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2013: affari d'oro per i cybercriminali

2013: affari d'oro per i cybercriminali

19 Maggio 2014 Redazione SoloTablet
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Ammontano a sei miliardi di dollari i guadagni 2013 dei criminali digitali. I danni principali sono stati fatti attarevrso attacchi e modalità di phishin ma il nuovo trend soinvolge in particolare le APP e il mondo del cloud computing. L'allerme è alto, vincere la sfida non sarà facile senza una stretta collaborazione tra entità pubbliche e private. Il consumatore è chiamato a fare la sua parte, anche per salvaguardare meglio proprietà e asset.

Di criminalità digitale non se ne parla mai a sufficienza. La crescita dei danni informatici causati da attacchi criminali durante il 2013 sono cresciuti in modo tale da sollevare più di un segnale di allerta. Per capire di cosa stiamo parlando è sufficiente prendere visione e consapevolezza dei dati relativi al 2013, anno nel quale sono stati venduti più di un miliardi di smartphone (+38% rispetto al 2012) e sono stati effettuati più di 60 miliardi di download dagli store di Google e di Apple. Numeri così elevati si rispecchiano nel numero di soluzioni a rischio. Ad esempio le APP a rischio sono state 1.4 milioni, tre volte di più di quelle del 2012.

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In valore complessivo il danno causato dai vari attacchi riusciti di malware nel 2013 è da quantificarsi in quasi sei miliardi di dollari, un danno dovuto principalmente ad attività di phishing effettuate attrverso internet. Il trend indica che il rischio cresce con l'aumentare del numero di persone che passano dal personal computer ad un dispositivo mobile. I cybercriminali hanno cambiato i loro target focalizandosi sempre di più sui dispositivi e sulle applicazioni che accompagnano i consumatori in mobilità. Non è un caso che sono in crescita esponenziale gli attacchi attraverso le APP e le applicazioni di cloud computing.

Allarmi sono venuti da vari produttori di soluzioni per la sicurezza e da simposi che sono serviti a studiosi e operatori a mettere in guardia dai nuovi pericoli e dalle nuove forme di attacco digitali.

EMC ha recentemente condoitto una indagine che ha permesso di evidenziare le principali tendenze di crimine informatico che si stanno affermando e a cui bisognerà fare attenzione nei mesi a venire. A rischio non c'è soltanto il dispositivo mobile con le sue APP ma anche la internet degli oggetti e soluzioni come Bitcoin.

Il rischio cresce con la maggiore integrazione e connettività tra dispositivi diversi e dal loro essere tutti collegati al web. Ad oggi non sembrano esistere armi letale di distruzione di massa del crimine inoformatico. Anzi le armi disponibili sembrano per il momento tutte inoffensive. Lo saranno anche ne futuro prossimo se le entità private (produttori, banche, aziende, ecc.) non troveranno una collaborazione forte con le entità pubbliche in modo da definire adeguate norme legislative e pene legali e mettere in campo iniziative di contrasto e reazione adeguate e tempestive.

Ad essere a rischio non sono solo i singoli consumatori ma soprattutto le aziende. Gli attacchi sono sferrati contro i network aziendali, gli accessi in VPN, i data center, i servizi e le applicazioni in cloud. Per contrastare hacker sempre più aggressici e praparati è importante che le aziende mettano in campo attività e azioni finalizzate a monitorare, rilevare per tempo e intercettare gli attacchi in modo da contrastarli e neutralizzarli in modo rapido ed efficace.

Per chi volesse saperne di più....

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