
La chiave per far crescere un'azienda attraverso acquisizioni è di trarre vantaggio dalle sinergie costruite nel tempo con altre aziende. E' un modo rapido, economico e in genere meno rischioso di quanto non lo sia puntare solo su vendite e marketing. Vantaggi collaterali possono essere una maggiore capacità competitiva, finanziamenti più facili e una più rapida penetrazione ed espansione di mercato per nuove economie di scala e crescite veloci.
Le acquisizioni legate a sinergie esistenti non sono limitate all'acquisto di aziende concorrenti ma anche di piccole e medie aziende e di startup che, con le loro specificità, competenze, talenti, mercati possono contribuire non poco alla capacità competitiva e alla crescita dell'azienda acquirente.
Trasformazione digitale come strategia, cultura di innovazione e cambiamento
La strategia basata su sinergie e acquisizioni sembra essere da tempo la scelta prioritaria di tutte le aziende protagoniste del mercato tecnologico e in lotta perenne tra di loro per la leadership del mercato. E' una strategia quasi sempre resa possibile dalla disponibilità di grande liquidità derivante dai profitti, spesso elevati come quelli di Apple, generati anno dopo anno e in continua crescita.
La storia del mercato tecnologico è piena di fusioni, acquisizioni più o meno combattute, sinergiche o amichevoli. Molte di esse hanno contribuito alla sparizione dal mercato di Brand che hanno fatto la storia del mercato tecnologico (Compaq) ma hanno generato anche grandi fallimenti causati dalla complessità e difficoltà della fusione di culture aziendali diverse. Oggi a prevalere sembrano il pragmatismo e la tattica, entrambe molto focalizzate a rafforzare una proposizione marketing o a mettere in difficoltà quella della concorrenza. Non a caso le aziende oggi più attive in fatto di acquisizioni sono aziende alla ricerca di leadership perdute o determinate a competere ad armi pari con i nuovi leader di mercato riconosciuti. Molto attive sul mercato negli ultimi tempi sono state ad esempio e non a caso aziende come Microsoft (leader assoluta in fatto di acquisizioni per valore delle aziende/Marche acquisite) e Facebook (per il numero di acquisizioni fatte). A seguire ci sono Alphabet, Apple e Amazon.
L'attivismo di Microsoft non è casuale. E' legato al suo grande ritorno, dopo la cura di Nadella, e alla sua volontà di recuperare il terreno perduto. Il valore e il numero di acquisizioni di Microsfot battono di gran lunga quelle di aziende con maggiore cash flow come Alphabet e Apple ma anche Samsung.
Non tutte le acquisizioni sono state o sono destinate a trasformarsi in un successo. Facebook ad esempio ha sicuramente acquisito un vantaggio competitivo con l'acquisizione di Instagram ma non ancora con quella di WhatsApp. Anche per Microsoft l'acquisizione di Skype è ben lungi dall'essere profittevole e molti mettono in dubbio che possa esserlo anche quella di Linkedin. Fallimenti sono da considerarsi anche le acquisizioni di Motorola Mobility e Nokia che hanno obbligato Alphabet e Microsoft a rivendere le aziende acquistate con considerevoli perdite. Di maggiore successo sono in genere le acquisizioni di piccole aziende, che hanno già maturato un loro successo di mercato, o di startup.
Benchè acquisire nuove aziende, per fonderle all'interno della propria organizzazione, sembri essere una delle strategie vincenti del momento, è interessante osservare come poche fusioni siano veramente di successo e che gli attori, protagonisti di queste acquisizioni, siano sempre gli stessi: Alphabet, Microsoft, Facebook, Amazon, Apple, Samsung e pochi altri (vedi tabella sottostante). Anche queste società devono comunque fare i conti con la realtà: poche acquisizioni hanno successo, soprattutto quelle fatte di fretta, senza un'approfondita analisi del mercato, per semplici motivi competitivi e per l'incapacità a comprendere la cultura delle aziende acquisite. Interessante è osservare la tendenza alla concentrazione e come a praticarla siano sempre le stesse aziende!