
Uno studio di Forrester pubblicato prima di agosto 2013, prende in esame 16 piattaforme di sincronizzazione e condivisione di file utili per scopi lavorativi. Le piattaforme prese in considerazione sono applicazioni come Dropbox, per citare forse quella più conosciuta, che vengono utilizzate per accedere contenuti aziendali anche se originariamente erano state rilasciate per il mercato consumer. Queste soluzioni vengono infatti utilizzate dagli utenti sia in presenza di una policy aziendale che in sua assenza. Lo fanno perché funzionano e permettono una rapida condivisione di presentazioni, fogli di calcolo, documenti con colleghi, clienti, partner e conoscenti. Una pratica di molto aumentata da quando è arrivato l’iPad e il tablet di Apple si è diffuso in azienda portandosi appresso il suo ecosistema applicativo.
La diffusione di queste soluzioni non è legata solo alla sincronizzazione e alla condivisione di file e contenuti. L’elemento fondamentale è la collaborazione che si sviluppa in nuove pratiche e nuovi flussi di lavoro. Le funzionalità collaborative, prima offerte attraverso soluzioni customizzate e private che limitavano i destinatari e gli ambiti di collaborazione, sono ora disponibili attraverso soluzioni standard che allargano la platea degli interlocutori e superano le barriere private dell’azienda.
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La ricerca condotta da Forester permette di avere una visione completa di quali siano i maggiori contendenti sul mercato delle applicazioni per la sincronizzazione e condivisione di file. I produttori identificati e analizzati sono stati: Accellion, Acronis, AirWatch, Alfresco, Box, Citrix, Dropbox, Egnyte, EMC, Google, Hightail (formerly YouSendIt), IBM,Microso%, Novell, Salesforce.com, and WatchDox. Nel proporre una valutazione delle diverse piattaforme Forrester ha preso in considerazione tra i fattori chiave elementi some il supporto mobile, il commitment dell’organizzazione, l’architettura della soluzione, la presenza sul mercato e autorevolezza, la sicurezza. I criteri usati per la valutazione sono comunque 26.
Fonte: Forrester Research
La ricerca ha permesso di rilevare come la percentuale di colletti bianchi che fanno ricorso ad una o più di queste piattaforme è ora del 21%. Un numero destinato a crescere esponenzialmente con la crescita e la diffusione del tablet ( quasi un miliardo di unità in circolazione previste per il 2017).
Da qui la necessità per le aziende e le organizzazioni di collaborare con i produttori di applicazioni per identificare problemi esistenti ma soprattutto suggerire nuovi ambiti di sviluppo e nuove funzionalità da aggiungere per un uso professionale e aziendale in ottoca cloud computing e BYOD.
L’analisi è stata condotta nella prima parte del 2013 con interviste ai produttori e agli utilizzatori.
Per chi volesse prendere visione del report lo può scaricare a questo indirizzo.