
I nuovi dispositivi sono diventati più versatili e potenti ma non hanno cambiato i nostri processi decisionali di acquisto anche se la scelta è sempre meno orientata all’hardware e sempre di più al software e ai servizi. La fisicità del dispositivo (iPad, Lumia, Galaxy S) è sempre più condizionata nella forma e nella sostanza dal contesto in cui si colloca, dal suo ecosistema.
Ogni singolo ambito tecnologico ne possiede uno e tutti i protagonisti che lo animano agiscono per favorire e semplificare l’accesso all’ecosistema e per occupare il tempo di chi lo abita con nuovi servizi e attività. E’ in questa direzione che operano alcuni protagonisti del mercato della tecnologia come Apple, Amazon, Microsoft, Facebook, Google e Sony ma anche realtà più piccole come Evernote, Dropbox, Spotify, Zynga e altre.
Come sottolinea Gartner Group, il fenomeno del tablet e del mercato delle nuove tecnologie indica che siamo di fronte ad una rivoluzione nella quale si sta rompendo il legame tra prodotto e applicazioni. Il tablet così come ogni altro dispositivo di personal computing assume una rilevanza non per sé stesso ma per l’ecosistema di cui fa parte.
Un ecosistema è un sistema complesso composto da organismi viventi che condividono un habitat comune fatto da componenti biotici e abiotici. I componenti biotici si distinguono in produttori e consumatori ma ogni ecosistema ha in sé anche elementi biotici che agiscono da organismi decompositori……
PRECARIZZATI, MERCIFICATI, AUTOMATIZZATI
Gli ecosistemi oggi emergenti sul mercato sono essenzialmente quattro: iOS con iTunes, Kindle di Amazon, Google Play e Microsoft. Non sono tra loro completamente alternativi ed anzi su alcuni dispositivi possono anche convivere e integrarsi. Su alcuni dispositivi è possibile averne due o anche più, su un personal computer è possibile averli tutti.
L’ecosistema di Amazon è costruito intorno alla piattaforma per la lettura digitale Kindle e propone applicazioni, giochi, musica, video e film. Spspettacoli e prodotti televisi, ebook e audio-libri. Il Kindle è una piattaforma disponibile anche per l’iPad (in modo parziale), per il Nexus di Google e altri dispositivi Android e per Windows. Fanno parte dell’ecosistema un player MP3, una proposta di servizi storage in Cloud, e un jukebox player denominato Cloud Player. Molti servizi sono disponibili anche per piattaforme non Kindle.
L’ecosistema di Apple è organizzato ed evolve intorno ad iTunes che è disponibile su piattaforme iOS di Apple e Windows d Microsoft. Fanno parte dell’ecosistema applicazioni, giochi, musica, video e film, prodotti TV, ebook, podcast e strumenti educainali ( iTunes U). E’ l’ecosistema ad oggi più popoloso e popolato ma per trarne un vantaggio pieno bisogna accettare il vincolo richiesto da Apple che passa attraverso l’acquisto e l’utilizzo dei suoi costosi dispositivi, iPhone, iPad e iPod.
L’ecosistema di Google vede nella piattaforma Google Play lo strumento di crescita e appartenza. E’ una piattaforma disponibile su dispositivi Nexus di Google e, in modo parziale, su dispositivi Windows RT e Windows 8. Nato ed affermatosi in ritardo rispetto agli ecosistemi di Amazon ed Apple, è oggi in forte crescita ed offre una valida alternativa ad iTunes senza obbligare l’utente ad una scelta vincolante in termini di piattaforma per l’accesso selezionata. Offre applicazioni e giochi, musica, video e film, prodotti televisi ed ebook, il tutto unitamente ad una vasta gamma di servizi Google.
L’ecosistema di Micorosft si è consolidato nel tempo intorno alla piattaforma Xbox ma nasce da una evoluzione decennale che ha portato Microsoft ad essere protagonista incontrastata degli ecosistemi di lavoro e di produttività aziendale costruiti intorno al sistema operativo (client e server) Windows. E’ un ecosistema che oggi offre applicazioni e giochi su piattaforme sia desktop che mobili, musica, film e video e prodotti televisivi. L’ecosistema di Micorosft è disponibile su piattaforme Windows RT e Windows 8 ma anche Amazon/kindle, iPad e Nexus. La sua specificità sta nell’ampia offerta di applicazioni per la produttività personale. Non tutte queste applicazioni sono però disponibili anche in ambito mobile.
Andare oltre i dispositivi
Quando si parla di ecosistemi il riferimento va oltre i dispositivi tablet e smartphone per interessare ambiti e prodotti tecnologici diversi quali quelli della domotica, della casa intelligente, della comunicazione e della vita sociale. I nuovi ecosistemi evolvono in termini di tecnologie hardware ma principalmente grazie a nuova intelligenza e logica applicativa software. In ognuno degli ecosistemi emergenti un ruolo importante è giocato da uno o da pochi produttori ma alcuni produttori sono presenti in ecosistemi diversi. Ad avvantaggiarsi sono quei fornitori che, come Samsung, dispongono di una proposizione ampia composta da prodotti di elettronica di consumo e società specializzate capaci di integrare soluzioni e tecnologie diverse.
L’esistenza di ecosistemi diversi e competitivi complica la scelta dei consumatori e obbliga a valutazioni che vanno al di là della bontà del singolo dispositivo o alla ricchezza di ogni singolo ecosistema. Conta ad esempio la libertà e la facilità con cui si può abbandonare in modo economico un ecosistema per un altro, conta molto poter praticare e abitare ecosistemi diversi.
Alcune conclusioni
A tutt’oggi l’ecosistema più versatile è ancora quello di Windows 8 (meno Windows RT). Permette di combinare insieme i vantaggi del personal computer e del dispositivo mobile nell’uso delle risorse Windows ma al tempo stesso di sfruttare risorse di altri ecosistemi come Kindle, iTunes e Google Play. Benché partito in ritardo lo store delle applicazioni Windows 8 sta crescendo rapidamente e farà crescere allo stesso modo l’ecosistema.
Probabile comunque che la scelta del consumatore si orienti sempre più in futuro verso una maggiore libertà e flessibilità. Una scelta che sposerà probabilmente strategie miste nelle quali possano convivere piattaforme ed ecosistemi diversi. Alcune scelte dipenderanno dal ruolo giocato nella vita personale e/o professionale dell’utente della piattaforma PC o tablet posseduta. Il PC potrebbe essere scelto da persone con vita prevalentmente sedentaria, il tablet e lo smartphone da persone in mobilità. Altre scelte dipenderanno invece dal tipo di consumo che delle risorse disponibili negli ecosistemi viene fatto.