
La rivoluzione più importante è quella del software e delle applicazioni. Senza l’affermarsi dei nuovi dispositive mobile non avrebbe avuto modo di realizzarsi ma le APP per Mobile hanno cambiato lo scenario e il contesto nel quale si definiscono le relazioni odierne con la tecnologia e i sui ecosistemi.
Il successo degli store applicative non è solo pubblico ma anche private e aziendale. Secondo ricerche di mercato entro il 2017 il 25% delle aziende disporrà di un proprio APP store. Un fenomeno che avrà pesanti effetti e ripercussioni sull’IT aziendale e sul modo con cui le aziende penseranno alle infrastrutture tecnologiche future. Un fenomeno originato dalle pratiche di BYOA e BYOD e che ha obbligato le aziende a definire nuove policy e a definire strategie di mobilità aziendale.
Tutte le indagini condotte sui trend di mercato relative alle tecnologie mobile confermano che i dispositive mobile saranno prevalenti, rispetto a PC e laptop, nella interazione con il Web e che la mobilità ridfinirà il modo con cui si lavora, ci si diverte e si vive.
Le piattaforme dominant saranno Mobile, in primo luogo Android, poi iOS e a seguire Windows e gli altri. Un bel cambiamento se si pensa al predominio di Microsoft nelle aziende durato per decenni.
I dispositive mobile andranno a integrare funzionalità di altri gadget tecnologici o a sostituirli incorporando le loro spcificità funzionali e tecnologiche.
L’affermarsi e la pervasività di soluzioni Mobile nelle aziende obbligherà a ripensare e riprogrammare I flussi di lavoro e le conseguenti procedure aziendali e applicazioni che le rendono possibili. L’aggiornamento sarà reso obbligatorio dalla possibilità e necessità di sfruttare le capacità di contestualizzazione delle nuove tecnologie. La diffusione delle nuove applicazioni faciliterà la rivisitazione delle applicazioni core business e la loro trasformazione e integrazione in contesti mobile.
Le app migliori del 2023 tra riconferme e novità
Le aziende che non hanno ancora sperimentato le nuove tecnologie e si stanno ancora interrogando sul da farsi, hanno probabilmente perso il treno del cambiamento e dell’innovazione. Non hanno colto l’occasione e l’opportunità e difficilmente recupereranno rispetto ad aziende concrrenti che l’occasione l’hanno colta da subito. Il tempo dei dibattiti e delle lunghe riunioni per riflessioni collettive in azienda è finite. Meglio studiare le numerose buone pratiche emerse e correre ai ripari in fretta per evitare rischi e insuccessi sul lungo periodo. L’urgenza non è dettata solo dalle novità tecnologiche ma soprattutto dal mutamento in atto del consumatore e del mercato e dalla accresciuta competitività delle aziende che hanno sposato l’innovazione tecnologica e I suoi paradigmi.
Fonte: www.interrait.com
Le aziende che sono in ritardo e che dispongono di infrastrutture informatiche di tipo legacy dovrebbero valutare seriamente l’acquisto di nuove soluzioni e l’abbandono degli sviluppi interni e fatti in casa. Senza le adeguate conoscenze e competenze sir ischia infatti di perdere altro tempo prezioso.
Tutte le aziende sono chiamate a fare I conti con una rivoluzione tecnologica che forse non hanno ancora compreso fino in fondo. E’ una rivoluzione tecnologica, non informatica. E’ guidata dall’utente e non dal dipartimento IT. Viaggia su dispsoitivi personali e meno su terminali client aziendali. Si appoggia sul cloud e meno sui Data Center aziendali. Sperimenta nuove buone pratiche ed è poco ricettiva di norme, regole e policy dettate dall’alto.
In poche parole, una rivoluzione che detta un cambio di paradigm e che come tale deve essere ben studiata per essere compresa e per trarne vantaggi concreti.