
Ormai lo dicono in molti ma soprattutto lo sperimentano tutti coloro che per lavoro sono obbligati ad avere smartphone o tablet sempre con sé. Se prima si poteva creare una cesura netta tra tempo dedicato al lavoro e tempo libero a casa, in strada, al parco, ecc., ora è sempre orario lavorativo.
Una email può raggiungerci ovunque, la preoccupazione per un aggiornamento o informazione in arrivo o l’urgenza di un lavoro da completare sono sempre con noi perché sappiamo di poter agire attraverso l’attivazione ( un semplice click ) del nostro dispositivo portatile.
Molte indagini di mercato, come quella recente condotta da iPass, indicano come il numero di ore lavorative che i lavoratori della mobilità passano connessi ai loro dispositivi sono in continuo aumento e interessino in primo luogo lavoratori che praticano il BYOD. Le differenze geografiche sono minime ed evidenziano la globalizzazione tecnologica ma anche degli stili di vita e delle pratiche lavorative.
Ad oggi l'unico impedimento reale ad un ulteriore aumento di ore lavorative nella settimana è dato dall'assenza di hotspot wireless nei luoghi in cui opera il lavoratore. La ricerca indica nel 41% la carenza di copertura anche in paesi tecnologicamente avanzati come gli Stati Uniti.
Dal punto di vista dell’azienda la mobilità resa possibile dalle moderne tecnologie si traduce in maggiore facilità di accesso alle informazioni (connettività sempre e ovunque), in maggiore produttività (strumenti Office in forma di APP e APP mobili aziendali ad hoc) ed efficienza ( processi di lavoro, di supporto e gestionali). Produttività ed efficienza però non sono sempre possibili perché molte attività di lavoro richiedono una interazione diretta e fisica tra persone e perché accedere ad una informazione non si traduce necessariamente nella possibilità di acquisirla in modo completo e approfondito.
L’illusione della concentrazione nel mondo digitale
Molte applicazioni Mobile, esattamente come il display del terminale su cui sono usate, forniscono una semplice finestra che permette di visualizzare opzioni limitate di realtà e in modo poco ottimale per attività professionali e lavorative finalizzate alla produttività. Molte attività lavorative si basano su flussi di lavoro e processi (procedure) complicati e che coinvolgono numerose persone. E’ necessario far circolare montagne di documentazione, interagire tra colleghi o con realtà esterne per la loro modifica o completamento, osservare procedure e processi autorizzativi organizzativi, rispettare le policy aziendali per la sicurezza e monitorarne l’evoluzione e i risultati.
Molte persone potrebbero pensare che le nuove tecnologie mobili aumentano la dipendenza rispetto ai dispositivi nel completare le loro attività e progetti. Nella realtà la tecnologia offre loro maggiore libertà nel fare di più e meglio quello che già sono in grado di fare!
Abituati come siamo a dare per scontato quanto la tecnologia ci offre, finiamo per non comprendere le nuove necessità e i nuovi limiti emergenti. Chi era abituato a lavorare in modo collaborativo con strumenti come Intranet aziendali o Content Management Systems in rete fa fatica a realizzare che quelle soluzioni non sono completamente usufruibili, così come sono, attarevrso il Mobile.
I contenuti di Enterprise Content Management sono, nella loro maggior parte, ancora non completamente utilizzabili su dispositivi Mobile. Lo saranno solo quando saranno stati ridisegnati e distribuiti attraverso soluzioni di cloud computing. Fino ad allora molte esigenze ‘qui e ora’ dei lavoratori mobili non potranno essere soddisfatte e alcune lo saranno attraverso il ricorso ad applicazioni non ufficiali e scaricate individualmente dagli store e dai cloud pubblici. Queste pratiche finiranno per violare policy aziendali e procedure di sicurezza IT e per mettere a rischio la produttività ma soprattutto i risultati finali.
La soluzione può venire solo da una rivisitazione dei sistemi di content management aziendali, dalla distribuzione di parte dei loro contenuti sulla Nuvola e dalla possibilità di accedervi da dispositivo mobile senza dover sottostare alle normative e procedure tipiche di ECM/CMS. Rivedere questi sistemi in ottica Mobile significa verificare e assegnare credenziali di accesso e privilegi, distribuire adeguatamente le risorse cloud permettendo un accesso mobile, dispensare le policy aziendali e quelle della sicurezza in modo da proteggere, anche legalmente, il diritto alla privacy e la proprietà intellettuale.
Ad esempio rendere mobile un ambiente collaborativo come sharePoint prevede di intervenire su almeno cinque ambiti diversi:
- sicurezza degli accessi da dispositivi mobili
- unificazione dei silos informativi SharePoint
- garantire la sicurezza delle attività collaborative che coinvolgono persone interne ed esterne all'azienda
- mettere al sicuro e proreggere i contenuti informaztivi aziendali e centralizzare la gestione e il controllo
- rispettare le compliance aziendali legate alle normative e policy della mobilità
Le aziende che si pongono sulla strada della mobilità aziendale devono conoscerne la natura dinamica e instabile. Chi la percorrerà sarà costantemente alla ricerca di qualcosa di nuovo che può destabilizzare lo status-quo aziendale per facilitare produttività ed efficienza ma nelle nuove modalità Mobile, che passano attraverso maggiore collaborazione e interazione, accessi certi, rapidi e sicuri a tutte le informazioni che servono e l’utilizzo costante di nuove applicazioni.
Fonte: jonontech.com
Non tutti sono bravi lavoratori Mobili
Non tutte le aziende sono in grado di muoversi verso strategie e approci Mobile, non tutti i dipendenti sono preparati a muoversi in contesti virtualizzati e mobili. Le aziende che lo sono o che hanno deciso di intraprendere il cambiamento necessario per diventarlo devono fare i conti con la cultura, la mentalità, la capacità adattativa e la vocazione alla innovazione e al cambiamento dei loro dipendenti ma anche con la capacità di leadershp e relazionale dei loro manager e dirigenti.
La difficoltà da affrontare e al tempo stesso la capacità critica da trovare in ogni dipendente, aspirante Mobile o da mobilizzare, si traduce in una sola parola, Libertà e stile di vità Mobile. Una capacità non facile da gestire soprattutto da parte di persone abituate a dipendere dai loro responsabili per ogni decisione, soprattutto se improvvisa ed urgente.
Il lavoro in mobilità obbliga il lavoratore: ad una maggiore autonomia decisionale e capacità (abilità) imprenditoriale capace di garantire la produttività sul medio e lungo periodo; ad una maggiore capacità di concentrazione orientata agli obiettivi da raggiungere; ad applicare ciò che conosce per soddisfare le richieste del suo manager anche in assenza di qeust'ultimo; ad essere maggiormente onesto nel rispettare termini e condizioni di lavoro in assenza di supevisori e controller; a fornire ferquenti feedback; a studiare e praticare le nuove tecnologie per possederle e sfruttarle al meglio; a dare molta importanza alla pianificazione e alla gestione del tempo.
Dalla parte dell'azienda, dover gestire un lavoratore maggiormente libero e auto-sufficiente significa dover ripensare procedure e regole organizzative per renderle maggiormente flessibili e meno restrittive soprattutto se riferite ai tempi di lavoro, alla organizzazione della giornata lavorativa e alla gestione del tempo. La flessibilità maggiore nelle regole impone anche un adattamento delle modalità di management aziendale e un cambio di cultura manageriale.
Fonte: www.citeworld.com