
Nel presentare il nuovo tablet ATIV Tab3, il presidente del Marketing e delle Vendite della 'Office, IT & Mobile Communications Division' di Samsung Electroncs ha dichiarato che “..questi tablet sono il risultato di una innovazione centrata sulle persone e che sono stati disegnati per fornire ai consumatori la flessibilità necessaria alla gestione delle loro vite digitali nei modi a loro più congeniali, a casa, in ufficio o in mobilità (on the go)”.
L’intenzione è lodevole e indica quanto importante sia diventato il design e quanto lo sia la costante ricerca di innovazione per competere su un mercato sempre più affollato ed esigente come quello dei dispositivi Mobile. I risultati non sono sempre all’altezza delle aspettative, soprattutto quando si sperimentano nuove filosofie e approcci come quello della ibridazione di piattaforme di sistema operativo tra Windows 8 e Android.
In questi primi mesi del 2013 l’innovazione sembra essersi focalizzata sulla realizzazione di dispositivi ibridi e capaci di prendere le forme di un desktop, di un notebook e di un tablet insieme. Alcuni di questi dispositivi come il Trasfromer Book Trio di Asus lo fa sfruttando le caratteristiche e le funzionalità di una docking station e relativi accessori per scrivere, per connettersi, per mantenere prolungata la carica di energia e per mettere a disposizione maggiore capacità di memoria. La soluzione ibrida che mira a fornire il meglio di piattaforme diverse in un unico dispositivo non sembra raggiungere l’obiettivo finale perché il compromesso a cui deve adattarsi finisce per trasformare il meglio in appena sufficiente.
METAMORFOSI
I tablet ibridi fin qui arrivati sul mercato sono la dimostrazione di come il design sia vincolato a regole e finalità di scopo. Una di queste regole suggerisce di finalizzare ogni design ad uno scopo e funzione specifica. Nell’uso di un sistema ibrido l’utente, più che trarre vantaggio dalla sommatoria di funzionalità dei vari componenti ibridati, usa a suo vantaggio le componenti notebook e tablet in base alla destinazione d’uso delle stesse. Se il bisogno è di scrivere e usare il mouse la componente ideale è quella notebook, se a prevalere è la mobilità ed un utilizzo in movimento del dispositivo la componente da usare è quella tablet. A determinare il design, sia hardware che software, del dispositivo è l’uso che ne viene fatto.
L’apparizione di dispositivi ibridi è utile, dal punto di vista del design, per comprendere meglio filosofie e strategie diverse di aziende come Apple, Microsoft, Samsung e altre. Apple ha da sempre privilegiato l’idea di dispositivi in grado di fornire la migliore esperienza utente con un’unica personalità, tablet, desktop, laptop.
Per Apple il tablet produce una esperienza diversa proprio perché non ha bisogno di portarsi appresso o di integrare tastiere e mouse. Il tablet per Apple non è necessariamente un dispositivo alternativo al PC perché assolve a compiti diversi e perché soddisfa bisogni diversi.
Microsoft e i suoi partner OEM sembrano invece puntare e pensare che l’unione dei due mondi sia la vera evoluzione tecnologica e di design delle nuove piattaforme di produttività personale, sia fisse che mobili.
Nel mercato degli ibridi alcuni prodotti sembrano avere incontrato il gusto e le preferenze del pubblico. E’ il caso del tablet Yoga di Lenovo, un dispositivo che per l’80% è in realtà un notebook ed è stato disegnato coerentemente per esserlo. A fare la differenza è in questo caso proprio la mancata pretesa di offrire il meglio di due mondi e di essere più legato alla filosofia del notebook che a quella del tablet. Nello Yoga il tablet sembra essere un di più, un servizio aggiuntivo ottenibile da uno schermo staccabile e trasportabile separato dalla sua componente notebook.
La battaglia che si sta combattendo vede in prima linea aziende come Apple, Google, Samsung, Microsoft e poche altre. Aziende capaci di definire gli scenari futuri e l'evoluzione del tablet in termini di design e interazione tattile e sensoriale e di influenzare l'adozione dei nuovi dispositivi da parte del mercato e il consumo di contenuti digitali da parte degli utenti. L'operazione in cui queste aziende sono impegnate sembra semplice, dopo l'arrivo dell'iPad, ma non è prova di problematiche. I nuovi dispositivi non sono semplici da produrre e devono tenere conto della componente hardware così come di quella software che serve a costruire l'esperienza tattile e sensoriale dell'utente nell'interazione con il dispsoitivo.
Il tablet non è stato inventato da Apple ma l'iPad ha fornito le risposte giuste a quanti in passato avevano già sperimentato la progettazione di dispositivi tablet ma avevano fallito. Apple ha mostrato ostinazione e 'commitmet' nel voler realizzare un tablet dal design innovativo e diverso da un prodotto dai sui progenitori come il Thinkpad di IBM. Per andare in porto il progetto ha avuto bisogno di nuove tecnologie, di nuove interfacce utente e sistemi di input e infine di software. Le une e le altre hanno dato forma all'ecosistema iPad e ne hanno determinato la diffusione e il successo.
Se qulcuno pensa che l'innovazione nel design di nuovi tablet sia prossima all'esaurimento dovrà fare i conti da un lato con la ricchezza della creatività umana ma anche con la potenza e la impressionante evoluzione della tecnologia. Nuovi diaplay flessibili, schermi OLED, nuovi materiali e nuove nanotecnologie sono destinate a fornire alle azeinde produttrici strumenti e risorse per una innovazione senza fine e capace di meravigliare ben oltre lo stesso iPad.
Apple è stata parca di novità negli ultimi 12 mesi ma potrebbe ritornare ad essere la marca di riferimento per il design e l'innovazione. Grande attenzione va però rivolta a startup e innovatori. Il mondo della tecnologia e le varie Silicon Valeey che si sono clonate nel mondo sono all'opera e ricche di novità e di idee ( leggete questo interessantissimo articolo pubblicato sulla rivista The Economis: Has the ideas machine broken down? ).
Il tablet è oggetto di continue trasformazioni e le novità sono già in fase di progettazione e distribuzione.
Basta dare un'occhiata alle immagini che seguono: