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Tablet in azienda? Serve una strategia!

Tablet in azienda? Serve una strategia!

18 Marzo 2011 Redazione SoloTablet
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Nessuno può avere dei dubbi sul ruolo che il tablet giocherà nel mercato IT sia come strumento di lavoro aziendale che come potente tecnologia abilitante per l'affermarsi di modelli di business e tecnologie quali il Cloud Computing e il SaaS.

L'introduzione del tablet in azienda non può però avvenire senza aver prima definito una qualche forma di strategia futura che definisca al contempo limiti attuali, nuove policy aziendali e regole di utilizzo finalizzate alla sicurezza, all'integrazione e alla produttività personale e di gruppo.

Ambiti di applicazione
I Tablet fanno parte di tutti gli scenari IT futuri ma i loro ambiti di pplicazione in azienda devono tenere conto delle loro funzionalità, ad oggi ancora limitate, e dei vincoli che potrebbero introdurre dovuti a loro possibili usi inappropriati. I tablet sono semplici strumenti di lavoro che come tali devono essere trattati e selezionati in base a bisogni e necessità. In alcuni mercati , quali l'healthcare, la scuola, l'edile, le vendite ecc, il tablet troverà una rapida e facile applicazione. In altri mercati il laptop, il desktop e il telefono mobile continueranno ad offrire livelli elevati di servizi e fuznionalità in attesa che gli stessi diventino disponibili sui nuovi device. Nella definizione di una strategia bisogna oggi fare particolare attenzione alle applicazioni disponibili e a come queste applicazioni sfruttano le funzionalità del tablet in termini di usabilità e produttività personale.


Integrazione e conformità agli standard esistenti
Introdurre il tablet in azienda significa aggiungere all'infrastruttura esistente nuovo hardware, nuovi sistemimopertivi e nuove applicazioni. La prima riflessione da cui un CIO deve partire è che ogni nessun tablet sarà completamente uguale ad un altro e che le novità hardware e software potrebbero introdurre costanti novità future in grado di mettere a rischio qualsiasi piano o startegia di convergenza e integrazione software aziendale. Meglio ad oggi limitare il numero di tablet da inserire in azienda, utile sperimentare device diversi per verificarne compatibilità e integrabilità nell'infrastruttura IT esistente, sperimentare differenze e potenzialità dei vari sistemi operativi disponibili.
Evitare la scrittura e lo sviluppo di applicazioni custom a meno che non ci sia bisogno di sfruttare da subito le specificità hardware del tablet scelto. Puntare su standard quali HTML e CSS e evitare di tenere i dati sui client prediligendo invece come storage le componenti/risorse server e in cloud.

Sicurezza
La prima cosa da fare dopo aver introdotto il tablet in azienda è di renderlo sicuro per prevenire danni derivanti da una eventuale perdita del device o furto e/o utilizzo fraudolento dello stesso. Necessario proteggre i dati ma anche attivare/definire strumenti di amministrazione, più o meno centralizzati, per la gestione, la sicurezza, l'approvvigionamento, la manutenzione e il supporto all'utente. Molta parte della sicurezza passerò sicuramente dalla memorizzazione di più dati possibili sui server o in ambienti cloud.

Il passo successivo è di garantire la sicurezza delle applicazioni andandone a verificare eventuali e possibili esposizioni ad attacchi esterni soprattutto nel caso in cui le applicazioni facciano uso estensivo del web. Il tutto dovrebbe essere fatto ricercando la maggiore conformità possibile a standard di complieance esistenti.

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