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Il tablet e le soluzioni aziendali per i professional della mobilità!

Il tablet e le soluzioni aziendali per i professional della mobilità!

15 Maggio 2011 Redazione SoloTablet
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Il mercato dei tablet, dicono concordi tutti gli analisti, è in fase di grande e costante crescita. La crescita non è solo nel mercato consumer ma interessa aziende, pubbliche amministrazioni, università, PMI, SMB e professionals. Il fenomeno obbliga a ripensare il ruolo del computer nella vita individuale, professionale e aziendale e ad individuare nuove opportunità che possono nascere nel proprio ambito lavorativo da una maggiore mobilità supportata da connettività, interfacce utente intuitive e sensibili al tatto e capacità prestazionali.

L'evoluzione tecnologica e dell'offerta di tablet in atto obbliga le aziende a valutare con attenzione e prendendo tutto il tempo necessario le scelte da compiere. L'approccio è per il momento da pragmatici curiosi che intendono investigare a fondo prima di far pendere la decisione verso un prodotto, un sistema operativo, un modello di business o un altro.

Le domande alla base di una scelta non sono molte e riguardano la capacità del tablet nello svolgere attività fino ad oggi svolte egregiamente da altri dispositivi, le conseguenze che possono derivare dall'introduzione dei tablet in azienda e se i nuovi dispisitivi possano sostituire in toto i laptop e i computer desktop.

Per trovare risposte adeguate serve valutarne la consistenza nei vari ambiti applicativi nei quali si pensa di introdurre il tablet analizzando dove sono alloggiate le informazioni, i dati e le applicazioni, in che modo vendono utilizzate e accedute dagli utenti aziendali e identificando gli elementi chiave legati al disegno e all'architettura applicativa che potrebbero influenzare lo sviluppo sulle varie tipologie di tablet e computer touchscreen disponibili.  Non basta quindi valutare le limitazioni hardware attuali dei tablet quali dimensioni limitate dello schermo, porte e periferiche varie, numero limitato di applicazioni ecc. La scelta non può avvenire sulla base di 'ciò che mi piacerebbe avere' ma essere fondata su 'ciò che ci deve essere' per poter garantire la conituità del business con le funzionalità e capacità esistenti grazie a computer netbook, laptop e desktop.

Punto di partenza dell'analisi sopra suggerita è il ruolo cambiato del lavoratore della conoscenza sempre più mobile nelle sue molte attività professionali che lo vedono migrare da una conferenza alla scrivania aziendale, dal treno alla sala d'aspetto di un aeroporto, dalla stanza di un hotel alla poltrona di casa sua. Negli anni passati questa mobilità è stata servita egregiamente da computer più pesanti e potenti, laptop prima, poi netbook e smartphone, tutti muniti di appropriate funzionalità operative e applicazioni. Negli anni questi dispositivi hanno finito per contribuire a costruire un prototipo di lavoratore professionale mobile al quale oggi sarebbe impensabile togliere uno qualsiasi dei device sopra menzionati, anche perchè questi device sono diventati strumenti indipensabili per la vita sociale online attraverso i network sociali e professionali.

Abituati come sono a cercare e trovare tutte le informazioni che servono online attraverso strumenti e servizi sempre disponibili porta il nuovo lavoratore mobile a pretendere e cercare di avere gli stessi servizi e funzionalità anche sui dispositivi mobili attraverso nuovi approcci e applicazioni ad hoc. Il Tablet ad oggi è sicuramente una soluzione ottima per chi vuole consumare contenuti e informazione, lo è meno per chi questa informazione deve creare. La valutazione non dovrebbe fermarsi a questa considerazione perchè i nuovi dispositivi portano in dote nuovi approcci, funzionalità e modelli ( Delicious, CMS, bookmarking, strumenti di knowledge sharing e di collaboration ecc.) con i quali in realtà potremmo garantirci un accesso ed un uso e una elaborazione dei dati paragonabile a quanto già oggi facciamo su desktop e laptop.

Nella mobilità con i nuovi device un ruolo importante lo gioca la leggerezza, la trasportabilità, l'interfaccia utente, la rimozione delle barriere fisiche, il touch-screen ( touchSmart , touchpad ), la potenza e durata della batteria, la componente estetica del device e la user experience. Tutti elementi che invogliano il lavoratore professionale a scegliere il nuovo dispositivo in sostituzione o per affiancare quello di cui già dispone. La scelta deve però tenere conto dello stato dell'arte della tecnologia disponibile, delle caratteristiche hardware dei nuovi device e delle funzionalità/performance dei sistemi operativi.

Accanto ai molti aspetti positivi che tutti possono aver cominciato ad apprezzare i tablet sono ancora carenti rispetto ai personal computer su vari fronti quali:

1) la mancanza di una connessione CD/DVD e USB,

2) impossibilità di usare periferiche quali le stampanti,

3) non dispone di accessi a strumenti collaborativi quali Sharepoint,

4) non è possibile espandere l'hard disk,

5) condivisioni di file possibili solo tramite poche soluzioni come Dropbox,

6) scarso supporto per Adobe Flash,

7) carenza di software applicaztivo aziendale,

8) problemi legati alla sicurezza,

9) necessità di nuove policy per la gestione,

10) problemi legati all'integrazione nella infrastruttura esistente.

I limiti sopra indicati rendono la sostituzione immediata del personal computer una missione probabilmente impossibile, soprattutto quando l'infrastruttura aziendale è Windows e la scelta cade sul tablet della Apple. La migrazione dal personal computer al tablet potrebbe però essere accelerata dall'adozione diffusa dei nuovi dispositivi da parte di milioni di persone/dipendenti/professional e soprattutto dallo sviluppo di nuove applicazioni in grado di rendere disponibili su device touchscreen le funzionalità e le prestazioni tipiche di un personal computer. Rimane il problema di un uso semplice ed efficace dei tablet qualora le applicazioni richiedessero l'inserimento di testi/dati in quantità. Ad oggi si possono aggiungere tastiere esterne, domani le nuove tecnologie potrebbero darci la soluzione perfetta, ad esempio rendendo possibile un servizio 'vocale' con una interazione uomo-macchina parlante (CM).

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