
I trend di cui parliamo in questo articolo sono quelli riferibili alle aziende e alle organizzazioni che stanno vivendo la mobilità sull’onda del BYOD e della consumerizzazione dell’IT. Si tratta di pratiche individuali o governate da policy aziendali che sono guidate da alcuni trend di fondo, comuni in parte anche con alcuni trend del mercato consumer. Alcuni analisti hanno identificato quattro tendenze di fondo: la ricerca costante e l’importanza crescente della cosiddetta user experience, la collaborazione e la interazione attraverso i media sociali e strumenti di social networking, il cloud computing e il big data. Quattro tendenze tra loro strettamente collegate perché strumento fondamentale e scopo dei nuova e maggiore efficienza e produttività.
Possiamo fidarci dei nostri consulenti digitali?
Tradurre in numeri queste quattro tendenze significa parlare dei quasi dei miliardi di tablet che potrebbero essere venduti entro il dati IDC) 2014. Un numero esorbitante soprattutto se confrontato con i 400 milioni di PC venduti ( dati IDC – 300 milioni per Gartner ). Significa anche parlare della necessità di policy adeguate a gestore le nuove pratiche e di adattare le applicazioni aziendali alle nuove piattaforme mobili con le opportune integrazioni di dati, logica applicativa e flussi di lavoro. Significa prendere atto che la rivoluzione del tablet non sarebbe possibile senza quella parallela del cloud computing, una tecnologia che si è affermata a partire dagli anni novanta, e che oggi offre alle aziende la possibilità di implementare le loro strategie e pratiche di mobilità aziendale.
Il cloud computing con i suoi servizi SaaS regala alle aziende la possibilità di ridurre i costi operativi grazie alla esternalizzazione di attività prima svolte in casa e di farlo a seguito di una sperimentazione che permette di valutare la validità e la convenienza dell’intera operazione.
Il diffondersi delle pratiche BYOD e la crescente adozione delle tecnologie mobili in azienda ha portato alla proliferazione di nuovi dispositivi ma soprattutto di nuove applicazioni. Oggi il numero medio di applicazioni che un utente utilizza sul suo dispositivo a scopo lavorativo è valutato tra 40 e 50. Una nuova rivoluzione che evidenzia come il BYOD non si riferisce più solo al dispositivo ma anche alle APP (BYOA). Nessuna sospresa, semmai una conferma del fenomeno o tendenza alla consumerizzazione dell’IT.
Le applicazioni disponibili sugli store pubblici e pronte per un download da parte dei consumatori hanno ormai raggiunto il milione sia negli store di Apple chhe di Google. Hanno superato il centinaio di migliaia anche quelle dello store di Windows. Nelle aziende, i dipartimenti IT devono fare i conti con la crescita del numero di applicazioni introdotte dai dipendenti in azienda e con l’uso che essi ne fanno. La cosa interessante è che queste applicazioni, inizialmente rigettate e percepite come pericolose per la sicurezza, sono oggi sempre più adottate dall’IT aziendale e associate a quelle standard e consolidate già in uso in azienda.
L’adozione delle nuove APP è diventata più facile anche perché, dall’esplodere del fenomeno tablet e mobile, le strutture IT si sono rapidamente dotate di policy aziendali e di strumenti di MDM (Mobile Device Management) adeguati per una gestione efficace e sicura dell’ambiente e dei flussi di lavoro in mobilità.
Rimane il problema che quasi il 50% dei diependenti sembra non essere cosciente dell’esistenza delle policy aziendali e dell’importanza di osservarle e farle rispettare.