
Questo mette i responsabili IT di fronte a molteplici sfide relative alla sicurezza della forza lavoro mobile: la domanda di mobilità è in continuo aumento ma allo stesso tempo gli utenti sono meno propensi a dotarsi di sistemi di sicurezza mobile.
Più di un terzo dei dipendenti (38%) impiega due giorni per notificare al proprio datore di lavoro il furto di dispositivi mobile, mentre il 9% attende addirittura dai 3 ai 5 giorni. La percentuale di dipendenti che provvede ad avvisare il proprio datore di lavoro lo stesso giorno in cui subisce il furto è scesa dal 60% nel 2013 al 50% nel 2014. Questo ritardo può creare una vulnerabilità significativa e rendere molto più probabile la perdita di dati aziendali sensibili. La ricerca ha inoltre rivelato che il dato complessivo dei furti di questi dispositivi ha continuato a salire nel corso degli anni. Nel 2014 è il 25% delle imprese a dichiarare di essere stato vittima del furto di un dispositivo mobile contro il 14% registrato nel 2011. Una delle cause della mancanza da parte del dipendente potrebbe proprio essere la crescente diffusione del furto dei dispositivi mobile, probabilmente il furto di uno smartphone viene considerato come un evento comune e non una circostanza insolita che richiede attenzione.
Considerato il tasso crescente di furti di dispositivi mobile e dati, non dovrebbe sorprenderci che il 52% degli intervistati abbia dichiarato che rispetto agli anni precedenti è molto più preoccupato delle sorti del proprio dispositivo mobile. In realtà, il 43% è andato oltre affermando che i modelli di lavoro mobile presentano troppi rischi, nonostante consentano numerosi vantaggi di produttività. Un altro 42% ritiene che le policy mobile "BYOD (Bring Your Own Device) presentino un aumento dei rischi per la sicurezza" delle imprese.
Il senso della vita
Nonostante le preoccupazioni del reparto IT, l'uso di cellulari e tablet non mostra segni di rallentamento. Più di un terzo (34%) degli intervistati ha indicato "l'integrazione di dispositivi mobili", come una delle principali preoccupazioni degli ultimi 12 mesi, percentuale superiore a chi si è dimostrato più preoccupato della gestione degli aggiornamenti hardware o dell'implementazione della tecnologia di virtualizzazione.
Questo mette i responsabili IT di fronte a molteplici sfide relative alla sicurezza della forza lavoro mobile: la domanda di mobilità è in continuo aumento ma allo stesso tempo gli utenti sono meno propensi a dotarsi di sistemi di sicurezza mobile. Queste circostanze sono piuttosto complesse e richiedono una politica di sicurezza ben pianificata cosi come una corretta tecnologia di sicurezza. Una politica di gestione dei dispositivi mobili (MDM) aggiunta ai software di sicurezza degli endpoint già esistenti può essere un enorme valore aggiunto per i responsabili IT che cercano di stare al passo con le sfide della sicurezza mobile. Mantenere una policy dell’azienda MDM gestita attraverso la stessa console, utilizzata per gli altri software di sicurezza dell’endpoint, consente- secondo Kaspersky Lab, agli IT manager di poter applicare criteri personalizzati per ogni singolo dipendente, tra cui la "containerizzazione" che cripta le informazioni aziendali sui dispositivi mobili e li mantiene separati dai dati personali presenti sui dispositivi di proprietà dei dipendenti.
Gian Carlo Lanzetti