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Device as a Service: un fenomeno interessante, un trend emergente!

Device as a Service: un fenomeno interessante, un trend emergente!

09 Luglio 2018 Redazione SoloTablet
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Il termine è in circolazione da tempo. DaaS (Device as a Service) è un acronimo dai significati chiari. Come concetto e pratica aziendale solleva reazioni diverse tra intenditori, sostenitori, dubbiosi, gatekeeper e contrari. Eppure è destinato a interessare sempre più l'intera gamma di dispositivi usati per il personal computing aziendale: smartphone, tablet, PC. Domani anche i dispositivi di Realtà Aumentata. Con effetti positivi, benefici e vantaggi sia per chi offre DaaS come servizio, sia per chi lo sottoscrive.

Lo storytelling sul Device as a service (da non confondersi con Desktop as a Service) non è ancora mainstream. Più che le case history e le buone pratiche, tende a evidenziare i dubbi e le critiche di quanti non intravedono nella pratica DaaS un reale beneficio o un vantaggio. La critica interessa sia l'azienda che sottoscrive il servizio, sia quella che lo propone, anche quando sono realtà grandi come HP, Microsoft, VMware, Citrix, Amazon, Lenovo, Dell e molti altri.

Nonostante i dubbi e le critiche, il DaaS è un fenomeno interessante (vedi lo studio di Market Research Future ), un modello commerciale win-win e un trend emergente dalle numerose potenzialità, ben superiori a quelle del modello di servizio PCaaS (PC as a Service) da cui il nome e il modello ha tratto origine (un report IDC  del 2017 assegnava al mercato DaaS il 2% dei PC venduti nel 2016 ma stimava la sua crescita potenziale entro il 2020 intorno al 33%) .

Per le aziende DaaS significa innanzitutto poter gestire con maggiore tranquillità i budget IT aziendali. In una realtà nella quale le priorità sono tutte centrate sul Mobile, sulla sicurezza e sulle soluzioni in Cloud Computing, poter contare su un modello di servizio che permette l'aggiornamento hardware nel tempo dei dispositivi utente, permette di ottimizzare i budget (si paga un canone mensile per ogni dispositivo in uso, solitamente limitato e della durata da stabilire, in genere tre anni) ma soprattutto di mantenere elevata la produttività così come la sicurezza dei dispositivi. Nel servizio spesso sono compresi anche gli oneri della gestione e la raccolta di dati utili ad analisi (analytics) e ottimizzazioni future.

Il modello DaaS, così come il suo predecessore PCaaS, ha vantaggi anche per il fornitore. In termini di nuove opportunità di fatturato legate ai servizi, di cicli di vita abbreviati dei dispositivi, di maggiore flessibilità e di accresciuta facilità di aggiornamenti software futuri che interessino intere componenti dell'infrastruttura informatica aziendale. Con l'approccio DaaS il fornitore inoltre va oltre la semplice proposizione di personal computer per comprendere anche i dispositivi mobili, in genere quelli iOS e Mac OS di Apple. Con una proposizione allargata, il modello DaaS potrebbe presentare ottime opportunità per ampliare le quote di un mercato che con l'approccio PCaaS sono sempre state limitate.

L'azienda che sottoscrive un servizio DaaS può usufruire in modo flessibile dei dispositivi adattandone impiego e numero alle necessità delle forza lavoro del momento e delle sue esigenze operative. Un approcio DaaS stabilizza i costi aziendali e facilita le stime previsionali dei bisogni futuri, in termini di risorse, budget e ciclo di vita dei prodotti. Infine permette di focalizzare attenzione, budget e progettualità su ambiti prioritari per la trasformazione digitale, diventata per molte aziende una necessità.

Il modello DaaS, secondo indagini di mercato di IDC, non è solo un trend che meriti attenzione ma un approccio che attrae un numero crescente di aziende e organizzazioni in ogni parte del globo terrestre. Solitamente l'approccio non prevede il passaggio a un modello DaaS dalla sera alla mattina. Si parte in piccolo per poi crescere nel tempo, definendo entità e tipologia dei bisogni, modalità di impiego e livelli necessari di personalizzazione. Ciò che piace del modello DaaS a molti dipartimenti IT e ai loro responsabili è l'idea di poter dimenticarsi dei dispositivi degli utenti affidandosi a una terza parte che ne occupa, sia in termini di aggiornamento hardware e software, sia gestionale sia di supporto.

Tra i punti di criticità del modello DaaS alcuni includono i costi per postazione (utente) troppo alti. Si tratta in molti casi di percezioni soggettive non collegate al valore della proposta DaaS e dei servizi che solitamente la caratterizzano e alla non sempre  accurata comparazione con i costi di soluzioni in casa già esistenti. I servizi DaaS sono in genere modulabili, flessibili e adattabili alle esigenze più disparate e ai budget più sofferenti o limitati. L'ampia offerta DaaS sul mercato permette anche scelte oculate, competitive e compatibili con i budget disponibili.

I costi vanno rapportati a uno dei vantaggi principali del DaaS, i cicli più brevi dei dispositivi impiegati che permettono alle aziende di sostituire più frequentemente i dispositivi usati dai loro dipendenti traendo vantaggio dalla maggiore potenza e produttività dei nuovi dispositivi e dalla loro accresciuta sicurezza.

I protagonisti del mercato DaaS sono numerosi, solitamente i grandi produttori di personal computer o di dispositivi hardware come HP, Lenovo, Apple, Dell e altri. A essi si affiancano però anche altre realtà, più piccole (in Italia ad esempio EDT Gruppo Filippetti), ma anche meglio organizzate e più focalizzate nel fornire un servizio personalizzato di DaaS costruito ad hoc con i clienti acquisiti e con quelli potenziali. Un partner locale e/o un fornitore conosciuto e affidabile può aiutare nel definire una strategia DaaS aziendale che tenga conto dei bisogni reali in termini di dispositivi, applicazioni, servizi e supporto. Può affiancare il cliente nella configurazione e nell'implementazione aziendale garantendo l'integrazione dei dispositivi nell'architettura informatica esistente, la distribuzione dei dati e il supporto alla struttura IT così come all'utente finale. E infine può garantire i servizi gestionali e di supporto all'utente (desk service) oltre al monitoraggio pro-attivo e predittivo delle prestazioni, della buona salute del dispositivo e della sua produttività.   

 

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