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Spediti verso il multicloud

Spediti verso il multicloud

23 Settembre 2019 Gian Carlo Lanzetti
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Gian Carlo Lanzetti
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A livello globale IDC stima che quasi quattro aziende su dieci abbiano nel corso di quest’anno acquistato trenta o più servizi cloud diversi, da almeno una quindicina di fornitori diversi.

Secondo le ultime previsioni rilasciate da IDC, nel 2020 saranno spesi nella sola Europa 64 miliardi di dollari in servizi di public e private cloud. Crescendo l’adozione del cloud e la sofisticatezza delle applicazioni cloud, sempre più imprese stanno adattando il proprio approccio a questi servizi selezionando quanto di meglio l’industria possa offrire, secondo un criterio “best-fit” che privilegi più fonti, per rispondere alle criticità e specificità del proprio business

Oggi è lecito affermare che il multicloud sia la nuova normalità. Le più recenti rilevazioni sempre di IDC condotte su scala globale indicano infatti che sette aziende su dieci adottano servizi cloud multipli. In Europa rappresentano il 67% della totalità.

Ma cosa significa “multicloud” esattamente? Secondo la tassonomia IDC, è multicloud un ambiente che si basa su due o più cloud (public o private). Un’azienda può adottare simultaneamente cloud provider differenti per servizi d’infrastruttura (IaaS), di piattaforma (PaaS) o software (SaaS), oppure più provider per lo stesso servizio. L’integrazione tra i vari cloud non è richiesta. Quest’ultimo punto distingue un ambiente multicloud da uno definito “hybrid cloud”, un sottoinsieme formato sempre da un mix di servizi cloud private e public ma con integrazione e orchestrazione tra le varie piattaforme, così da permettere ai dati e alle applicazioni di essere condivisi e interoperabili. Se sette aziende su dieci sono oggi multicloud, solo poche possono considerarsi hybrid cloud: una su dieci.

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Se almeno due cloud diversi sono il minimo per definire un ambiente multicloud, già una buona fetta di aziende ha ampiamente superato questa soglia. Sempre a livello globale si stima che quasi quattro aziende su dieci abbiano nel corso di quest’anno acquistato trenta o più servizi cloud diversi, da almeno una quindicina di fornitori diversi. La media di fornitori di servizi cloud nelle grandi aziende è ancora più alta.

“Sempre più organizzazioni stanno dunque riconoscendo l'importanza di perseguire una strategia multicloud per avere successo nei processi di trasformazione digitale”, commenta Sergio Patano, associate research director di IDC Italia. “Da un lato, tutto ciò offre agli utenti un'enorme libertà, dall'altro crea grandi sfide per i CIO: dagli accordi sui livelli di servizio agli investimenti in software di automazione e orchestrazione, dalle competenze al controllo dei costi”.

Questi temi saranno al centro dell’IDC Multicloud Conference 2019 il 23 ottobre a Milano. Con il titolo di “Managing the Second Cloud Revolution”, l’evento riunirà analisti di IDC, esperti del settore cloud e i CIO delle più importanti aziende italiane che si confronteranno sulle ultime tendenze e sulle best practice per orchestrare servizi cloud multipli. Sul palco le testimonianze di imprese del nostro Paese con esempi di nuovi modelli organizzativi di gestione del cloud per trarre i maggiori benefici possibili dai processi di trasformazione aziendale.

 

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