
Punto di partenza di questa riflessione è l’osservazione di quanto poche siano state finora le realtà aziendali che hanno avuto successo con le loro applicazioni mobili. La maggior parte delle aziende o dei singoli sviluppatori che si sono cimentati nello sviluppo di nuove applicazioni è finita per incrementare la popolazione del cimitero degli zombie e non ha saputo generare alcun vantaggio economico o profitto.
Le aziende o singoli sviluppatori che hanno sviluppato applicazioni di successo devono questo successo alla loro creatività e capacità/competenza ma anche al fatto di aver saputo definire una strategia vincente. La fortuna e il fatto di trovarsi nel posto giusto al momento giusto non può spiegare tutto. Ma allora come ci sono riusciti e cosa hanno messo in campo per implementare una strategia di successo?
E’ probabile che ci siano riusciti focalizzandosi sulle loro competenze e abilità migliori, ma forse hanno anche applicato una metodologia consistente, e vincente, capace di trascinare tutta l’azienda dopo averne verificato cultura e disponibilità alla nuova avventura.
Nel mondo del mobile, così come in molti altri ambiti, la metodologia deve essere flessibile e rifuggere da approcci rigidi e lineari. La strategia non è una formula e neppure un progetto ma un viaggio che da forma e contenuti ai vari elementi utili al perseguimento di obiettivi e risultati ad essa collegati.
Tu, dunque Noi.
Il viaggio inizia con la diagnosi della situazione corrente e la valutazione delle motivazioni e delle ragioni utili a decidere di partire. Diagnosi e valutazione aiutano a prevedere una destinazione e un possibile punto di arrivo e ad eleborare scenari diversi per esplorare possibili alternative ( punto sul Mobile o non lo faccio? E se lo faccio che strada prendo?).
A seguire si passa immediatamente all’elaborazione di un piano di attività e azioni. A collegare l’inizio e la fine di questo piano e percorso c’è la capacità di monitorare costantemente e in modo circolare il lavoro fatto per adattarsi a nuovi bisogni ed esigenze insorgenti e per aggiornare quanto già fatto. Il successo non è associabile alle singole fasi dello sviluppo ma alla capacità di tenerle tutte insieme e di ripartire ogni qualvolta ce ne sia bisogno senza perdere di vista destinazione e scopo del viaggio.
L’approccio che meglio funziona è quello di prendere sempre un po’ di tempo per individuare meglio le problematiche e le criticità in modo da identificare più rapidamente e in modo più efficace quali scelte compiere. In parole povere, meglio non correre se la velocità finisce per irrigare i muscoli e togliere il respiro!
Saperlo fare non è da tutti. La pressione che viene dai clienti e/o dal mercato è sempre forte e sembra spingere sempre verso nuove accelerazioni. Riuscire a farlo significa saper rallentare e aprire nuove riflessioni o conversazioni utili a dare forma alle nuove idee e necessità, anche considerando le azioni e le strategie delle aziende concorrenti o impegnate in mercati condivisi.
Riuscire a pianificare con attenzione un piano strategico di azioni è fondamentale per il risultato ma anche per la sua capacità di influenzare poi la cultura, le strategie, il management e le organizzazioni dell’azienda. Il successo dipende spesso dalla determinazione nel perseguirlo ma anche dalla curiosità verso cose nuove.
Le fasi di pausa e riflessione sono utili alla creazione di contenuti che possono servire in seguito a dare sostanza alle comunicazioni e descrizioni dell’applicazione e per interagire con le audience target identificate. Stimolare internamente nuove conversazioni e dibattiti serve a far emergere i concetti e i valori chiave da comunicare e ad identificare strumenti e canali più adeguati per le attività di promozione e marketing.
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Avere una buona idea fondata su valide elaborazioni teoriche non è sufficiente se ad esse non seguono buone pratiche. Una strategia è vincente se non rimane incompleta e se non giace inoperativa per mancanza di un piano e delle necessarie azioni. Le buone pratiche e l’esecuzione di un piano richiedono la motivazione e l’impegno concreto delle persone coinvolte e la loro abilità nel farlo in modo originale e vincente.
La limitatezza di scopo di una applicazione può far pensare ad azioni tattiche o a strategie di corto respiro. Ma se l’applicazione rientra nella volontà di muoversi su nuovi mercati, allora la strategia deve avere un respiro più ampio. Ragionare su una sola o semplice applicazione e fare un piano promozionale della stessa per la settimana dopo la sua pubblicazione è relativamente semplice. Molto più complicato è ragionare sul futuro, tenendo conto anche del possibile insuccesso dell’applicazione pubblicata e del disappunto che ne può generare.
Definire strategie vincenti in un mercato sempre più globale e complesso, fatto di priorità che cambiano continuamente e di agende piene di appuntamenti che si sovrappongono in modo conflittuale, non è cosa per tutti. Riuscire a farlo, anche nel piccolo di una realtà aziendale di piccole dimensioni, può fare la differenza per il futuro dell’azienda e maggiori guadagni, oltre che per la immagine, l’autorevolezza e la conoscenza della marca.