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Le Mobile Biz App nelle aziende: grado di introduzione

Le Mobile Biz App nelle aziende: grado di introduzione

17 Novembre 2014 Redazione SoloTablet
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I CIO italiani sono sempre più intenzionati a introdurre Mobile Biz App per cogliere appieno i benefici della Mobility. L’Osservatorio ha interpellato 194 CIO e Responsabili di Sistemi Informativi italiani, ricavando che ben il 51% di essi le ha già implementate, in netta crescita rispetto al 35% del 2013. Solo il 9% non ne ha ancora introdotte e per ora non è interessato a farlo, mentre il 40% ha intenzione di introdurle in futuro (nel 12% dei casi si tratta di una decisione già presa).

Uno dei tre “pilastri” del mercato Mobile Enterprise definiti dall’Osservatorio sul tema del Politecnico di Milano – insieme a Mobile Device ed Enterprise App Store – è costituito dalle Mobile Biz App, che rendono disponibili ai professionisti le funzionalità per svolgere il loro lavoro su Smartphone e Tablet. Secondo l’Osservatorio, le Mobile Biz App possono essere classificate in 3 principali macro-categorie:

• “Operative”, sviluppate (o personalizzate) per supportare specifici processi di business: Sales Force Automation, per i processi di vendita, marketing, promozione e merchandising; Field Force Automation, per gli altri processi sul campo (manutenzione, trasporto, ecc.); Warehouse & Stock Management, per la gestione di magazzini e aree di stoccaggio.

  • “Office Practice Automation”, sviluppate (o personalizzate) per supportare processi organizzativo-amministrativi con funzionalità specifiche come compilazione nota spese, richieste permessi e così via.
  • “Personal Productivity”, sviluppate (o personalizzate) per visualizzare applicazioni di dashboard e reportistica, soluzioni per la comunicazione di informazioni ai dipendenti e così via, o a supporto di elementari funzioni di produttività individuale (elaboratori di testi, fogli di calcolo, ecc.).

Le App “Operative” sono le più adottate, e registrano un alto grado d’utilizzo degli utenti finali. Quelle di Sales Force Automation, già introdotte dal 37% dei CIO, verranno adottate nei prossimi anni da un ulteriore 41%, a piena conferma del trend di crescita della Mobility applicata ai processi di vendita. Al secondo posto ci sono quelle di Field Force Automation, rivolte principalmente a manutentori, installatori e ispettori: già adottate nel 25% delle organizzazioni, verranno implementate in futuro da un altro 37%. Altre tipologie di App operative sono già state introdotte nel 23% dei casi e lo saranno in futuro in un altro 43%.

Le App di Office Practice Automation sono invece state introdotte nel 22% delle organizzazioni analizzate, e anche se solo il 10% ne fa già un uso intensivo, sono quelle per cui si riscontra la crescita più evidente. Il 46% dei CIO infatti sta valutando una loro introduzione.

Infine le App di Personal Productivity sono già state introdotte dal 25% delle organizzazioni e un ulteriore 45% le implementerà in futuro. Il grado di utilizzo però è il più basso (8%), in attesa che gli utenti ne comprendano appieno tutte le potenzialità

I CIO italiani sono sempre più intenzionati a introdurre Mobile Biz App per cogliere appieno i benefici della Mobility. L’Osservatorio ha interpellato 194 CIO e Responsabili di Sistemi Informativi italiani, ricavando che ben il 51% di essi le ha già implementate, in netta crescita rispetto al 35% del 2013. Solo il 9% non ne ha ancora introdotte e per ora non è interessato a farlo, mentre il 40% ha intenzione di introdurle in futuro (nel 12% dei casi si tratta di una decisione già presa). Pur crescendo, però, il fenomeno non è ancora pervasivo: tra le organizzazioni che hanno già introdotto Mobile Biz App, infatti, l’81% ne ha implementate meno di 10 (il 52% meno di 5), e del restante 19%, solo un terzo ne ha introdotte più di 20.

L’Osservatorio ha anche analizzato il grado di integrazione delle Mobile App con i Sistemi Informativi (integrazione “verticale”) e tra loro (integrazione “orizzontale”). Nel primo caso, il 40% dei CIO valuta l’integrazione con il Sistema informativo “elevata” e un altro 38% “mediamente elevata”. Il grado di integrazione “orizzontale” è nettamente inferiore: nel 75% dei casi i CIO lo valutano “basso” o “mediamente basso”.

 

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