
Le nuove tecnologie della Mobilità sono ingredienti fondamentali per ogni organizzazione di tipo adattativo. Non tutte le aziende si trovano nella condizione ottimale per trarre da queste tecnologie benefici e vantaggi. La causa non è la mancata comprensione delle opportunità offerte dai nuovi dispositivi ma l’incapacità e la difficoltà ad individuarne un utilizzo ottimale e nel definire una strategia aziendale complessiva legata alla mobilità.
Per molte aziende e le loro organizzazioni, il problema non è di tipo tecnologico ma quello di definire un approccio olistico al tema della mobilità in grado di far crescere una nuova cultura utile alla definizione di una strategia e di un impiego efficiente e produttivo della tecnologia.
Passaggio obbligatorio verso una strategia e una cultura della mobilità è l’introduzione di pratiche sociali e collaborative che partono dalla consapevolezza di un diverso ruolo (empowerement) giocato dalle persone coinvolte nell’organizzazione. Le nuove pratiche sociali aiutano a superare la frammentazione e la separatezza dei molti silos in cui è strutturata una organizzazione complessa. Le nuove tecnologie social e Mobile facilitano la comunicazione tra ufficio marketing e vendite e tra entrambe e il customer service e l’amministrazione.
Fonte: www.imediaconnection.com
METAMORFOSI
Il problema è che la maggior parte delle aziende italiane continua ad operare per silos e con organizzazioni di tipo gerarchico. L’era industriale, nella quale a prevalere era una logica molto legata alle fabbriche e alla loro capacità produttiva, è stata superata dall’era dell’informazione e dei mercati globali. Una situazione economica e di mercato caotica e altamente dinamica obbliga a prestare attenzione ai cambiamenti dirompenti che accadono a livello sociale, culturale e tecnologico e forza le aziende a reagire prontamente, anche quando non sono completamente pronte per farlo. Quelle che lo sono hanno culture organizzative di tipo adattativo e leadership aziendali che hanno sposato approcci di tipo collaborativo, decentralizzato, e bottom-up finalizzati ad anticipare il cambiamento o ad adattarsi ad esso in tempi rapidi.
Questi approcci hanno bisogno, per realizzarsi, di nuove figure personali con ruoli e culture diverse rispetto al passato ma anche di nuove policy aziendali, strutture e processi rivisitati e innovativi e di nuovi strumenti.
Le policy devono tenere conto della consumerizzazione dell’IT, introdurre e gestire nuove pratiche BYOD e servire le nuove strategie che prevedono una nuova visione unificata del cliente, una maggiore integrazione operativa delle varie funzioni aziendali, una nuova governance e un ruolo mutato del dipartimento IT aziendale.
Tutto ciò diventa però possibile solo se l’organizzazione evolve verso una cultura di tipo adattativo basata sulla valorizzazione dei contributi individuali di ogni singolo componente, persona, funzione o organizzazione.