
Una delle società che ha analizzato il mercato del Cloud per il 2016 è stata Rightscale. L’indagine ha coinvolto 1060 manager d’azienda e professionisti IT di aziende di tutte le dimensioni e settori merceologici e ha prodotto il rapporto 2016 State Of The Cloud .
Il 71% degli intervistato ha condiviso scelte che negli ultimi anni hanno portato a preferire sempre di più il cloud computing di tipo ibrido. Un incremento notevole rispetto al 58% dell’anno precedente. Su un totale del 95% (era il 93% nel 2015) delle aziende che fa oggi uso di soluzioni in Cloud, l’83% hanno una strategia di cloud computing di tipo ibrida. Il carico maggiore è destinato al Cloud di tipo pubblico (17% delle aziende) usato per gestire macchine virtuali. Il cloud privato regna però sovrano con una percentuale del 31%, rispetto al 22% del 2015
L’indagine ha evidenziato l’emergere di alcuni cambiamenti nella percezione del cloud computing. A cambiare sono le priorità e le sfide con cui le organizzazioni si devono misurare. Se prima la maggior preoccupazione era quella della sicurezza, oggi lo è la mancanza di risorse con le necessarie competenze ed esperienze lavorative. Il problema percepito come urgente dalle aziende che dispongono di soluzioni in cloud robuste e mature è di non poter disporre del personale adeguato per gestirle.
🍒🍒SMATERLIZZAZIONE: LE STORIE CHE CI RACCONTIAMO
La sicurezza continua a rimanere un problema così come lo sono i costi che per molte aziende intervistate rimangono un sfida, soprattutto se esiste la necessità di migliorare le prestazioni delle soluzioni Cloud. L’ottimizzazione dei costi non è pratica diffusa, nonostante sia cosa possibile attraverso una gestione attenta delle risorse disponibili. Una gestione attenta può essere fatta attraverso il monitoraggio e la misurazione delle prestazioni ma non è il solo approccio possibile.
A manifestare la maggiore incapacità a una gestione attenta dei costi sono in modo particolare le piccole e media aziende.