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Per guidare una strategia Mobile servono manager con la cultura adeguata

Per guidare una strategia Mobile servono manager con la cultura adeguata

29 Gennaio 2013 Redazione SoloTablet
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Tutte le aziende sembrano aver compreso che una strategia Mobile aziendale è necessaria. Poche sanno però come definirla e implementarla. Per farlo servono manager con una cultura diversa da quella tradizionale ma anche interlocutori diversi da quelli storici come IBM, Oravle, SAP ecc.

A dirlo è una indagine condotta da Appcelerator su un campione di 770 manager d’azienda (CEO, CIO, responsabili dello sviluppo di applicazioni mobile) alla fine del 2012.

Alla domanda di indicare i fornitori principali percepiti come leader nel mercato mobile, Microsoft ha ottenuto il 28%, seguita da SAP con il 15.8%, da Oracle con il 10.8%, da IBM con il 7.3% e da HP con il 4.6%. Le risposte sono servite anche a manifestare il bisogno di un interlocutore valido e la delusione nel non trovarlo nei partner IT tradizionali.

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L’indagine ha evidenziato l’altra faccia del problema. A non essere adeguati non sono solo i fornitori ICT storici ma anche i manager che con loro hanno interloquito e lavorato begli anni. Per definire una strategia aziendale sulla mobilità servirebbero infatti nuove professionalità con capacità, conoscenze e visioni diverse da quelle che hanno guidato molti CIO e manager IT fino ad oggi. Il Tablet unitamente al Cloud Computing e alle soluzioni per la collaborazione e il social, hanno trasformato il panorama IT aziendale e suggeriscono nuovi approcci, anche nell’assegnazione delle responsabilità future. Nelle medie e grandi aziende ciò potrebbe portare alla ricerca e assunzione di nuovi manager con nuovi ruoli associati alla mobilità o alla gestione di centri di eccellenza dedicati allo sviluppo di nuove applicazioni e infrastrutture a supporto della strategia per la mobilità aziendale.

Le aziende che hanno già operato in questa direzione e hanno rinnovato il management e l’organizzazione con l’introduzione di nuovi skill e competenze hanno già ottenuto risultati misurabili in fatturati e guadagni.

Il problema del cambiamento è tanto più urgente quanto più evidente è la situazione di mercato che vede il sorpasso delle applicazioni tablet su quelle per piattaforme PC. Un sorpasso previsto da molti già nell’anno in corso e che potrebbe anche coinvolgere le applicazioni web.

La maggioranze degli intervistati da Appcelerator guarda alle tecnologie e alle applicazioni Mobile come ad un salto di paradigma rispetto al passato perchè capaci di generare benefici concreti sia per i clienti che per l’azienda in termini di produttività, efficienza, fatturato e profitto. Questi risultati sono però messi a rischio dalla carenza di risorse e di conoscenze Mobile. Mancano per il momento soluzioni e tecnologie standard su cui poter fare investimenti di lungo termine ed è difficile fare valutazioni strategiche sulla direzione da prendere. Il mercato, pur consolidato, intorno a pochi vendor, è altamente dinamico e competitivo e fa percepire una instabilità costate dovuta alla evoluzione rapida della tecnologia. A preoccupare sono anche la necessità e la difficoltà di integrare il nuovo con l’esistente e di gestire in sicurezza ambienti Mobile per definizione decentralizzati.

L’indagine è servita anche a comunicare la percezione verso i fornitori tradizionali e che hanno fatto la storia dell’IT. Secondo  gli intervistati aziende come HP, Oracle ecc. fanno fatica a comprendere esattamente la mobilità e ritiene (81%) che molti di loro potrebbero pagare a caro prezzo questa scarsa conoscenza e la concorrenza di nuovi protagonisti di mercato.

Un altro dato interessante emerso dall’indagine è il fatto che per il momento, a fronte di un mercato consumer che ha assistito all’esplosione dell’offerta di APP Mobile, il numero di applicazioni sviluppate  e effettivamente implementate è ancora limitato.

Il 73% delle aziende ha per il momento sviluppato meno di 5 applicazioni, il 39% nessuna o al massimo una.

Il ruolo e l’importanza della rivoluzione tecnologica in atto sono confermati dal 94% degli intervistati che prevedono di investire nella integrazione delle applicazioni mobile con il cloud e i sistemi back-end del data center.

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