
Una nuova generazione di tecnologie e applicazioni mobili sta aiutando le aziende a ridefinire i loro processi di business ed a a reinventarsi attività e procedure in un’ottica centrata sulla mobilità del dipendente. Superata la fase in cui il Mobile serviva allo svolgimento di attività limitate come la posta elettronica, ora la sfida che si presenta a molte organizzazioni è come trasformare una priorità in nuove opportunità. Il fatto che la mobilità sia diventata una priorità non deve illudere. I tempi per una trasformazione saranno lunghi perché coinvolgono aspetti sia tecnologici che organizzativi. Il processo è però iniziato e difficilmente potrà arenarsi. Chi non approfitterà delle nuove tecnologie rimarrà indietro e difficilmente potràè rimanere competitivo sul mercato in futuro.
Hacker e PMI
Gli elementi che caratterizzano l’intero processo di trasformazione Mobile sono numerosi. In primo luogo la pratica del BYOD, diventata una forza abilitante e catalizzatrice della evoluzione in direzione Mobile della azienda. La spinta dei dipendenti che portano in azienda i loro dispositivi e le loro abilità nell’uso di dispositivi mobili è un fattore positivo di cambiamento e innovazione. Per evitare che questa spinta sia ingovernabile è necessario che la struttura IT aziendale la incanali all’interno di policy vincolanti dal punto di vista della sciurezza, della compliance e della gestione. La pratica del BYOD è un punto di partenza, renderlo sicuro ed efficiente è compito dell’azienda.
Un secondo elemento importante è il Mobile Device Management, lo strumento ma anche l’approccio che serve a gestire in sicurezza i nuovi dispositivi mobili in azienda. La prima fase del MDM in azienda è stato prevalentemente focalizzato sui dispositivi. La nuova fase richiede l’integrazione nella gestione anche delle applicazioni.
Terzo elemento importante è l’integrazione con l’infrastruttura IT esistente in modo da rendere utilizzabili le risorse disponibili in termini di dati, informazioni e applicazioni rendendole a loro volta mobili. E’ una evoluzione necessaria ma non semplice e che obbliga a ridefinire le infrastrutture IT e a contestualizzare i dati in modo che possano essere consumati ed utilizzati anche in mobilità.
Fonte: www.xcubelabs.com
Infine è necessario ripensare e ridisegnare i processi aziendali esistenti applicando un approccio alla mobilità che prevede un ruolo sempre meno rilevante del desktop e un uso sempre più diffuso di tablete e smartphone. Se i processi esistenti non possono essere ridisegnati, bisognerà crearne di nuovi. Oggi i processi già mobili sono quelli per i POS (Poiny of Sales) e per il CRM (Customer Relationship Management), ma non basta. Per trasformare in senso Mobile una infrastruttura IT aziendale e le sue attività, tutti i processi devono essere rivisti e adattati alle nuove esigenze dei dipendenti mobili e alle loro pratiche BYOD e ai nuovi comportamenti di vita lavorativa e professionale.
I quattro elementi fin qui brevemente descritti sono tasselli fondamentali per ogni strategia aziendale che abbia come obiettivo la trasformazione della propria realtà in ottica Mobile. Le soluzioni, i servizi e le applicazioni che possono aiutare le aziende nel processo di trasformazione sono numerose e stanno ridefinendo i processi aziendali sia orizzontalmente che verticalmente. L’esistenza delle risorse e delle tecnologie che servono non è però sufficiente. Servono una volontà manageriale e una capacità visionaria capaci di riposizionare competitivamente l’azienda su un mercato che è diventato ancor più competitivo e globale proprio perché è sempre più Mobile.