
A raccontarci le difficoltà che le aziende stanno affrontando nel definire una strategia di Mobilità aziendale (enetrprise mobilità) è un report di OVUM. Il rapporto è al suo quinto anno di vita ed è effettuato in collaborazione con la Enterprise VPN User Association (EVUA) con l’obiettivo di misurare i progressi e l’evoluzione delle tecnologie Mobile in azienda.
Ciò che emerge dalla indagine è che ad essere in ritardo non sono solo le aziende ma anche i fornitori. Non è un ritardo tecnologico ma organizzativo e gestionale. Le esigenze di aziende multinazionali con organizzazioni complesse sono diverse rispetto a quelle di aziende più piccole. I servizi disponibili sono mediamente adeguati ma sono differenti le priorità a cui il fornitore deve fornire risposte. Le aree nelle quali è focalizzata la priorità delle multinazionali è sul controllo e gestione dei costi, sulla gestione dei dispositivi attraverso strumenti di MDM (Mobile Device Management), sulla fatturazione e il reporting, sull’uso dei portali internet e sul supporto (help desk) all’utente interno (dipendenti) ed esterno (stake holders).
Questo tipo di priorità sembra suggerire una tipologia di servizio gestito da un fornitore ma in maniera centralizzata. Soddisfare un bisogno di questo tipo non sembra però essere molto semplice. Servono forme di partnership durature e consolidate nel tempo e il superamento delle molte barriere che ancora si frappongono ad una gestione centralizzata che deve però essere capace di rendere produttiva ed efficiente una organizzazione mobile. Serve un approccio olistico ma attualmente, secondo quanto evidenziato da OVUM, le proposte e le soluzioni sono ancora parziali e incapaci di dare risposte soddisfacenti.
Le problematiche che rendono difficile il compito sono almeno quattro. In primo luogo gestire la mobilità ICT a livello internazionale non è semplice perché richiede la presenza di strumenti potenti capaci di offrire servizi di Enterprise Mobile Management ( dispositivi, applicazioni, costi, operatorim, servizi di supporto e professionali, ecc.). In secondo luogo il costo di una strategia di enetrprise mobilità continua a lievitare, soprattutto perché continuano a crescere i costi di telefonia, di banda, connessione e comunicazione. In terzo luogo rendere efficienti gli strumenti di MDM è complicato, costoso e richiede adeguate risorse e competenze. La complicazione cresce quando l’azienda ha accettato pratiche di BYOD e numerosi sono i dispositivi privati attivi e usati con applicazioni aziendali. Infine, ultimo e non meno importante problema, è la disponibilità in azienda di una struttura di supporto e di servizi profesisonali adeguati alla distribuzione geografica, complessità e numerosità dell’organizzazione aziendale.