
La domanda alla quale, tutti coloro che fanno uso di sistemi di banca online tra le quattro mura domestiche, dovrebbero rispondere è se e quanto deve essere considerato sicura e priva di ogni rischio la loro pratica casalinga di transazioni online. La risposta è già disponibile e sta semplicemente nel tenersi aggiornati sui numerosi e crescenti casi di violazione di sistemi informtivi potenti come quelli di banche e assicurazioni e altre istituzioni finanziarie (carte di credito, ecc.).
Il senso della vita
Tutte le banche conoscono il pericolo e stanno investendo somme considerevoli per cercare di allontanarlo o renderlo innocuo. In pasato il rischio veniva dalle rapine in filiale ma era un evento non alla portata di tutti i malviventi e dai risultati imprevedibili. Oggi la barriere da superare per compiere un attacco ad un asset bancario sono molto basse, superabili da tipologie diverse di criminali che possono anche trarre vantaggio dalle numerose tecnologis disponibili su Internet e affittate nella forma di servizio criminale. Barrere basse significa un numero elevato di potenziali cybercriminali, non necessariamente a caccia di denari. Il più delle volte infatti a interessare la mente riminale dei malintenzionati in Rete sono i dati e le informazioni sui clienti.
Le perdite di dati documentate in giro per il mondo, soprattutto a causa di azioni di phishing spesso attivate attraverso i profili e le pagine di social network, sono numerose e costanti ogni giorno, con effetti e conseguenze non sempre verificabili ma con danni reali per le persone coinvolte. La difficoltà a verificare i danni effettivi nasce da attacchi e comportamenti criminali sempre più intelligenti, costruiti con pazienza nel tempo e spesso usando credenziali e informazioni di persone ignare usate per i loro legami che permettono di arrivare ai target finali.
Nonostante gli sforzi continui e la stretta collaborazione con i produttori di tecnologia che le banche fanno per eliminare il rischio, la sicurezza non è mai garantita. L'utente deve accontentarsi di una sicurezza buona a sufficienza da impedire danni maggiori o di coinvolgere un numero più elevato di clienti. Le banche non possono puntare solo su nuovi strumenti e tecnologie ma fare attenzione ai comportamenti e alle pratiche che caratterizzano l'azione lavorativa dei dipendenti e dei collaboratori. Ma soprattutto devono diventare flessibili, agili e veloci nel trarre vantaggio dalle nuove tecnologie così come lo sono i cybercriminali.