
Come spiega il manager del progetto Prasanna Lal Das: “Finances è nata come applicazione per la trasparenza, ma rapidamente è diventato apprezzabile il suo valore aggiunto nel fornire un metodo rapido e intuitivo nel permettere di seguire le attività del Gruppo, contratti inclusi.”
La app, infatti, consente di venire a conoscenza di quali nuovi progetti saranno finanziati, di trovare facilmente gare di appalto in particolari paesi / settori e seguire i progressi dei progetti maggiori. Tutto questo in ogni paese in cui la Banca opera (attualmente più di 100).
Per il settore privato e il business le funzionalità offerte al momento sono ancora limitate ma la Banca Mondiale ha confermato il suo impegno nel rendere sempre più prodotti disponibili per tablet e smartphone. Questo anche a fronte delle analisi dove è ormai chiaro che nel settore pubblico e nei paesi a low and medium income i dispositivi mobile, ma soprattutto i tablet, stanno sostituendo i PC nell’utilizzo business.
In una tavoletta di cioccolato...
L’applicazione è disponibile in nove lingue, per essere di facile accesso nei maggiori paesi in cui la Banca opera. Non è disponibile in italiano anche se il designer/product manager, Francesco Ciriaci, che si è spostato a Washington DC proprio per sviluppare il portafoglio di applicazioni mobile nell’area “Finanza e Operazioni”, proviene dal nostro paese. Questo il motivo per cui siamo venuti a conoscenza del progetto, una storia e un prodotto che volevamo raccontare.
Contattato, Francesco racconta: “Due anni fa, quando con il mio team abbiamo iniziato a lavorare, questa tecnologia non era considerata strategica per il Gruppo, ma ora è diventata centrale nello sviluppo della Digital Strategy e negli aspetti di business. Possiamo vantare un discreto vantaggio competitivo rispetto ad altre istituzioni del settore.” e, aggiunge scherzosamente,”anche un design made-in-Italy.”
Sempre per gli aspetti inerenti al mondo business, spiega Francesco, la Banca rilascerà in autunno alcune app per piattaforma Windows Phone: “i numeri non ci sono ancora, ma la crescita è forte e stiamo cercando di capire quanti utenti BlackBerry, che costituiscono una fetta significativa dei nostri clienti, si sposteranno su Windows Phone piuttosto che su iOS o Android”.
Due anni fa, quando con il mio team abbiamo iniziato a lavorare, questa tecnologia non era considerata strategica per il Gruppo, ma ora è diventata centrale nello sviluppo della Digital Strategy e negli aspetti di business. Possiamo vantare un discreto vantaggio competitivo rispetto ad altre istituzioni del settore.
Una buona notizia anche per l’Italia, che ha recentemente il primato di unico paese al mondo in cui le vendite di dispositivi Windows hanno, nell’ultimo trimestre, superato le vendite persino di Apple.
Tornando a “Finances”, La app é stata pensata per essere utilizzata anche in luoghi a bassa o senza connettività. Un approccio che tiene conto i luoghi remoti in cui la Banca opera e la necessità di servire un utenza business sempre in movimento. Funziona anche offline, e i dati vengono sincronizzati in presenza di una connessione wireless quando la si apre, o in background.
Da notare infine che la Banca Mondiale ha adottato, per questo prodotto e numerosi altri, una politica innovativa per la quale tutti i dati utilizzati nell’applicazione sono anche disponibili come Open Data: Se, ad esempio, non vi bastava vedere i contratti vinti in un certo paese è possibile scaricare l’intero dataset dei contratti e vedere, per esempio, quanti contratti l’Italia si è aggiudicata in un certo settore, o quali e quanti contratti si è aggiudicato un concorrente. Non vi basta? Tutti i dati degli investimenti dell’International Finance Corporation sono anch’essi disponibili per essere liberamente utilizzati per analisi e report.
“Finances”, che utilizza la piattaforma Socrata per la pubblicazione dei suoi Open Data, lo trovate all’indirizzo: finances.worldbank.org.
L’applicazione mobile è ovviamente disponibile sull’Apple Store e Play Store.