
Per andare sulle nuvole la tastiera non serve e il mouse è un peso inutile! Meglio disporre di strumenti con ampie funzionalità per una connettività diffusa e una potenza di elaborazione adeguata a svolgere efficacemente le attività quotidiane, siano esse personali, professionali o aziendali.
Nel caso in cui fossero necessari una tastiera e un mouse, sarano sempre numerose le soluzioni ibride future in grado di offrire docking station, tastiere fisiche e tattili. In ogni caso nel futuro prossimo venturo saranno molti gli utenti disponibili a rinunciare ad una tastiera fisica, molti meno quelli disposti a farlo per un dispaly tattile, ad alta risoluzione e di grande dimensione.
Il fattore chiave capace di rendere fattibile il passaggio a soluzioni in cloud non è il design del dispositivo ma il fatto che i sistemi operativi dei nuovi tablet possono essere definiti come cloud-based, in particolare iOS e Android. Il tablet può essere considerato per il cloud computing quello che il laptop è stato per le architetture client-server. Due mondi diversi, due ere al confronto, due paradigmi che hanno servito evoluzioni diverse della tecnologia e dei bisogni delle aziende. Mentre nell'era client-server tutti i dati e le applicazioni erano memorizzate sul device, con i tablet gli stessi possono essere resi disponibili nativamente attarverso il cloud o sempre accessibili e memorizzati nella nuvola.
Il modello clienr/server definisce un ambiente applicativo distribuito con programmi o carichi di lavoro distribuiti tra entità, denominate server, in grado di fornire una risorsa o un servizio, e una entità che ne fa richiesta, denominta client. La comunicazione tra le due entità avviene attraverso risorse di rete che possono risiedere su piattaforme diverse e sia il client che il server possono risiedere sullo stesso sistema. La macchina server è un sistema in grado di eseguire programmi diversi e di condividere le sue risorse con le piattaforme o partizioni client. Il client non conidivide alcuna risorsa di sua pertinenza e si limita ad inoltrare una richiesta al server per una applicazione o servizio.
Il cloud computing è invece una metafora utilizzata per descrivere un modello di computing di IT che si basa sulla fornitura di servizi ad una comunità allargata ed omogenea di utenti. Il termine nuvola serve semplicemente a descrivere con un termine astratto un ambiente di elaborazione composto da tecnologie, risorse e servizi in grado di mettere a disposizione degli utenti una infrastruttura integrata fatta da reti, sistemi, applicazioni e dati. Tutti i modelli di cloud computing si basano sulla condivisione di risorse fatta in una economia di scala simile a quella delle utility per l'elettrocità, il gas e il telefono. Il cloud computing prevede in genere una architettura centralizzata in grado di erogare servizi sulla rete ( dati, applicazioni, potenza di calcolo) attraverso appropriate application programming interface.
Superato il client/server il problema non è il cloud computing che è già stato recepito dalla aziende come risorsa importante per cambiare strategie e architetture IT aziendali. La novità vera è il Mobile Computing unitamente al fenomeno delle cosiddette APP.
Molte realtà aziendali sono già pronte per il ricorso al cloud computing e se non lo fanno è più un problema organizzativo e conservativo interno che di tecnologia. Il problema vero è legato alla diffusione in azienda di piattaforme 'client' appoggiate su piattaforme PC (notebook e laptop ma anche desktop) e BlackBerry per le quali l'IT ha da sempre cercato di imporre una standardizzazione finalizzata a garnatire maggiore facilità di manutenzione, sicurezza in tutti gli aspetti, uso di applicazioni standard e omogeneità di piattaforma di sistema operativo.
Senza memoria non c’è conoscenza
La carica rivoluzionaria del tablet e i molti iPad introdotti in azienda direttamente dai dipendenti stanno mutando il contesto di lavoro e imponendo nuovi modi di guardare alla standardizzazione, alla scelta delle piattaforme di sistema operativo, delle applicazioni e dei dispositivi utente. Il personal computing può oggi essere meglio definito e compreso come mobile computing. Il dispositivo in uso è spesso individuale ma sempre e comunque attivo e utilizzato sia per attività personali che aziendali. Il fatto di disporre di uno o più dispositivi sempre connessi obbliga ad un cambio di paradigma e di approcci nella realizzazione di nuovi ambienti di lavoro e di infrastrutture IT più flessibili e capaci di erogare servizi 24x7 attraverso interfacce utente coerente nel disegno e nelle funzionalità su tutte le piattaforme fisiche utilizzate.
La struttura IT in questo nuovo contesto svolge sempre più un ruolo gestionale sia dei dispositivi e delle risorse di rete in uso ma soprattutto delle applicazioni, dei servizi, dei dati e del modo in cui essi vengono distribuiti e/o resi disponibili nel tempo.
Se il mobile computing diventa il cuore della strategia IT aziendale, andrà ripensata l'intera filosofia IT aziendale e si dovrà fare i conti con i molti modelli di cloud computing realizzabili, privati, pubblici o ibridi. Per soddisfare le esigenze mutate e crescenti di una utenza Mobile, gli elementi che caratterizzano il cloud computing come l'elasticità, il self / automatica provisioning, l'utilizzo a consumo, l'uso della infrastruttura IT come semplice utility, non sono disponibili attraverso una infrastruttura IT tradizionale.
Il cambiamento in corso è determinato dalle esigenze di mercato e di business e non può essere bloccato da politiche conservative di strutture IT timorose di rinunciare ad equilibri 'instabili' raggiunti con anni di investimenti e sacrifici. I vendor stanno spingendo nella direzione del cloud computing per avere costruito una loro offerta in questo ambito ma non riusciranno a scardinare e resistenze attuali senza un supporto esterno.
L'elemento esterno oggi disponibile si chiama tablet ed è tanto più potente quanto maggiori sono laa necessità e la richiesta di flessibilità e competitività aziendali. L'adozione di nuove strategie di Mobile Computing abilitate attarverso l'uso esteso di tablet e dispositivi mobili in azienda finirà per dare una accelerazione forte alla metamorfosi dell'IT aziendale e a spostare più rapidamente scelte, risorse e investimenti sul cloud computing.
Non siamo ancora al passaggio completo da un paradigma ad un altro ma la probabile sostituzione del laptop con un tablet non è più un problema legato alla possibilità ma al tempo e al quando!
E la stessa cosa vale anche per il passaggio dalle attuali infrastrutture IT al cloud computing, in una delle sue molte forme in cui si manifesta oggi e si manifesterà nel futuro.
Ora...ecco, vedi, ci vuole tutta la velocità di cui sei capace per restare nello stesso posto.
Se vuoi arrivare in qualche altro posto, invece, devi correre almeno due volte di più"
Lewis Carroll (autore di "Alice nel paese delle meraviglie")