
Uno studio IBM sul futuro dell’Identità, condotto su 4000 persone in Europa (Italia inclusa, con 200 rispondenti), USA e Asia, su sicurezza e nuove forme di autenticazione, presenta interessanti risultati riguardo al diverso approccio di millennial e generazioni precedenti.
Ciò che emerge in generale è:
- L’autenticazione biometrica è destinata a diventare mainstream: il 67% degli intervistati nel complesso si sente a proprio agio nell'utilizzare oggi l'autenticazione biometrica, mentre l'87% dichiara che utilizzerà volentieri queste tecnologie in futuro.
- I millennial vanno oltre le password: sebbene il 75% dei millennial non abbia problemi con l’autenticazione biometrica, meno della metà utilizza password complesse e il 41% riutilizza le password. Le generazioni precedenti mostravano maggiore attenzione nella creazione delle password, ma erano meno inclini ad adottare l’autenticazione biometrica e l'autenticazione a più fattori
- Il 44% ha classificato quella biometrica tramite impronte digitali come uno dei metodi di autenticazione più sicuri; password e PIN sono stati considerati meno sicuri (rispettivamente 27% e 12%)
- Solo il 42% dei millennials utilizza password complesse che combinano caratteri speciali, numeri e lettere (rispetto al 49% di quelli di età pari o superiore a 55 anni) e il 41% riutilizza la stessa password più volte (rispetto al 31% di quelli di età superiore a 55 anni).
- In media, le persone di età superiore a 55 anni usano 12 password, mentre i post-millennials (età 18-20) usa in media solo 5 password, il che potrebbe indicare un tasso di riutilizzo maggiore.
Il senso della vita
Per quanto riguarda il nostro Paese
- gli italiani tendono a utilizzare un numero maggiore di password diverse - 11 come i tedeschi- rispetto a 9 nel Regno Unito e in Francia e 8 in Spagna.
- Gli italiani sono i più propensi a livello europeo ad utilizzare un gestore di password (39% contro il 25% di E.U.).
- gli italiani privilegiano la sicurezza (rispetto ad altri parametri quali facilità d’uso o privacy) quando si tratta di app bancarie/d’investimento (81% contro il 72% UE), app di e-commerce (65% contro 57% UE) e app di lavoro (60% contro il 52% UE)
- i nostri connazionali si mostrano più a proprio agio con l’autenticazione biometrica, utilizzando in particolare
- impronta digitale (74% vs 67% E.U.)
- impronta delle mani (62% contro il 54% di E.U.)
- Riconoscimento facciale (53% vs. 46% E.U.)
- Riconoscimento vocale (53% vs. 46% E.U.)