità a “emissioni zero” non è solo una prospettiva suggestiva, ma una priorità amministrativa. e si è data l'obiettivo di ridurre entro il 2020 le emissioni di anidride carbonica del 20%incrementare il contributo delle fonti rinnovabili in modo da soddisfare il 20% dei consumi finali e ridurre i consumi di energia del 20%.

L'obeittivo strategico è quello di favorire la mobilità dolce, proiettandosi verso una città in grado di ribaltare i concetti gerarchici del modo di muoversi tradizionale, per rendere gli ambienti urbani a misura di pedoni, ciclisti e fasce deboli.

Con questo obiettivo in mente l'amministrazione ha introdotto servizi di:


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