
L'impatto del Cloud computing nella trasformazione digitale della realtà non è ancora stato valutato nella sua reale portata. La valutazione su una tecnologia che ha dieci anni di storia non può limitarsi ai suoi vantaggi e benefici in termini di migliori risorse tecnologiche disponibili per l'archiviazione e la computazione o per la sua agilità e flessibilità. Oggi il Cloud Computing si trova in una nuova fase della sua evoluzione, caratterizzata principalmente dal ruolo che sta assumendo nell'erogazione di servizi e nel rendere possibili nuovi avanzamenti tecnologici come quelli dell'intelligenza artificiale e delle blockchain.
Senza memoria non c’è conoscenza
L'erogazione di servizi online è diventato un obiettivo strategico di tutte le aziende che stanno investendo nella trasformazione digitale per meglio competere su un mercato diventato globale e in continua mutazione che richiede innovazione ma anche rapidità, flessibilità ed elasticità applicativa. Il cloud computing è necessario per l'elevato carico computazionale di macchine dotate di intelligenze artificiali come chatbot, vere e proprie idrovore di dati e di risorse di calcolo Obiettivo è rapidità di calcolo, risultati prestazionali veloci e agilità operativa nei campi nei quali l'intelligenza artificiale è applicata.
Un numero crescente di aziende sta appoggiandosi a soluzioni in Cloud Computing privato, pubblico e/o ibrido per le sue applicazioni, sempre più spesso legate a strategie di trasformazione digitale dell'azienda che mirano a garantire ai clienti esperienze di qualità. Una qualità che oggi può essere garantita dall'accesso rapido a grandi quantità di dati, alla loro analisi veloce attraverso soluzioni e metodologie per produrre informazioni e conoscenze utili a tradurre in attività strategie e idee.
Se prima il cloud computing era una risorsa da affiancare alle infrastrutture IT aziendali esistenti, sempre più oggi è diventato un componente naturale delle stesse e tale da cambiare le regole stesse del loro funzionamento e le loro gerarchie. Un cambio di paradigma dettato dalla forza dirompente e disruptive delle tecnologie cloud, diventate in pochi anni elemento attivo di trasformazione digitale ma anche organizzativa, di modelli di business e relative strategie. La forza di questo cambio di paradigma sta nei vantaggi derivanti dalla possibilità di comprendere sempre meglio e analizzare, anche con finalità predittive, i comportamenti, gli stili di vita, le abitudini e le preferenze dei clienti. I dati e le informazioni disponibili permettono strategie di mercato mirate, programmi marketing e commerciali personalizzati, capacità competitive maggiori e migliore pianificazione.
La fase di maturità del cloud computing si misura da come viene trattato nelle aziende. Non è più oggetto di semplici sperimentazioni ma di strategie legate all'innovazione e al cambiamento. L'obiettivo è riuscire a dotarsi di nuove e potenti risorse competitive e di comprensione dell'organizzazione e del mercato. Nel farlo le aziende devono fare i conti con una realtà di Cloud Computing in continua evoluzione e caratterizzata da costanti nuove tendenza emergenti legate al suo utilizzo. Ad esempio la crescita costante di servizi PaaS (platform as a service) indica un'adozione dettata da bisogni massicci di risorse, prevalentemente legate a investimenti e progetti di sviluppo in corso. Negli anni passati l'attenzione era spesso rivolta alla sicurezza, alle funzionalità disponibili e alle sfide imposte dalla necessità di integrazione con le piattaforme esistenti. Oggi l'attenzione è più rivolta alla gestione dei costi, a trovare competenze e professionisti dotati degli skill necessari e al rispetto delle leggi emergenti sulla riservatezza dei dati e sulla privacy. Costi, privacy, carenza di skill non sono comunque elementi tali da fermare la corsa al cloud computing e a frenarne investimenti ed espansioni future.