
Tutti i grandi protagonisti della scena tecnologica attuale sono impegnati su più fronti ma tutti stanno sfruttando al meglio la rivoluzione tecnologica che sta proseguendo in due ambiti chiave, quello del software e quello delle tecnologie che mettono in comunicazione gli oggetti tra di loro.
Dopo la rivoluzione dello smartphone si avvicina quella che interesserà diretamente le quattro mura delle nostre case e cambierà la quotidianità del vivere introducendo nuove trasformazioni nel modo con cui svolgiamo molte delle attività quotidiane,
E’ di questi giorni una intervista ad un manager di Samsung, pubblicata su Repubblica, nella quale si anticipa un portafoglio di nuovi prodotti Samsung che nel 2017 saranno tutti collegabili tra loro e tra loro comunicanti attraverso sensori in grado di raccogliere o dati necessari e di elebaorare le informazioni da essi derivate.
Questi sensori potranno essere collocati ovunque, nel materasso così come nella caffettiera del caffè. saranno in grado di servirci e di tenerci sotto controllo e soprattutto di dialogare tra loro. Una vera rivoluzione resa possibile dalla miniaturizzazione e dalla pervasiva diffusione di semiconduttori nelle forme più svariate ma sempre più piccole.
Samnsung impegnata a realizzare la Internet degli oggetti. Entro il 2017 il 90% dei suoi elettrodomestici saranno in grado di dialogare all'interno della casa.
Programma e impara a programmare
Non solo frigoriferi e forni elettrici ma anche piccolo oggetti tecnologici come tostapane, termostati, caffettiere, auto, lampadine, porte e finestre e molto altro. Il tuto reso possibile da una intelligenza software che sfrutta la Potenza e le capacità di connettersi e comunicare di piccolo dispositive tecnologici, microchip, semiconduttori, processor sempre più piccoli e nano-tecnologici.
Grazie a questi dispositivi che metteranno a disposizione i veicoli e gli strumenti di trasmissione, il software, sempre più intelligente e autonomo, sarà in grado di erogare servizi, fornire nuove funzionalità e creare nuove opportunità applicative in ambiti fino ad oggi inesplorati.
Mentre l’attenzione generale è tutta rivolta ai numeri di smartphone venduti e ci si meraviglia che Apple in pochi mesi abbia già venduto 60 milioni di iPhone, la vera rivoluzione, silenziosa, pervasiva e inarrestabile, è quella del silicio e dei transistor che in varie forme sta inserendosi negli oggetti di vita quotidiana, integrandosi in semiconduttori e processori e pavimentando quelle che un tempo erano chiamate le autostrade informatiche e che oggi sono da tutti conosciute come le reti degli oggetti.
La pervasività delle nanotecnologie e la crescente intelligenza e autonomia del software sta dando forma a nuove forme di vita, autonome, capaci di auto-organizzarsi e di prendere decisioni ma soprattutto di connettersi con qualsiasi cosa come se il mondo non fosse più umano ma superumano (tarnsumano) e prettamente tecnologico.
I nuovi processori, i nuovi semiconduttori, le innovazioni nel design e nella ingegneria hanno ridotto le superfici delle tecnologie che fanno funzionare i computer (vedi l’esempio dell’ultimo Macbook di Apple) e permesso l’inserimento di intelligenza in dispositivi e oggetti che prima non potevano ospitarla. Il tutto grazie alla nanotecnologia e alla legge di Moore sull’evoluzione dei processori. E’ così che si è passati dal primo UNIVAC che occupava un piano intero a dispositivi indossabili grandi quanto il display di un orologio e anche meno. Ogni smartphone contiene nella forma di un processore miliardi di transistor, uno cosa inimmaginabile e che da la dimensione e la profondità della rivoluzione in atto. Una rivoluzione della quale il normale consumatore sembra essere completamente inconsapevole e quasi disinteressato. Contano le applicazioni e le loro funzionalità, conta essere connessi a Internet e poter semplificare attività, processi e procedure con la semplice forza di un click o di un tocco su una superficie tattile.
Transistor, semiconduttori e nanotecnologie da un lato, software e applicazioni dall’altro stanno penetrando nella vita di tutti i giorni in un modo che sarà difficile bloccare. I risultati in termini di benefici e vantaggi sono sicuramente buoni ma l’inconsapevolezza con la quale interagiamo con la tecnologia ci impedisce in realtà di valutarne gli effetti e il valore reali.